“Se ogni anno, da oltre trent’anni, migliaia di appassionati di soul music arrivano a Porretta da ogni parte del mondo, è perché Il Porretta Soul Festival non è solo un appuntamento musicale ma una seconda casa per fans, musicisti, addetti ai lavori. Un luogo magico dove le differenze di ruolo, lingua, religione, condizione sociale non esistono. Un luogo di integrazione sociale. O come dice il giornalista e storico americano Peter Guralnick, un luogo, Porretta, uno stato mentale dove il rispetto e la benevolenza sono ovunque. Il popolo del soul si sente porrettano a tutti gli effetti. Sono nate amicizie tra persone di tutto il mondo. Una volta all’anno possono ritrovarsi e abbracciarsi ma purtroppo il “distanziamento sociale” lo impedirà. Con le misure governative in materia di spettacolo live, diventa impossibile mantenere quel clima di incontro, di calore e di scambio di esperienze che ha sempre caratterizzato il festival.
Molti artisti e molti ospiti arrivano da ogni parte del mondo. American Airlines, Delta e United hanno sospeso i voli fino a ottobre.
Non vogliamo snaturare una formula che cambierebbe lo spirito della manifestazione.