Al MACRO di via Nizza vedremo la numerosa partecipazione di importanti artisti in una sorta di work in progress che coinvolgerà il pubblico in una spettacolare serie di eventi.
Tra gli artisti prescelti avremo Paolo Bielli con il suo Ring, che farà vedere il pugile o i pugili in azione, anche se in questo caso è lo stesso artista che vedremo messo alla prova artistica: un work in progress che altro non è che la metafora esistenziale di una vita d’artista che lotta per affermarsi mettendo sempre in relazione con la lotta del pugile perché entrambi sono soli in un luogo pericoloso come un ring…fatta di uno scontro violento con la realtà, rappresentata figurativamente nella lotta pugilistica.
Togliendo sempre più alla materia Paolo Bielli rifarà per noi una raffigurazione con delle sagome, dove il gioco pieno-vuoto rispetto al fondo evidenzierà l’effettivo vuoto che è nell’uomo, o meglio che affiora come conseguenza dell’immedesimarsi dell’uomo nella ricerca su se stesso. Un tema ripreso più volte dall’artista, già reso noto al pubblico nella sua prima mostra, del 2005, dal titolo “Sapone”, per proseguire nel 2011 al Padiglione Italia della Biennale di Venezia e poi ancora al MAAM, con l’utilizzo questa volta del colore rosa, cioè quello dei maiali che venivano lì macellati quando l’edificio era una fabbrica di insaccati, a segnare un perfetto connubio con il tema, che in questo caso diventa l’autoritratto di un individuo sfruttato. Attuando questo suo intento creativo, Paolo Bielli dal 16 al 21 ottobre, in un atelier ricavato in una delle sale del MACRO farà la sua opera.
Lo vedremo intento in un assemblaggio di ritagli di una sagoma di pugile su un tablet pubblicitario di profumo maschile riallacciandosi ad un discorso iniziato nel 2000 e poi come aveva fatto nella sua prima mostra “Sapone” del 2005 ( di cui l’articolo scritto da Pier Paolo Pancotto sull’Unità del 4 ottobre 2005 ne da un’ampia descrizione). La sagoma di pugile sarà colorata con vernice spray e pennarelli verrà sovrapposta a un fondo decorato con un volto-eclissi che si ripete come un marchio o timbro. Poi, in un secondo pannello, sovrappone lo scarto dei ritagli del pugile sullo stesso sfondo, simile a una carta da parati. Il confronto-scontro tra il pugile e l’artista e’ ormai la sua ricerca predominante. Entrambi soli lottano, per affermare il proprio io. creando un gioco di scambio. Facendo così si svela al pubblico in un autoritratto che tutti potremo vedere.
Avremo sotto i nostri occhi, una vita nella sua lotta infinita con se stessi e contro gli altri, quella continua battaglia fatta di avanzate e retrocessioni dalla felicità alla tristezza, vissute in uno scontro affrontato con coraggio e senza paura, atteggiamento epico proprio di chi si espone a uno sport così rischioso come la boxe.
Ricordiamo poi che il tema di queste giornate sarà introdotto da una lezione di autoritratto, che avverrà tre giorni prima, venerdì 12 alle 12.00.
Anticipiamo infine la performance che l’artista Paolo Bielli farà sullo stesso tema a febbraio 21 del 2019, sempre nelle sale del MACRO.
Paolo Bielli portrait- ring
L ‘atelier dal 16 al 21 ottobre 2018 macro, via Nizza 138, Roma