Il libro narra le tappe fondamentali della vita di Ciro Corona. Un’esistenza intrecciata a quella di un quartiere difficile, disagiato e “occupato”, per anni, dalla camorra. Ma racconta anche il riscatto, l’impegno dal basso e i sogni dell’autore e dei suoi compagni, facendo emergere la voce viva e concreta di chi quotidianamente vive il territorio di Scampia e ne conosce la storia, le dinamiche, i problemi… e i reali cambiamenti.
In anni d’impegno civile e sociale non sono mancati soprusi e minacce da parte della camorra, sia verso Ciro sia verso l’associazione da lui fondata: consegna di proiettili, danneggiamenti e intimidazioni. Tutte difficoltà che sono servite a costruire una rete territoriale di sostegno formata da magistrati, forze dell’ordine, associazioni, cooperative e volontari. Oggi a Scampia ci sono 120 associazioni che operano tra 80 mila abitanti.
Ciro Corona è la “faccia bella di questa terra”, quella di tante altre persone pulite e sane che lavorano per il territorio. Raccontare la storia di Ciro significa narrare l’altro volto, la vera anima di Scampia, che non ha nulla a che fare con la “leggendaria Gomorra”.
I capitoli seguono alcune tematiche importanti, che si intersecano con episodi e con incontri che Ciro ha vissuto nella sua vita, le storie nella storia: l’infanzia rubata; l’adolescenza al limite; l’essere “cittadini di Scampia” oggi; le ancore di salvezza; i bracci di ferro con la camorra; la rete con le altre (r)esistenze meridionali.