Sabato 12 maggio, si terrà una visita guidata alla “Vasca nazionale per gli esperimenti di architettura navale”, con il Prof. Andrea Vidotto
- La Vasca, costruita negli anni ’20, dopo un importante intervento di riconversione promosso dallo stesso Ateneo, ospita oggi il Dipartimento di Ingegneria
Roma, 11 maggio 2018. L’Università degli Studi Roma Tre apre le sue porte per una visita guidata alla “Vasca nazionale per gli esperimenti di architettura navale”, che oggi ospita la sede del Dipartimento di Ingegneria dell’Università, in occasione della manifestazione “Open House Roma”.
In coincidenza con questa iniziativa l’edificio verrà illustrato da parte del Prof. Andrea Vidotto, docente di composizione architettonica e urbana, coordinatore del progetto di riconversione e direttore artistico durante la fase di cantiere (D.L. Prof. Ing. Nanni Morabito) a partire dall’agosto del 2009 fino a dicembre 2011.
Durante l’incontro, verranno illustrate le caratteristiche di un progetto che ha voluto tutelare il valore storico-scientifico della struttura al fine di preservarne il Genius Loci e verrà spiegato il funzionamento della Vasca durante gli anni della sua attività sperimentale, con l’ausilio di materiale video e fotografico.
“Con questo intervento di trasformazione e ampliamento – ha dichiarato il Prof. Vidotto – abbiamo voluto conservare l’integrità della struttura del manufatto della vasca e garantire la sua leggibilità insieme con quella del carro dinamometrico che trainava i modelli degli scafi e delle eliche. Il progetto ha inteso mantenere ed esaltare il ruolo della Vasca Navale come principale infrastruttura edilizia nel territorio del Valco San Paolo, conservando un equilibrio con le altre preesistenze edilizie e con le peculiarità morfologiche del luogo anche in vista delle future scelte insediative previste da Roma Tre in quest’area. Decisiva sarà a questo proposito l’avvio della seconda fase di realizzazione che completerà questo speciale edificio lungo 320 metri”.
Costruita tra il 1927 e il 1929 la “Vasca nazionale per gli esperimenti di architettura navale”, era destinata al collaudo di carene e di eliche basato sulle sperimentazioni fondate sulla legge di Newton della “similitudine meccanica”.
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