Personae
Personae è il viaggio che unisce il fuori di noi, con il dentro di noi. L’allestimento, site specific, si sviluppa negli spazi della fornace del Canova, una galleria d’arte suggestiva e ricca di storia.
L’ingresso alla mostra è il luogo dell’accoglienza, dove predisporci al racconto di Personae, che inizia dentro un corridoio stretto, popolato dalle fotografie di Carmelo Daniele: la cronaca di una moltitudine di visi stretti uno all’altro, con tante immagini in poco spazio, per rendere concreta la metafora del nostro vivere quotidiano, riempito e confuso, che impedisce di guardarci dentro.
Lo shock della pandemia ha sospeso le nostre vite lasciando emergere l’inquietudine di un io sconosciuto; per andare avanti siamo stati costretti a cambiare direzione ed a salire di livello, fino a conquistarci lo spazio vuoto, dove poter accogliere l’energia della trasformazione.
Oltrepassato il varco simbolico, siamo entrati nella fornace, una bolla adusa al fuoco, che non ha finestre, perché alla fine del nostro percorso non si può sfuggire. In quest’ambiente che sembra scavato nella roccia, siamo circondati dai nove volti di Paola Falini, che ci guardano con la fissità di uno sguardo senza tempo per riconnetterci all’interiorità. In ognuna delle 9 opere di Paola, dove la materia pittorica è stata accumulata, strato dopo strato sulla superficie della tela, rivive la pratica del fare lento e solitario dell’arte: un procedimento di concentrato raccoglimento, che rimane leggibile nell’opera finita e che continua a vivere nello spettatore.