La sfida del mercato del lusso è da tempo lanciata: garantire agli utenti amanti del maggiore prestigio la conservazione della percezione di una fascia alta di consumo, ma senza dimenticare la necessità di riflettere i trend in atto nel nostro tempo, con una particolare attenzione all’innovazione e al digitale.
Ma in che modo i nuovi trend del lusso daranno nuova linfa al mercato? Quali sono le principali linee evolutive che stanno caratterizzando i consumi dei clienti di elevato standing?
Il mercato del lusso: una nuova spinta dopo il calo del 2020
Cominciamo con qualche numero. Dopo il crollo che si è verificato nel 2020 (- 23%), il mercato del lusso ha subito trovato una buona ripartenza nel 2021, con uno sviluppo del fatturato pari al 15% (circa 1.400 miliardi di euro).
In verità, in questa mole di fatturato c’è un po’ di tutto: dalla pelletteria alle scarpe, dagli orologi ai cosmetici. Rimangono invece fuori da questo cluster diverse voci di costo che pure potrebbero essere ricondotte in analisi i prossimi anni, come i consumi digitali legati all’intrattenimento di qualità: si pensi alle spese condotte presso i casinò AAMS nel nostro Paese o ancora alla fruizione di contenuti multimediali su abbonamento.
In ogni caso, il fatturato del lusso è previsto crescere ancora nei prossimi anni: la società di consulenza Bain & Company prevede ad esempio un ampliamento del settore tra il 6% e l’8% ogni anno fino al 2025.
Perché il mercato del lusso sta crescendo
Ma per quale motivo il mercato del lusso sta crescendo? Una prima determinante che potrebbe spiegare questa tendenza allo sviluppo è legata non solamente alla crescita della spesa media pro capite dopo la pandemia, quanto anche all’emergere di nuova clientela: insomma, come avvenuto in molti settori, la pandemia da nuovo coronavirus ha accelerato una serie di cambiamenti nel mercato, in parte già in essere, tali da ricondurre nei consumi del lusso un maggiore numero di clienti.
In questo scenario, un riferimento è certamente attribuibile alla Cina, la cui quota di mercato nel settore del lusso è raddoppiata in due anni toccando i 60 miliardi di euro, più del 20% del mercato globale, contro il 31% del Continente americano che, ad oggi, conserva ancora la leadership.
Tuttavia, il trend di crescita della clientela del mercato del lusso non riguarda solamente i Paesi ma, al loro interno, anche le tipologie urbane. Con il trasferimento di molte persone dalle grandi città ai centri non capoluogo, diversi brand del luxury hanno cercato di seguire il trend aprendo dei pop-up store e altre soluzioni temporanee, oltre a sviluppare le vendite online quale canale di shopping spesso preferenziale.
Infine, a cambiare è anche l’età dei consumatori del lusso. Le nuove generazioni sembrano infatti caratterizzarsi per un rapporto ben diverso con il settore: se dunque in passato la clientela del lusso era quasi esclusivamente composta da adulti che esercitavano un’attività professionale, ora ad attingere ai consumi del luxury sono i giovani (Millennials, Generazione Z), i padri e i nonni. Insomma, diverse generazioni a cui i marchi non possono che rivolgersi in modo specifico, rendendo un po’ più strutturate e complesse le proprie strategie di marketing.
Cosa vogliono i nuovi consumatori del lusso
L’ampliamento della base dei consumatori di cui abbiamo parlato nelle scorse righe, positivamente influenzato dalla sua parte più giovane, sta impattando in modo significativo sul mercato del lusso e sulle scelte dei brand.
Tra le diverse linee guida che i marchi luxury stanno cavalcando vi è ad esempio l’evoluzione verso un consumo più sostenibile. Oggi l’offerta dei brand si fa sempre più spesso rivolta verso prodotti che possono essere utilizzati in più di un’occasione in modo versatile, come avviene per le scarpe e l’abbigliamento.
Cambia anche la motivazione che sta alla base dell’acquisto dei prodotti di lusso. La priorità non sembra più essere quella di esibire la propria ricchezza, quanto mostrare alcuni aspetti della propria personalità e trasferire su se stessi la percezione del brand. Ecco dunque che sempre più consumatori orientano le proprie preferenze di acquisto verso marchi che hanno valori che possono rappresentarli: di conseguenza, i brand stanno modificando i loro approcci in favore di una maggiore trasparenza, comunicando quali siano, ad esempio, i propri impegni in materia di sostenibilità ambientale, politiche del lavoro e altro ancora.
Le vendite online
In questo approfondimento sul trend del lusso non possiamo non compiere un breve cenno alle vendite online, altro fattore decisivo per la crescita del mercato del lusso. Dopo un incremento di circa il 50% tra il 2019 e il 2020, le vendite online sono cresciute del 27% tra il 2020 e il 2021, per un totale di 62 miliardi di euro di fatturato.
In questo contesto, appare evidente il ruolo giocato dalla pandemia da nuovo coronavirus e l’immediato effetto sul cambiamento delle modalità di consumo: in periodo di distanziamento sociale, infatti, i brand hanno spinto sulla tecnologia digitale affinché potesse diventare un canale ideale per la relazione con i propri clienti.
Cosa ci riserva il futuro?
E per quanto concerne il futuro? Nel breve termine, è molto probabile che i trend che abbiamo sopra delineato possano svilupparsi e giungere a maturazione: una recente ricerca condotta da McKinsey, ad esempio, riportava come circa un terzo dei professionisti del settore del lusso ritenga come il digitale costituirà la più forte opportunità di business per questo ambito anche nel prossimo biennio.
Non mancano peraltro le nuove linee di tendenza che nel 2023 dovrebbero vedere la propria crescita più sostenuta: dal metaverso agli NFT, il fatturato supplementare legato a questi elementi applicati per i mercati della moda e del lusso non dovrebbe essere certo carente.
Un ultimo cenno, in tal proposito, è legato alla tecnologia blockchain, che per i brand ricoprirà un ruolo sempre più importante: già alcuni big della moda di lusso come Prada e Cartier hanno dato vita a progetti unici nel loro settore, creando piattaforme per assicurare l’autenticità e la tracciabilità dei prodotti. Le tante applicazioni della blockchain non dovrebbero far mancare il loro contributo anche in operatori di dimensioni meno strutturate.
Sfruttare il compost
Il compostaggio è un ottimo modo per ridurre i rifiuti alimentari. È facile da fare a casa ed è un ottimo modo per fertilizzare il giardino o le piante d’appartamento. Purtroppo in Italia non sono tante le famiglie che si dedicano a questo approccio, rispetto ad altre parti del mondo, ma se ne hai la possibilità ti garantiamo che è un ottimo valore aggiunto per dare il tuo contributo all’ambiente.
Privilegiare gli acquisti locali
Fare acquisti a livello locale aiuta a ridurre le emissioni dovute ai trasporti e sostiene l’economia locale. Quando è possibile, moltissime persone stanno preferendo acquistate prodotti localmente, anche per quanto concerne i consumi del lusso.
Giocare online
Giocare online invece che recarsi presso le sale da gioco sul territorio permette di risparmiare denaro, tempo e consumi inquinanti. Peraltro, il fatto che con pochi clic sia possibile accedere a casa propria aimigliori casinò con licenza AAMS permette di replicare digitalmente tutte le caratteristiche di vantaggio che si potrebbero avere recandosi fisicamente nel luogo dell’intrattenimento, ma con la comodità del proprio appartamento.
Preparare da soli i prodotti per la pulizia
Molti prodotti per la pulizia della casa contengono sostanze chimiche nocive che possono finire nei nostri corsi d’acqua, inquinandoli. Per fortuna, è possibile creare facilmente i propri prodotti ecologici per la pulizia con ingredienti come l’aceto e il bicarbonato di sodio. I risultati non mancheranno di farsi apprezzare e, in molti casi, sarà difficile distinguere le superfici pulite con i prodotti del supermercato da quelle pulite con i prodotti creati naturalmente con il fai-da-te.
Asciugare i vestiti all’aria aperta
Asciugare i vestiti all’aria aperta invece di usare l’asciugatrice fa risparmiare energia e prolunga la vita dei capi di abbigliamento, considerato che potranno evitare lo stress indotto dall’asciugatura artificiale dell’asciugatrice, che spesso viene effettuata a temperature superiori a quanto necessario. Soprattutto se non hai spazio per l’asciugatura in casa, approfitta delle giornate di sole e appendi i vestiti all’aperto.
Acquisti di seconda mano
Acquistare abiti, mobili e altri oggetti di seconda mano aiuta a ridurre i rifiuti e a risparmiare denaro. Peraltro, gli appassionati della moda di lusso potranno trovare dei capi vintage particolarmente prelibati nei negozi dell’usato, nelle vendite in mercatini locali e nei siti di rivendita online come eBay.
Portare il pranzo al lavoro
Preparare il pranzo in un contenitore riutilizzabile è un ottimo modo per ridurre i rifiuti e risparmiare denaro. Basta preparare un po’ del proprio cibo preferito in più per la cena, in modo da poterne avere degli avanzi per il pranzo del giorno dopo.
Camminare o andare in bicicletta quando è possibile
Camminare o andare in bicicletta è un ottimo modo per fare esercizio fisico e prendere aria fresca, riducendo al contempo l’impronta di carbonio. Se non è possibile camminare o andare in bicicletta, un’altra opzione ecologica è rappresentata dai trasporti pubblici o dall’uso dei mezzi ecologici.