PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE “LATISANA PER IL NORD-EST”:
TRE ROMANZI SI CONTENDONO IL PREMIO NARRATIVA, SABATO 11 SETTEMBRE L’ANNUNCIO DEL VINCITORE NEL CORSO DELLA CERIMONIA AL TEATRO ODEON DI LATISANA (UDINE)
Sono due romanzi d’esordio, Afferra il coniglio di Lana Bastašić e I bambini di Svevia di Romina Casagrande, e l’ultimo lavoro di Paolo Malaguti, Se l’acqua ride, a contendersi il riconoscimento promosso dal Comune di Latisana, giunto alla 28esima edizione.
Ciò che contraddistingue il concorso è il focus sul Nordest, terra dai confini liquidi, controversa e intrigante: nei tre libri finalisti si intrecciano passato e presente di un’area geografica profondamente segnata dalla storia, ma dalla quale emergono protagonisti caparbi, capaci di farsi interpreti di un riscatto che non è solo personale. Il filtro attraverso il quale si legge il Nordest, in tutti e tre i libri, è lo sguardo dei bambini, il più limpido e sincero.
Il Premio Letterario Internazionale “Latisana per il Nord-Est”*, promosso dal Comune di Latisana (Udine), si prepara a proclamare il vincitore della 28esima edizione: sabato 11 settembre alle 20.30 al Teatro Odeon di Latisana si svolgerà la cerimonia conclusiva, durante la quale sarà annunciato il nome del destinatario del Premio Narrativa. La premiazione si potrà seguire in presenza (l’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti: tel. 0431 525179-80-81, cell. 338 6879837 anche Whatsapp, biblioteca@comune.latisana.ud.it) o in streaming su YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=NWEprFK7KSw) e sulla pagina Facebook (https://www.facebook.com/114920149213613/posts/831406940898260/).
I finalisti, selezionati dalla Giuria tecnica tra 65 opere in concorso, sono i tre romanzi Afferra il coniglio di Lana Bastašić (Nutrimenti, 2020), I bambini di Svevia di Romina Casagrande (Garzanti, 2020) e Se l’acqua ride Paolo Malaguti con (Einaudi, 2020).
Presenterà la serata il conduttore di Radio 24 Matteo Caccia, conosciuto dal grande pubblico come la voce dei programmi “Linee d’ombra” e “Voi siete qui” e il suo progetto di slow radio, basata sul racconto, con inserti di documentario, paralleli, ricordi, per percorrere momenti di vita che appartengono a tutti. E nessuno meglio di lui poteva essere la “voce narrante” di questa edizione, che vede in gara tre autori, tre storie, tre differenti sguardi su un Nordest dove le memorie personali diventano memoria collettiva.
Caccia sarà affiancato da Marta Perego, giornalista e conduttrice televisiva che ha curato per diverse reti (La Effe, Rai 3, Mediaset) programmi e rubriche culturali: a lei spetterà il compito di curare le interviste ai protagonisti della serata di premiazione. Roberta Mattei, attrice che abbiamo visto recentemente impegnata nel ruolo di protagonista nella serie Sky “Anna” di Niccolò Ammaniti, infine, regalerà al pubblico la lettura di alcuni brani dei tre romanzi finalisti.
Nel corso della serata sarà premiato anche il romanzo destinatario del Premio Territorio Coop Alleanza 3.0 La felicità degli altri di Carmen Pellegrino con (La nave di Teseo, 2021), e saranno annunciati i due libri segnalati, Flashover. Incendio a Venezia di Giorgio Falco (Einaudi, 2020), incentrato sull’incendio del Teatro La Fenice del 1996, e Fiamme nere di Marij Čuk (Mladika, 2021), ambientato a Trieste nel 1920.
“Quest’anno – sottolinea l’Assessore alla Cultura di Latisana – sono stata particolarmente colpita dalla quantità e qualità delle opere candidate al nostro concorso letterario, segno che finalmente il Premio Latisana per il Nord-Est gode di prestigio e autorevolezza a livello nazionale ed internazionale, obiettivo per il quale mi sono tanto spesa durante il mio mandato. Ho letto con attenzione e ho apprezzato molto le opere selezionate dalle giurie, che hanno lavorato non solo con serietà e impegno, ma anche con passione. Alla fine del periodo dedicato alla valutazione, abbiamo ricevuto dei bei riscontri dalla giuria territoriale e i componenti hanno manifestato entusiasmo per le letture condotte in questi mesi. Quanto alla giuria tecnica, sono particolarmente orgogliosa di averne fatto parte e di aver condiviso con dei grandi professionisti tutte le scelte. Mi sento quindi di ringraziare di cuore tutti i giurati, il felice esito del Premio lo debbo molto anche a loro”.
I finalisti. Riservato a scrittori nati o residenti in Friuli Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Austria, Croazia e Slovenia o ad opere di narrativa ambientate in questo territorio pubblicate dal primo gennaio 2020, il concorso restringe la scelta a tre romanzi di altrettanti giovani scrittori del Nordest: Lana Bastašić, nata a Zagabria nel 1986, Romina Casagrande, vive a Merano (Bolzano) dove è nata nel 1977, e Paolo Malaguti, classe 1978, è originario di Monselice (Padova) e vive ad Asolo, nel Trevigiano. Tre autori, tre storie, tre differenti sguardi su un Nordest dove le memorie personali diventano memoria collettiva.
In Afferra il coniglio (Nutrimenti, 2020), romanzo d’esordio di Lana Bastašić, la guerra dei Balcani, vissuta attraverso gli occhi di coloro che allora erano bambini, è la cornice del libro; cos’è la Bosnia adesso, e cosa sarà per sempre, invece, rappresenta il senso e la ricerca delle due protagoniste, le amiche Lejla e Sara che, dopo essersi separate per diventare adulte in posti meno dolorosi, si ritrovano a Mostar e partono per Vienna, sicure di ritrovare quel bambino perduto, il fratello di Lejla, quel balija bosniaco musulmano.
Il tema dell’infanzia dolorosa, di cui i luoghi restano silenziosi custodi, si ritrova ne I bambini di Svevia (Garzanti, 2020) di Romina Casagrande, un altro romanzo d’esordio, che restituisce una memoria ai piccoli provenienti dai territori del Tirolo, dell’Alto Adige, della Svizzera e dell’Austria occidentale che tra il Settecento e i primi del Novecento venivano venduti dalle loro famiglie, estremamente povere, ai contadini tedeschi per essere impiegati nei lavori stagionali. Un romanzo coraggioso, che fa luce su un capitolo poco conosciuto della storia italiana attraverso la vicenda della protagonista, Edna, un personaggio vivido e coinvolgente.
È poco più di un bambino anche Ganbeto, il protagonista di Se l’acqua ride (Einaudi, 2020) di Paolo Malaguti, costretto a rinunciare al proprio sogno di diventare “barcaro” e ad adeguarsi al mondo che cambia: l’autore dipinge il tramonto di un mondo che corre sull’acqua – da Cremona a Trieste, da Ferrara a Treviso – osservato dagli occhi più curiosi che ci siano, quelli di un ragazzino che vuole diventare grande e che imparerà la lezione più dolorosa, che per crescere si deve lasciare indietro qualcosa.
La guerra, la povertà, il cambiamento: nei tre romanzi finalisti si intrecciano passato e presente di un’area geografica profondamente segnata dalla storia, ma dalla quale emergono protagonisti caparbi, capaci di farsi interpreti di un riscatto che non è solo personale. Per info: www.premioletterariolatisana.it