All’Ambasciata del Messico in Italia, la mostra avrà luogo dal 24 al 27 settembre 2014. Dal 24 al 28 settembre, altre mostre collettive saranno disseminate all’interno della rete capillare di accademie e istituti di cultura di Roma: Ambasciata del Brasile a Roma (Centro/Piazza Navona); Reale Istituto Neerlandese a Roma (Valle Giulia); Istituto Polacco (Centro/Prati); Centro Russo di Scienza e Cultura (Centro/Piazza Navona); American Academy in Rome (Gianicolo).
Tale frammentazione se da un lato richiama la fisionomia del sistema artistico locale dall’altro intende soprattutto promuovere una maggiore interazione del pubblico con
la diversità e la pluralità delle iniziative e degli spazi artistico-culturali presenti nella città.
Il progetto Èdra. Connecting landscapes esplora l’efficacia della narrazione in relazione alla composizione sfaccettata del paesaggio sia esso interiore, virtuale, fisico.
Il titolo, con riferimento al termine greco èdra – ovvero lato, faccia- sottolinea la stretta interconnessione e la pluralità degli aspetti sociali, geopolitici, culturali che contribuiscono a descrivere un paesaggio. Inoltre, tale conformazione del progetto espositivo prende in considerazione le modalità in cui attualmente navighiamo
su Internet, passando da un argomento all’altro senza alcuna logica apparente, se non quella dell’ipertesto, connettendo soggetti e tematiche che contribuiscono
a plasmare la nostra conoscenza e il modo in cui ci relazioniamo a un luogo e agli altri.
Articolata nella forma di una mappa concettuale, il progetto presenta i lavori di quindici artisti internazionali – che lavorano con la storia, la narrazione e la memoria
– attraverso un percorso rizomatico che si evolve di nodo in nodo, e restituisce una rappresentazione del paesaggio costituitosi per sovrapposizione, adattamento e integrazione tra relazioni umane, spaziali e temporali.
Le opere di Tatiana Musi, Joaquin Segura, Marco Basta, Raffaella Crispino, Critical Art Ensemble, Davide D’Elia, Giulio Delvè, Stanislao Di Giugno, Theo Firmo, Ludovica Gioscia, Claudia Losi, Nika Neelova, Ariel Orozco, Ekaterina Panikanova, e Marco Strappato sono riflessioni su tematiche antropologiche e socio-politiche relative alla società contemporanea e derivanti dai propri contesti di riferimento, elaborazioni di ricordi personali, narrazioni di terzi e ricerche su materiali d’archivio che contribuiscono coralmente a definire il tema del paesaggio come scenario all’interno del quale ciascun artista fornisce gli elementi per una costruzione multipla, orizzontale e sfaccettata attraverso video, disegni, pittura e installa