Resistenze. Quelli di Paraloup
È fra le montagne che è nata la nostra Repubblica
Mercoledì 22 aprile, in occasione dell’anniversario della Liberazione del 25 aprile, Edizioni Gruppo Abele pubblica, nel solo formato ebook, la nuova edizione di Resistenze. Quelli di Paraloup, a cura di Beatrice Verri e Lucio Monaco. La testimonianza della Resistenza in un piccolo borgo del Cuneese offre uno spaccato dell’Italia che resiste ai nazifascismi. Interviste, aneddoti, canzoni e contributi documentali ripercorrono la nascita e lo sviluppo del movimento partigiano.
Poche baite in montagna
Rievocando le parole di Piero Calamandrei ai giovani del 1955, «Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione andate nelle montagne dove caddero i partigiani». Mai parole più giuste. Paraloup, in lingua occitana, significa riparo dai lupi, un luogo sicuro per eccellenza fra i territori montani. Fu in questo sperduto villaggio di poche baite arroccate nel cuneese che si incontrarono storie e persone, legate dalla speranza di una nuova Italia, libera dal nazifascismo. Beatrice Verri, una delle curatrici del libro, lo dice con chiarezza: a Paraloup «si incontrarono, in un esperimento inedito, magistrati, avvocati, “laureati” da una parte, e contadini, montanari, operai, commercianti dall’altra: ecco le due anime di Paraloup al confronto». Per questo la Fondazione Nuto Revelli ha scelto di recuperare la storia e la memoria di quel luogo, ristrutturando le baite, creando percorsi di approfondimento e riflessione, conservando la testimonianza per trasmetterla al futuro. È in questo solco che si inserisce Resistenze. Quelli di Paraloup: trasmettere a chi verrà dopo di noi una raccolta di contributi scientifici fondamentali per comprendere il retroterra storico, umano e culturale di un luogo geograficamente ai margini ma in primo piano nella storia nazionale e nella civiltà delle nostre montagne e del nostro Paese.
Testimonianza necessaria
Resistenze. Quelli di Paraloup ripercorre la storia e le vicende della banda partigiana Italia Libera, prima formazione di Giustizia e libertà, che subito dopo l’8 settembre del 1943 si costituì a Madonna del Colletto trasferendosi poi, appunto, a Paraloup. Il gruppo partigiano riunì alcuni grandi personaggi come Duccio Galimberti, Dante Livio Bianco e, più tardi, Nuto Revelli. Il libro è una raccolta di testimonianze, contributi diaristici e analisi storico-sociali che costituiscono la spina dorsale del libro, dedicato a quella che Marco Revelli ha chiamato, con felice espressione, la scelta. Ma è anche arricchito da un documento di straordinaria importanza storica: la raccolta di videointerviste a quelli di Paraloup, ultimi sopravvissuti di quel movimento di liberazione che fece l’Italia. Nella prima edizione del libro questo documento era disponibile in dvd, ma la necessità inesauribile di memoria e testimonianza del nostro tempo, ancora a rischio di derive nazionalistiche, ha reso necessario renderlo pubblico, affinché tutte e tutti possano sapere che la Repubblica Italiana è nata anche là, fra le montagne, con dodici uomini e una mula.
I curatori
Beatrice Verri, già traduttrice editoriale, è direttrice della Fondazione Nuto Revelli, per cui coordina il progetto di recupero della borgata Paraloup. Collabora con la Rete Paesaggi della memoria.
Lucio Monaco è stato insegnante di Lettere nella scuola superiore. Ha curato memorie della deportazione italiana nei lager nazisti e, insieme a Mariarosa Masoero, coordina la collana Quaderni della Memoria presso le Edizioni dell’Orso di Alessandria.