NUOVA USCITA PER EDIZIONI PIUMA: GENITORI, FIGLI E SOCIAL IN “LE MIE STORIES” DELL’AUTRICE BENEDETTA FREZZOTTI

NUOVA USCITA PER EDIZIONI PIUMA: GENITORI, FIGLI E SOCIAL IN “LE MIE STORIES” DELL’AUTRICE BENEDETTA FREZZOTTI

Sul mercato editoriale italiano, dal 7 ottobre, esce per Edizioni Piuma “Le mie Stories” di Benedetta Frezzotti, un romanzo breve (formato 17×24) che racconterà le avventure di Daniele, un bambino che dal sogno di diventare Instagrammer scoprirà l’amore per la fotografia… Quella con la F maiuscola!

Distribuito da DirectBook, “Le mie Stories” si fa portavoce di alcuni valori portanti a cui, nella società odierna, dobbiamo prestare particolare attenzione sia come genitori che come educatori: tra questi l’importanza di alimentare le proprie passioni, la questione “social, figli e genitori ansiosi”, i legami di amicizia che nascono grazie alla condivisione, il superamento delle paure dei bulletti.

All’interno del libro si trovano anche dei QR-CODE da scoprire insieme ai genitori nel web.

“Con questo libro – dichiara l’autrice Benedetta Frezzotti – ho cercato di scrivere qualcosa che mi sarebbe piaciuto leggere da piccola e, contemporaneamente, qualcosa che avrei voluto usare come educatore nei miei laboratori con i bambini. Soprattutto spero che, leggendolo, ci si diverta tanto quanto mi sono divertita io scrivendolo.”

Si tratta di un nuovo lancio letterario motivo di orgoglio anche per Edizioni Piuma, come spiega l’editrice Francesca Di Martino: “Pubblicare questa storia per noi è stata un’esperienza unica. ‘Le mie Stories’ è un libro scritto per i bambini che amano seguire le proprie passioni, ma anche per quei genitori che, con timore o troppa superficialità, affrontano l’argomento ‘Social’ con i propri figli”.

SCHEDA

Titolo libro: Le mie Stories

Autore Benedetta Frezzotti

Collana: narrativa ragazzi

Età suggerita dai 7 anni

Pagine 68

Formato 17×24

Prezzo Euro 16,00

ISBN 978-88-97443-25-4

Copertina rigida

Disponibile anche su Kindle

SINOSSI

La nostra storia comincia con due genitori davanti a un tema scolastico: “Ho letto il tema, ma tu da grande non volevi fare l’astronauta” “Ho cambiato idea, ora voglio fare l’Instagrammer!””Ma eri così sicuro…”

“Ero sicuro, anche, che da grande avrei fatto il drago. Ora sono cresciuto, e voglio fare l’Instagrammer”.

Davanti a una logica tanto inattaccabile, ai genitori del piccolo Daniele non resta che scegliere se frustrare le ambizioni con un netto “NO” o fornirgli gli strumenti per crescere e realizzare le sue aspirazioni, in questo caso la fotografia (magari sperando di riportare tra i favoriti l’opzione drago o astronauta con un po’ di duro lavoro): così iniziano le lezioni con mamma e papà al sabato mattina presto (proprio l’ora dei cartone animati), la visione di documentari sui grandi fotografi naturalistici e così via. Tutto questo esplorare la fotografia, lungi dallo scoraggiare il nostro Daniele contagia i suoi amici Sunan (che si pronuncia SOO-nan, guai a sbagliare, è suscettibile su queste cose), Vani (detta Vulcano) e Doriano (con il Ph. su Instagram). Con loro nasce il club di fotografia Vivian Mayer

(il nome lo ha scelto Vani) in cui possono entrare solo “SOLO GLI AMICI VERI E GLI AMANTI DELLA FOTOGRAFIA” e la cui merenda ufficiale è “LA TORTA AL CIOCCOLATO, o la mousse di mango se proprio la torta non fosse disponibile…” ma soprattutto NIENTE INSTAGRAM PRIMA DEI 13 ANNI. Il club scopre, sperimenta e gioca, i nostri piccoli fotografi migliorano a vista d’occhio, tanto che Daniele vince il primo premio al concorso della biblioteca con l’opera “Desiderio impossibile”: foto di un cane che guarda intensamente un panino alla coppa che non potrà avere (il tutto su un “drammatico” sfondo di tovaglia a quadretti rossi).

Purtroppo durante la premiazione Doriano si fa un selfie con il premio dell’amico e lo posta su Instagram, rubando così la gloria al legittimo proprietario. Il tradimento dell’amico e la consapevolezza che la fotografia può essere usata anche per dire bugie mettono a dura prova il nostro

Daniele. Per fortuna la mamma, con l’aiuto di Sunan e Vani con il suo cugino Padreep porteranno alla luce la verità. Smascherato anche Doriano deciderà che la fama rubata non vale un club di amici.

BIOGRAFIA AUTRICE BENEDETTA FREZZOTTI

Diplomata nel 2005 all’Istituto Europeo di Design in Illustrazione e Animazione Multimediale si specializza in animazione stop-motion presso lo Studio Misseri di Firenze. Tornata a Milano fonda Studio Platypus (www.studioplatypus.it) insieme a un gruppo di colleghi. Da allora si divide tra illustrazione, animazione e la progettazione di laboratori e Activity (giochi e attività per l’editoria) collaborando con ArtAttack magazine e Franco Cosimo Panini, Giunti, Larus e alcune agenzie di pubblicità.

Membro del direttivo dell’Associazione Illustratori dal 2008 al 2010 e tra il 2015/18 è stata vicepresidente e referente corsi. Attualmente ricopre il ruolo di ambasciatore e curatore della serata annuale sullo storytelling interattivo.

Attiva nella didattica dal 2011 in seguito ad un Master in metodologia Bruno Munari, ha tenuto corsi di formazioni per adulti per i nidi di Fondazione Ferrero, Fiat, ORSA, a professionisti dell’illustrazione per PubCoder e AI (Autori di Immagini) e WOW museo del fumetto Milano.

Per bambini e adolescenti ha tenuto corsi e laboratori per Associazione Illustratori, Ferrero, Disney, Lucca Junior, Fiat, Bergamo Scienza, Educa festival, Festival dei diritti dei bambini di Mantova e

altri. Attualmente è docente di illustrazione per app e dispositivi mobili presso L’Istituto Europeo di Design di Milano (corso serale) e presso la libera accademia d’Arte di Novalia a Savigliano e Scuola Internazionale di Comics.

Dal 2015 si avvicina al mondo dell’illustrazione per app e dispositivi mobili, collaborando prima al progetto collettivo Benvenuti in ABC. Da allora ha pubblicato come autore quattro app: Indovina cos’è, Edizioni Piuma, un app per bambini che è stata ospitata da: Salone del libro di Torino 2016, Fabula Festival 2017 (Laboratorio e mostra), Sharjah International Book Fair 2017, Educa festival 2018.

EDIZIONI PIUMA

Edizioni Piuma è una casa editrice piccola e indipendente, vuole essere una realtà imprenditoriale 4.0 perché ibrida nei suoi contenuti. Pubblica libri illustrati e app-story per giovani lettori e desidera sviluppare progetti in cui l’esperienza della lettura sia ridisegnata secondo un’esperienza multisensoriale e dinamica dell’apprendimento della storia.

In passato è nata dall’esperienza di self-publishing di due mamme appassionate di letteratura, poi è stata rilevata da Francesca Di Martino, autrice e illustratrice, che ne ha preso le redini e ha deciso di rinnovare il brand, immaginando una nuova identità che potesse davvero raccontare la passione e l’amore per le storie.

È così che nel 2019 è nata finalmente l’avventura di una realtà in cui la consapevolezza della ricerca di qualità ed etica nel riconoscere il lavoro creativo formano contenuti unici e indimenticabili.

Nonostante sia molto piccola, Edizioni Piuma mette in campo un mondo che vuole offrire un occhio di riguardo al suo giovane pubblico, nella speranza di stuzzicare anche quei lettori che ritengano che leggere sia una fatica. Per questo cerca di confezionare libri e app narrative che abbiano un dinamismo volto a recuperare l’attenzione del piccolo lettore.

È partita da un target più piccolo (dai 5 anni), ma vuole progressivamente raggiungere anche i teen con nuove collane in cantiere e l’obbiettivo di cercare di porsi come punto di riferimento per il suo pubblico dove trovare contenuti particolari e interessanti che possano accompagnare la crescita del giovane lettore.

Sempre nel 2019 Edizioni Piuma si affaccia al Bologna Children’s Book Fair e Frankfurter Buchmesse, consegue la vittoria del Terzo Premio al Concorso di Illustrazione del Premio della letteratura di Cento 2019 per “Bugie e Verità di Pinocchio” di Enzo Venezia, inoltre è giunta la conferma che l’app “Gli animali di Pinocchio” è stata inserita tra le migliori 10 del 2018 da Mamamò.

Per l’edizione del Bologna Children’s Book Fair 2020 presenterà “Arcobaligia” di Giovanni Coccia, un giovane e promettente autore della Scuola Holden.

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