ofelia o la macellazione degli animali domestici
di RICCARDO VANNUCCINI
con IRIS BASILICATA, ALESSANDRA PISCOPO, LARS ROHM, SILVIA FASOLI
RICCARDO VANNUCCINI.
Testi da WILLIAM SHAKESPEARE, THOMAS ELIOT, ZBIGNIEW HERBERT,
COLETTE THOMAS, DANILO KIS
Colonna sonora a cura di ROCCO CUCOVAZ Scene, costumi, luci YOKO HAKIKO
atto unico 70’ circa
DAL 28 FEBBRAIO AL 3 MARZO ORE 21:00
CARROZZERIE NOT
Dal 28 febbraio al 3 marzo debutta in prima nazionale presso Carrozzerie not a Roma, “Ofelia o la macellazione degli animali domestici”, performance dedicata all’animalità dell’ essere umano, ovvero alla necessità di una nuova relazione col mondo, realizzata da Riccardo Vannuccini.
“Tra uomo e animale è messa in prova a teatro una nuova presenza scenica. Ofelia, Amleto, i pesci nel fiume e il limite fra animalità e umanità, tra il sé e l’altro da sé. Diventare animale, diventare corpo, diventare artista. Dalla caccia all’ allevamento, la commercializzazione dell’ esistenza. Quando muore il padrone anche le bestie piangono. La preda e il predatore, gli elicotteri e i pozzi petroliferi. Le foglie che nascondono l’orso e la macellazione degli animali domestici. Tingersi i capelli, la faccia, per camuffarsi e avvicinarsi pericolosamente all’altro. Il frigobar aperto e il teatro come concatenamento eterogeneo e in perpetuo squilibrio. Ofelia nuda, perché è comunque una femmina, quella di un altrove possibile. Comprendere le cose dai resti. Elsinore, Palmira e il Messico, pietra dopo pietra. Un lavoro scenico sulla cosa non in quanto riflessione sulla cosa, ma in quanto semplice cosa. Ofelia al macello come fosse un animale è la cima visibile di uno spettacolo che resta nascosto”- annota Riccardo Vannuccini.
L’animalità è intesa come pratica possibile del visibile. Una temporanea eclissi del tempo della comunicazione a favore di un tempo perso, non economico. Animalità a teatro come messa in prova di un processo dissolutivo che devia dall’idea di immortalità dell’ essere umano e lo considera artefice – proprio attraverso il disfarsi del proprio corpo – di un processo generativo, femminile. Essere il corpo che si è e nient’altro. La performance è costruita con la tecnica del collage che in qualche modo ricorda la poetica cinese della raccolta di frasi del chu-chu.
Giovedì 28 febbraio, alle ore 19:30, il debutto dello spettacolo sarà preceduto da un incontro su “Filosofia dell’ Animalità a Teatro.” Interverranno Felice Cimatti, Attilio Scarpellini, Andrea Porcheddu, Sergio Lo Gatto e Riccardo Vannuccini.
OFELIA O LA MACELLAZIONE DEGLI ANIMALI DOMESTICI fa parte del PROGETTO TRIENNALE
PUAH! A CURA DI RICCARDO VANNUCCINI
Post Umano, Animalitas e Humanitas
Un progetto teatrale triennale sul post-umano che si ispira alle riflessioni tra gli altri di FELICE CIMATTI, JACQUES DERRIDA, GIORGIO AGAMBEN e ANTONIN ARTAUD e prevede laboratori, performance, incontri dove la lezione artaudiana può essere ripresa in un senso assolutamente attuale di necessità contemporanea.
Ofelia o la macellazione degli animali domestici
Atto unico durata 70’ circa
Produzione ARTESTUDIO www.artestudioteatro.it
Regista assistente MARIA SANDRELLI
Organizzazione ALBA BARTOLI Coordinamento progetto CATERINA GALLONI
CARROZZERIE NOT – Via Panfilo Castaldi,28 ROMA
Dal 28 febbraio al 3 marzo Ore 21.00
28 febbraio Ore 19.30 incontro
con Felice Cimatti, Attilio Scarpellini, Andrea Porcheddu, Sergio Lo Gatto e Riccardo Vannuccini su “Filosofia dell’ Animalità a Teatro.”
Biglietti: Intero 10E Ridotto 7E+ 3E tessera associativa
Info ArteStudio: info.artestudio@libero.it 3287575388