Sabato 23 aprile 2022 alle ore 17:30
Presso la Biblioteca Comunale di Caserta “A. Ruggiero”
Via Laviano 65, Caserta
avrà luogo la presentazione del libro
Un possibile senso della vita di Ettore Sannino
edito da Graus Edizioni
Un possibile senso della vita di Ettore Sannino è un romanzo che rappresenta un viaggio alla scoperta del significato della vita attraverso dieci racconti frutto della mente dell’autore. La presentazione si terrà sabato 23 aprile 2022 ore 17:30, presso la Biblioteca Comunale di Caserta “A. Ruggiero” in via Laviano 65, Caserta.
Durante l’evento Sannino dialogherà con Nando Santonastaso e Alfonso Losanno.
Il libro
Un possibile senso della vita è una raccolta di racconti dove ognuno rappresenta una metafora che, secondo l’autore, potrebbe avvicinare il lettore a trovare proprio un senso della vita o una diversa consapevolezza per viverla.
Il file rouge che unisce i dieci brani è un percorso nel quale, forse, qualcuno riuscirà anche a riconoscersi, appassionarsi e identificarsi.
“Farina ed olio”, “Mutamenti”, “La voce”, “La livella dei sogni” sono riflessioni, metafore, alcune ironiche, altre surreali, personali, che esprimono un certo grado di disagio o un pensiero che nasce così come uno stream of consciousness joyciano, come racconta Sannino nella sua prefazione:
Da queste premesse nascono i dieci racconti sul “possibile senso della vita” in cui si descrivono situazioni individuali, peculiari, a volte sotto forma di metafora, allo scopo di affermare il principio dell’esistenza e quello della tutela dell’individuo, del suo diritto a poter trovare una chiave di lettura compatibile con tutti gli elementi che influenzano e determinano le condotte di ciascuno, un senso possibile della vita per l’appunto.
L’autore
Mi chiamo Ettore Sannino, sono originario di Portici, anche se è a Napoli che sono nato sessantacinque anni fa, nel settembre del 1956. Faccio il medico, per la precisione sono neurochirurgo e lavoro a Caserta, città dove ormai vivo da oltre trent’anni.
Cresciuto scienziato in una famiglia di umanisti, mio nonno che era scultore e pittore diceva che ero incapace persino di fare la lettera “o” col bicchiere e se ne rammaricava. Ma anche se non condivido assieme al suo nome il suo talento con pennello e scalpello, la mia passione è altrettanto artistica: scrivere, e mi accompagna dai tempi del liceo, quando qualsiasi tema in classe per me era
l’occasione per un racconto, l’incipit di una storia. Perciò eccomi a voi, come sono, venendo dal nulla, pronto a tornare nel nulla e sperando di non essere nulla più che uno a cui piace scrivere.