Il titolo “il riconoscimento al rifiuto”, per la dodicesima edizione dell’evento riarteco in programma per l’anno 2016, con un’ apparente contraddizione in termini, intende sottolineare come i rifiuti oltre ad essere raccolti, debbano essere sempre più “riconosciuti” quali importanti risorse che possono acquisire un valore economico, attraverso il recupero ed il riutilizzo dei materiali, ed una valenza creativa ,mediante il riciclo artistico o la realizzazione di opere di eco-design.
L’ iniziativa artistica proposta, impostata sui principi del riciclo e del recupero, va oltre l’aspetto estetico, in quanto portatrice di segni, codici, valori che richiamano a un impegno etico-sociale, che punta a responsabilizzare i singoli cittadini ad una maggiore partecipazione alle scelte collettive che hanno impatto sul benessere e stato di salute della collettività.
Siamo lieti di comunicare che il 16 marzo alle ore 17:30 a Torino, negli spazi aulici di Palazzo Cisterna in via Maria Vittoria 12, sarà inaugurata la eco mostra RiArtEco 2016 – il riconoscimento al rifiuto che, successivamente, sarà ospitata a Genova, Pisa e Cerveteri – Roma. La società contemporanea è attraversata dalla schizofrenia dell’immagine, oscillante tra un’incessante sviluppo tecnologico, come rinuncia al reale per l’irreale di cui è conseguenza l’isolamento, e la frenesia del consumismo, surrogato dei bisogni dell’uomo, che assopisce le coscienze con accomodanti verità fatte di plastica come, del resto la maggior parte degli oggetti di cui siamo circondati. Recuperare e riusare gli scarti come i rifiuti, quindi, equivale ad un atto etico e sociale espressione di una rivoluzione pacifica, ovvero il diritto ad un ambiente salubre e tutelato in tutte le sue componenti. Se l’artista è il demiurgo dotato di uno sguardo capace di svelare a noi che “l’essenziale è invisibile agli occhi”, invitandoci ad essere co-creatori assieme a lui, l’Arte è lo strumento privilegiato per edificare un nuovo mondo composto sulle note della creatività, sul recupero dei saperi e sui valori della condivisione, alla ricerca dell’unità perduta tra uomo e Creato. Questo è RiArtEco, “rigenerare con l’arte, in modo eco-sostenibile, la Terra Madre”, grazie ai protagonisti di questa emozionante esperienza: Paolo Beltrambini, Elena Bottari, Antonella Brusati, Adriana Bugliarelli, Lamberto Caravita, Cinzia Carrubba, Aldo Celle, Rossana Chiappori, Domenico Cocchiara, Arcangela Colella, Giuseppe Colucci, Giovanna Consolati, Angela Cosenza, Mamy Costa, Barbara Cotignoli, Agnese Del Gamba, Doris Scaggion DORISCA, Giovanni Erbabianca, Leonarda Faggi, Antonella Fenili, Mario Formica, Roberto Garbarino, Alessandra Guenna, Alberto Iannucci, Benedetta Jandolo, Sergio Andrea Lagomarsino, Davide Lazzarini, Paolo Lo Giudice, Benedetta Macini, Piergiorgio Maiorini, Angela Marchionni, Attilio Maxena, Laura Minuti, Giorgio Mozzo, Gabriella Oliva, Tamara Pela’, Camilla Pratolini, Serena Pucci, Rossella Ricci, Marzia Rocha, Guido Roggeri, Adriana Romeo, Letizia Rostagno, Chiara Scaglia, Claudia Scalera, Ferdinando Segreti, laboratorio Selvaggiastro, Giovanna Sinatra, Simona De Stasio e Barbara Bergadano SNOB, Alessandra Spagnolo, Vito Totire, Stefania Verderosa.
Il Movimento RiArtEco
Pop Point of Presence – Firenze
La Tela – Genova
Art Design Factory – Rivoli torinese
A.S.D.C. Interpolis_boxe – Cerveteri
Inaugurazione
16 marzo ore 17.30, Palazzo Cisterna, via Maria Vittoria 12, Torino
Date e città di Riarteco
Torino
dal 16 marzo al 24 marzo
Palazzo Cisterna via Maria vittoria 12
Genova
dal 31 marzo al 9 aprile
Loggia della Mercanzia, piazza dei Banchi
Sampierdarena – Genova
dall’11 aprile dal 23 aprile
Centro Civico Buranello, via Giacomo Buranello, 1
Pisa
dal 30 aprile al 7 maggio
SMS Centro Espositivo San Michele degli Scalzi, viale delle Piagge
Cerveteri (Roma)
dal 13 maggio al 21 maggio
Case Grifoni, Piazza Santa Maria
RiArtEco nelle Città
Chi, dove, perchè
Torino
Giuseppe Colucci con Art Design Factory da sempre ha fatto del riutilizzo dei materiali di scarto la sua filosofia di vita che gli ha permesso di realizzare le proprie creazioni nonché a divulgare tale pensiero con i laboratori di ingegno creativo dedicati ai più piccoli. Per tale ragione, dopo aver conosciuto la mostra itinerante RiArtEco e avervi partecipato nell’edizione 2014 come artista, ha creduto fortemente nel progetto supportandolo in prima persona e riuscendo a portarlo a Torino. La prima tappa di RiArteco sarà Palazzo Cisterna la sede della Città metropolitana di Torino, ente che riconoscendo il valore dell’iniziativa ha concesso il patrocinio e l’utilizzo degli spazi aulici. Anche l’assessorato all’ambiente e all’istruzione del Comune di Rivoli città dove ha sede l’Art Design Factory, ha voluto contribuire attivamente al progetto, portando una rappresentanza delle scuole primarie rivolesi a partecipare ai laboratori didattici che si terranno durante la manifestazione nel capoluogo piemontese.
Genova
RiArtEco propone un’idea, un ideale. RiArtEco è il passo iniziale che attraverso la discussione e la condivisione desidera portarci alla convinzione che ciascuno di noi può e deve contribuire al raggiungimento di un futuro equo. RiArtEco è lo spunto, la punta dell’iceberg di un Movimento che si propone per una realizzazione etica dell’arte nella società ed il recupero dei valori umani in termini di solidarietà e di cultura sociale. Tutti possono contribuire alla realizzazione di RiArtEco, perché RiArtEco è aperto a tutte le persone che hanno coscienza e consapevolezza dei problemi del nostro pianeta e sono animati dalla volontà di risolverli per donare un mondo migliore alle future generazioni di umani, animali e piante. L’arte moderna ha smarrito le finalità. RiArtEco offre agli artisti l’opportunità di opporsi alle leggi del mercato, di contrastare i mercanti dell’arte, dei banalizzatori degli sforzi intellettuali. Ogni artista è libero di cogliere con sfumature diverse, che dipendono dalla propria sensibilità, e di lanciare il proprio messaggio verso la società “civile”. Ma cosè l’arte oggigiorno? RiArtEco ha una risposta. Arte è impegno, Arte è il sogno di una realizzazione, Arte è la ricerca di una finalità sociale nell’estro degli artisti. [ Aldo Celle ]
Pisa
Ogni anno RiArtEco cresce. Città nuove aderiscono al progetto, associazioni e tanti amici che vi collaborano per portare nel proprio territorio questa bella iniziativa. Quest’anno Pisa, in Toscana, ospita la mostra, scopro che in ogni città dove andiamo ci sono sempre gli stessi problemi legati al tema rifiuti, all’ambiente. RiArtEco potrà far qualcosa per cambiare ? Per migliorare noi stessi, il nostro stile di vita, i nostri consumi, penso che possa farlo. Attraverso l’arte nella storia siamo riusciti a cambiare e forse anche questa volta ce la faremo. L’arte è una grande maestra, ascoltiamo cosa suggerisce, leggiamo i messaggi di questi meravigliosi artisti, il cambiamento è già in atto. Segnalo a Pisa l’incontro “Rifiuti Zero” con Rossano Ercolini vincitore del Premio Nobel per l’Ambiente, Goldman Environmental Prize 2013, il giorno giovedì 5 maggio alle ore 18, presso la sala conferenze, in sede mostra, all’SMS Centro Espositivo San Michele degli Scalzi, viale delle Piagge. Ringrazio: il Comune di Pisa, il sindaco Marco Filippeschi, l’assessore all’Ambiente Salvatore Sanzo, l’assessore alla Cultura Andrea Ferrante e in particolare tutti gli artisti partecipanti che ogni anno rendono possibile la realizzazione della mostra grazie al loro contributo. [Marco Pasqualin]
Cerveteri
La costante attenzione alle tematiche ambientali unitamente alla promozione di un turismo sostenibile, culturale e responsabile, sono stati i presupposti per la scelta di ospitare la eco – mostra RIARTECO 2016 – IL RICONOSCIMENTO AL RIFIUTO: “Riarteco rappresenta la presa di coscienza dell’uomo contemporaneo dinanzi alla frammentazione del suo essere, determinata dalla globalizzazione e dall’omologazione al modello consumistico. Riarteco è un atto di responsabilità sociale che conduce a ri – pensare il rapporto tra individuo ed ambiente, a ri-considerare le modalità di accesso interrelazionale con le sue componenti visibili (il sole, il mare, la natura, i fiumi, i boschi, ma anche le specie animali, le vie, le strade, il nostro quartiere, la polis e la sua comunità) ed invisibili (l’atmosfera, il vento, l’aria, i sentimenti, i pensieri, il vissuto dei suoi abitanti), operando una modificazione/trasformazione dei nostri stili di vita, rimodulandoli verso una conversione dalla degenerazione (lo scarto inteso come rifiuto) alla rigenerazione della bellezza (risorsa da valorizzare attraverso la creatività, il linguaggio artistico, o mediante processi di economia circolare e di riqualificazione urbana), tendendo alla ricomposizione di quell’equilibrio perduto tra mondo naturale e mondo umano. L’artista, il vero deus ex machine, è il co-creatore di questa purificazione salvifica, come ricorda Pistoletto”. Una mission ambiziosa che troverà il suo ideale coronamento nella realizzazione, sulla Piazza Santa Maria, di una versione de “Il Terzo Paradiso”, curata da Artivazione Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, alla quale potranno contribuire anche i visitatori, portando i rifiuti marini (o spiaggiati) per la composizione dell’opera, diventando essi stessi i co-generatori di questa nuova sensibilità. [Silvia Filippi] .