Planet or Plastic? Più di 18mila visitatori per la mostra prodotta da National Geographic

Grande successo per l’esposizione ospitata nel Teatro Margherita dallo scorso 2 dicembre e che domenica 20 marzo è giunta a conclusione. Più di 5mila gli studenti pugliesi che hanno visitato la mostra accompagnati dai loro insegnanti. 

I visitatori sono stati più di 18mila, di cui oltre 5mila studenti: sono i numeri con cui si chiude Planet or Plastic?, la mostra prodotta da National Geographic, organizzata da Cime e ospitata dal teatro Margherita di Bari, che domenica 20 marzo ha salutato la città dopo più di tre mesi di apertura al pubblico.

Inaugurata lo scorso 2 dicembre nell’ambito dell’edizione zero del Festival della sostenibilità ambientale “Io Scelgo il Pianeta” e curata dal direttore di National Geographic Italia, Le Scienze e Mind, Marco Cattaneo, l’esposizione ha fornito una testimonianza reale, attraverso 71 eccellenti scatti fotografici, delle conseguenze ambientali dovute all’eccessivo utilizzo della plastica nella nostra vita quotidiana. Un percorso di approfondimento e conoscenza ma anche un richiamo all’azione e al cambiamento, pensato in particolar modo per le famiglie e gli studenti.

Sono stati gli studenti, in effetti, i veri protagonisti della mostra: dalle scuole elementari alle superiori, quotidianamente centinaia di studenti pugliesi hanno affollato lo spazio espositivo insieme ai propri insegnanti, per toccare con mano l’importanza del tema della sostenibilità ambientale e farsi promotori dell’azione di salvaguardia del pianeta.

“La mostra Planet or Plastic? è stata per Bari e per la Puglia un grande successo – spiega Vito Cramarossa, direttore di Cime – non solo perché è la prima volta che National Geographic organizza progetti di questo tipo nel sud Italia, ma soprattutto perché riteniamo di aver contribuito a creare un dibattito territoriale sulla sostenibilità ambientale. Migliaia di visitatori e studenti hanno avuto accesso ad una moltitudine di importanti stimoli che speriamo possano contribuire al ripensamento, in chiave sostenibile, della quotidianità della nostra comunità. L’intento di CIME – prosegue Vito Cramarossa – con le sue partnership internazionali, World Press Photo Foundation prima e National Geographic adesso, è sempre stato quello di portare valore e nuovi punti di vista fondamentali per la crescita e lo sviluppo di un territorio. Progetti strutturati come questi – mi sento in dovere di sottolineare – sono sempre il frutto di importanti sinergie territoriali ed è per questo che è doveroso citare, per l’importante sostegno dato al progetto, la Regione Puglia, il Comune di Bari e i nostri sponsor privati Banca di Credito Cooperativo di Bari e Kwater. Il nostro obiettivo adesso è quello di dare seguito a questo primo esperimento attraverso un percorso stabile e strutturato per i prossimi anni, con la nuova edizione di “Io scelgo il Pianeta” – su cui CIME è già al lavoro – e con nuovi spunti di riflessione e altre mostre di respiro internazionale”, conclude.

“La Regione Puglia ha sostenuto con entusiasmo la mostra “Planet or Plastic” del National Geographic, che ha visto la partecipazione di tantissimi studenti accompagnati dai loro insegnanti – è il commento del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – Una mostra che ha avuto il grande merito di sensibilizzare tutti sul tema della produzione, dell’uso sconsiderato e dello smaltimento della plastica, facendoci acquisire una nuova consapevolezza sugli effetti drammatici per il benessere del nostro pianeta. Si è trattato di un evento che si è inserito appieno nelle politiche culturali e ambientali  promosse dalla Regione – prosegue Emiliano – siamo impegnati nel rilanciare un’idea ecosostenibile di governo del territorio, convinti che non c’è modernizzazione che non parta dalla cura dell’ambiente, da un piano di interventi per il riassetto idrogeologico, dalla difesa della costa e del paesaggio, dall’implementazione delle aree protette, dalla lotta all’abusivismo, dalla attivazione di politiche che promuovano energie pulite. Una crescita che sia sinonimo di cura del territorio, di capacità di usare la tecnologia per declinare il sistema economico in una prospettiva ambientale e sociale. Ben vengano in Puglia, dunque, attività culturali ed educative di questo spessore che possano stimolare i cittadini, formare i giovani e incoraggiare il senso civico di ognuno di noi”.

“È stato molto importante per la città di Bari ospitare una mostra di questo calibro che, oltre ad averci offerto immagini di grande impatto, ci ha dato la possibilità di aprire un dibattito sui temi ambientali, tra tutti l’inquinamento delle acque a causa della plastica e delle microplastiche, oggi di grande attualità soprattutto per una città di mare quale è Bari – spiega il sindaco di Bari, Antonio Decaro – Siamo onorati che National Geographic abbia scelto la nostra città come tappa del Sud per denunciare i gravi rischi che tutti stiamo correndo a causa di comportamenti scellerati che stanno mettendo a dura prova la tenuta degli ecosistemi naturali e del pianeta stesso. Mai come in questo caso specifico l’arte della fotografia si è rivelata lo strumento più efficace per comunicare a tutti, adulti e bambini, gli effetti delle scelte che compiamo oggi sul futuro del pianeta. Ancora una volta la collaborazione con CIME si è rivelata strategica e vincente per offrire ai baresi e ai tantissimi visitatori una mostra di altissima qualità capace di lasciare una traccia nelle riflessioni presenti e future”.

Il progetto è finanziato dalla Regione Puglia, sostenuto dal Comune di Bari, da Banca di Credito Cooperativo di Bari e KWater, azienda produttrice di sistemi per la depurazione e il trattamento dell’acqua domestica.

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