Prenderà il via il progetto Teatrale sul Mito: ORFEO MILLENNIUM, realizzato dal Festival dell’Eccellenza al Femminile – Schegge di Mediterraneo, in collaborazione con l’Università degli Studi RomaTre, Dipartimento di Filosofia, Comunicazione, Spettacolo e il Teatro Palladium. Il progetto nasce da un programma di ricerca Teatrale sul Mito, realizzata anche in campo sociologico e filosofico che dal 2012 a oggi, nell’ambito del Festival dell’Eccellenza al Femminile di Genova, ha visto la partecipazione dei più importanti studiosi e grecisti europei come: Eva Cantarella, Claudio Magris, Caterina Barone, Margherita Rubino, Angelo Tonelli, Gabriele La Porta, Nicla Vassallo, coinvolgendo oltre trenta artisti in altrettanti spettacoli tra cui Elisabetta Pozzi, Galatea Ranzi, Amanda Sandrelli, Lunetta Savino, Mariangela D’Abbraccio, Paolo Graziosi, Edoardo Siravo, Umberto Galimberti, Gianni Vattimo.
All’interno di questo programma, ogni anno viene presentata una rassegna teatrale e una serie di incontri e Tavole Rotonde sul tema IL MASCHILE E IL FEMMINILE NEL MITO, finalizzati a indagare gli archetipi degli eroi ed eroine dell’antichità declinati dal Teatro Classico all’immaginario della Drammaturgia contemporanea.
Dopo lo studio delle grandi figure femminili dell’antichità Medea, Antigone, Clitennestra, Cassandra, l’indagine ci ha portato a cercare nel Mito una risposta agli interrogativi sui temi dell’Amore che si pongono nella società di oggi approdato alla riscrittura di FEDRA DIRITTO ALL’AMORE per mano di Eva Cantarella e alla messa in scena con Galatea Ranzi. Attraverso lo spirito e gli strumenti della ricerca del Teatro Contemporaneo, il Mito viene indagato per interrogarsi sulla contraddizione dell ‘Amore nell’epoca moderna.
In questo contesto, nasce il progetto teatrale ORFEO MILLENIUM, ispirandosi ai testi di Maricla Boggio, con il proposito di reinterpretare l’Amore attraverso i molteplici significati dell’archetipo di Orfeo, declinandoli nella realtà storica e sociale dei giovani del Terzo Millennio.
Interpretazioni dinamiche, provocatorie di Orfeo, che hanno dato origine allo spettacolo LO SGUARDO DI ORFEO che debutterà sul palcoscenico del Teatro Palladium di Roma il 13 Giugno, ambientate nella realtà e nei luoghi simbolo dell’Amore, nella coppia, nella famiglia, nella religione e nella ritualità collettiva.
Lo spettacolo è stato realizzato attraverso un lungo lavoro laboratoriale con la direzione di quattro diversi registi: Consuelo Barilari, Duccio Camerini, David Gallarello, Marco Avogadro. Il mito di Orfeo e il tema dell’impossibilita di amare e congiungersi con Euridice, è stato declinato in 6 episodi: dal tragico al comico da Pier Paolo Pasolini, a Ovidio, Euripide, Don Gallo, al varietà, interpretati da otto giovani attori di grande talento scelti con provini nazionali.
La Tavola Rotonda “ORFEO, UN MITO SENZA TEMPO”, dà inizio e introduce questa parte del progetto sul Mito dedicata ai giovani e all’Amore, analizzando la molteplicità di significati che la figura di Orfeo offre a una lettura contemporanea.
“Il mito di Orfeo e Euridice, presente nell’iconografia fin dal V secolo a.C., risulta assente nella letteratura greca e latina fino a Virgilio e a Ovidio, due trattazioni poetiche che hanno avuto una straordinaria fortuna nella cultura occidentale. Virgilio e Ovidio raccontano il mito per scene giustapposte, con una tecnica che può essere definita ecfrastica, concentrandosi sulle scene più frequenti nelle arti figurative. Il Medioevo, che conosce il mito attraverso Virgilio e Ovidio, riporta il racconto dalla poesia alle immagini: molti artisti si servono della tecnica della narrazione continua o di quella per scene giustapposte. In questo modo il mito di Orfeo e Euridice compie un percorso che dalle immagini conduce a testi poetici strutturati per scene e da questi di nuovo alle immagini” (Dall’intervento al convegno del Prof. Roberto Nicolai).
Il Prof. Paolo D’Angelo, Direttore del Dipartimento di Filosofia, Comunicazione, Spettacolo, UniRomaTre, il Prof. Roberto Nicolai, grecista Università La Sapienza, la Prof.ssa Adele Teresa Cozzoli, grecista UniRomaTre, porteranno l’attenzione sulla figura e la vicenda di Orfeo e il suo valore simbolico, il mistero Orfico, il significato di Arte e Poesia nell’ iniziazione all’Amore, nel passaggio tra vita e morte, attraverso Ovidio, Virgilio, e le fonti che hanno portato il Mito fino a noi.
Gabriele la Porta, filosofo e scrittore, parlerà dell’Orfismo come iniziazione del pensiero antico e moderno, alla ricerca della comprensione del mistero della morte e dell’Amore, che in Orfeo si esprime nell’impossibilità di amare Euridice e possederla per sempre.
Consuelo Barilari, regista e ideatrice del progetto introdurrà e spiegherà i temi dello spettacolo e del progetto, la teatralizzazione del Mito nei sei mondi e nelle sei epoche diverse, esplorato con differenti allestimenti e stili teatrali.
L’attrice Isabel Russinova leggerà brani dalle più significative interpretazioni contemporanee di Orfeo come quelle di Claudio Magris, Rocco Familiari, Carmelo Bene.
Mercoledi 13 maggio ore 15
Università degli Studi Roma Tre
Via Ostiense 234 – Aula 18
UFFICIO STAMPA GENOVA UFFICIO STAMPA ROMA
Beatrice Mazzocchi Alma Daddario & Nicoletta Chiorri
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