“Primavera all’Osoppo Theatre”:
fiorisce a Milano la nuova stagione artistica del teatro
dedicato a Valentina Cortese
Riparte, con rinnovato slancio e un variegato cartellone di spettacoli, dai classici a proposte più contemporanee, il calendario dell’Osoppo Theatre di Milano, una nuova realtà culturale guidata dal direttore artistico Antonio Zanoletti, regista e attore che ha collaborato tra gli altri con Giorgio Strehler, Luca Ronconi, Claudio Longhi e Franco Branciaroli. Nella compagine direttiva dell’Osoppo Theatre anche l’attrice e formatrice Gabriella Carrozza, interprete iconica del Teatro del Cerchio di Parma.
Milano, 07.03.2023 – “Io amo la vita anche se la vita spietatamente ci scaraventa là, così, subito, brutalmente nel caos”. Raccontava con queste parole il suo amore sofferto ma sincero per la vita, la straordinaria attrice Valentina Cortese, un mito indiscusso del teatro e del cinema nazionale e non solo. Diva indimenticata che ha sempre perseguito gli ideali di grazia e bellezza, a costo di dissociarsi “dal presente distratto che non vede le cose essenziali”. Ma Valentina Cortese poteva, anzi doveva, permetterselo perché come disse una volta Paolo Grassi, tra i fondatori del Piccolo Teatro di Milano, “nella storia del teatro vi saranno sempre grandi attrici, buone attrici: ma Valentina fa testo a sé” .
È nel rendere omaggio alla bellezza, al talento incomparabile, all’ideale artistico e poetico di questa meravigliosa interprete che nasce a Milano l’Osoppo Theatre, una nuova realtà teatrale che richiama anche nel logo l’effigie di Valentina Cortese e del suo riconoscibile foulard, avvolto attorno al capo.
Dopo un’anteprima autunnale dell’attività artistica, sarà la primavera 2023, a partire dal 17 marzo e fino all’11 maggio, a vedere il fiorire di un cartellone di appuntamenti che sotto la direzione artistica di Antonio Zanoletti, attore e regista che ha a lungo lavorato con Maestri del calibro di Strehler e Ronconi, e l’attenta supervisione della Piccola Compagnia dell’Osoppo, capitanata dall’attrice Gabriella Carrozza, porterà in scena i grandi classici greci e latini, ma anche una proposta contemporanea.
Sarà proprio il focus sul mito e sul teatro antico ad accendere la stagione venerdì 17 marzo: in collaborazione con l’associazione Kerkís-Teatro antico in scena e con l’Università Cattolica di Milano che curerà la soprintendenza scientifica, verrà presentata la rassegna “THEATRON”, un ciclo collaterale di tre spettacoli con matinée rivolte a studentesse e studenti universitari e con repliche serali per un’utenza più ampia.
Si apre con “Agamennone” di Eschilo (venerdì 17 marzo, alle ore 11.30 e alle ore 20.30 e poi domenica 19 marzo alle ore 16.30) per la regia di Christian Poggioni (regista, attore e formatore dalla ventennale esperienza che ha recitato in spettacoli diretti da Giorgio Strehler, Peter Stein, Massimo Castri), un lavoro teatrale che verrà rappresentato anche presso il Carcere di Opera nell’ambito del progetto “Educazione alla Legalità” organizzato dal Tavolo interistituzionale USR Lombardia, PRAP, CGM, UIEPE e Università. Sul palco dell’Osoppo Theatre un nutrito gruppo di giovani talenti chiamati a misurarsi con una tragedia classica che racconta di vendetta e delle colpe dei padri sui propri discendenti.
La commedia di Plauto “Menecmi”, con gli impareggiabili intrecci e le esilaranti peripezie di alcuni abitanti della città di Epidamno, sarà invece protagonista del secondo appuntamento di teatro classico, sabato 1° aprile alle 20.30, sempre per la regia di Christian Poggioni e un cast di giovani interpreti.
A chiudere la rassegna di teatro greco e latino sarà “Elena” di Euripide, giovedì 11 maggio alle 11.30 e alle 20.30. Christian Poggioni dirigerà un gruppo di attrici e attori under 30 per raccontare il dramma euripideo incentrato su una versione alternativa del mito di Elena che condurrà anche a una comicissima serie di equivoci.
Il mito classico darà il via anche al programma ufficiale della stagione serale con “Persefone – L’ombra della luce” interpretata da Alessandra Salamida, anche autrice del testo, e la voce fuori campo di Cinzia Maccagnano. Partendo dall’Inno omerico a Demetra e dalle Metamorfosi di Ovidio, attraverso passaggi tratti da Claudiano, Goethe, Tennyson e Ritsos, la vicenda del rapimento di Persefone andrà in scena sabato 25 marzo alle ore 20.30 e in replica domenica 26 marzo alle 16.30. Un racconto potente che ancora oggi sa parlarci di vita, di morte e rinascita, che mantiene intatto il suo carattere di archetipo richiamando il tema dell’accettazione della nostra condizione umana.
Il calendario degli spettacoli proseguirà con un appuntamento nel segno di Luigi Pirandello: tre atti unici “Sgombero”, “L’Uomo dal Fiore in Bocca”, “Morsa” rivisitati dalla regia di Antonio Zanoletti e interpretati da Mario Aroldi, Gabriella Carrozza, Mario Mascitelli daranno vita allo spettacolo “Pirandello 1,2,3”, in scena venerdì 14 e sabato 15 aprile alle 20.30, per suscitare una riflessione su un tema caro al grande scrittore e drammaturgo siciliano, quello dell’incomunicabilità tra esseri umani.
Sarà, invece, la Resistenza partigiana al centro dello spettacolo che Mario Mascitelli porterà in scena nel weekend del 21 e 22 aprile alle 20.30, alla vigilia delle celebrazioni per l’anniversario della Liberazione. “R-esistenza”, questo il titolo, racconta, partendo da fonti storiche e documenti ufficiali, le azioni eroiche di uomini e donne che hanno combattuto “una guerra alla macchia” senza indossare nessuna divisa, spesso donando la propria vita per una causa giusta.
Domenica 7 maggio, alle ore 16.30, verrà, infine, presentata una produzione di A.T.I.R. Teatro Ringhiera, “Roba minima s’intend!”, di e con Stefano Orlandi: un “concerto malincoMico”, come ama definirlo il suo autore, tra musica, parole, contaminazioni letterarie, immagini dedicate al repertorio e alla vita del cantautore Enzo Jannacci, ma soprattutto dedicate alla sua città, Milano. Ne emerge un affresco di personaggi stravaganti, di quartieri milanesi, di sogni e miserie che, con ironia e leggerezza, vengono evocati, sempre restando dalla parte degli ultimi; perché nei versi di Jannacci “la speranza non si arrende”.