Riqualificare l’impresa alberghiera per rilanciare il turismo italiano

Il nostro sistema ospitale è ormai superato: non possiamo più vivere di rendita, è il momento di rinnovare la qualità dell’offerta delle strutture ricettive per renderle competitive con quelle dei numerosi concorrenti internazionali.logo colori #TourismReload

 

Oggi un albergo vale per ciò che produce: non a caso, si parla in termini di redditività e di performance e, di conseguenza, di qualità dei servizi, di design e appeal.

Il tema della riqualificazione è tra quelli che hanno maggiormente catalizzano l’attenzione, non solo degli operatori turistici, ma anche delle istituzioni pubbliche.

In questa direzione, infatti, punta il recente Decreto “Cultura e Turismo” proprio per incentivare e rilanciare il settore a partire dalla rinnovata qualità delle strutture.

 

Si tratta di una grande opportunità. Ma come sfruttarla? Dove reperire le risorse finanziarie? Come impiegarle in modo efficace, ottimizzando gli investimenti?

 

Queste ed altre domande troveranno risposta in Tourism Reload, innovativo format del workshop ideato da Teamwork, società di consulenza turistico-alberghiera, che mette a disposizione competenze, idee e strumenti tecnici di esperti professionisti del settore. All’organizzazione dell’evento hanno collaborato anche Hospitality Project – azienda di consulenza, realizzazione e gestione di progetti per la costruzione e ristrutturazione in ambito turistico – e lo studio di architettura e design Caberlon Caroppi.

Partendo da alcune considerazioni importanti, sono indiscutibili i vantaggi derivanti da una ristrutturazione:

– sul territorio nazionale si contano circa 34.000 strutture ricettive, molte delle quali sono fuori mercato e necessitano di una ristrutturazione,

– il ciclo di vita di un albergo è mediamente di 15 anni,

– ogni 30 anni circa, un albergo andrebbe ristrutturato radicalmente e ogni 5-6 anni andrebbero sostituiti i complementi d’arredo.

Tuttavia, come fare a rinnovare l’hotel senza spendere una fortuna?

Su queste tematiche si concentreranno gli interventi di Tourism Reload; partendo dai punti salienti del Decreto, si spazierà, parlando di indicatori economici, di fattori di crisi e successo, di estetica e funzionalità del design, di corretta programmazione del budgeting, di efficientamento e risparmio energetico, di errori e sprechi di denaro e di come evitarli.

Una corretta ristrutturazione ha l’ambizioso obiettivo di: aumentare l’occupazione, fidelizzare la clientela, ridurre i costi di gestione e, di conseguenza, incrementare i profitti e migliorare l’eccellenza ospitale.

Il workshop itinerante, completamente gratuito, è rivolto a titolari e gestori di strutture ricettive ed extraricettive, consorzi, catene e gruppi alberghieri, villaggi, associazioni albergatori, costruttori, sviluppatori di nuovi progetti, agenzie immobiliari, architetti e designer.

Saranno ben 5 le tappe, che – da gennaio a maggio 2015 – toccheranno tutto lo Stivale: dopo la tappa del 22 gennaio a Milano, seguiranno Roma – il prossimo 19 febbraio presso l’Hotel NH Leonardo Da Vinci – poi Venezia, Torino e Sorrento.

 

Alla realizzazione di Tourism Reload contribuiscono e hanno dato il loro supporto alcune importanti istituzioni e aziende tra le più significative del settore. Tra gli sponsor: Presco Pool, Simmons, Knauf, Zanini Porte, Oikos, STS, Starpool, Gamba Manifatture e Schonhuber Franchi, Serenissima Informatica, Newform, Duravit, Travel Appeal.

Tra i partner istituzionali: POLI Design (Politecnico di Milano), Hilton Worldwide e Unicredit.

 

 

Il team:

Project Manager – Alfredo Monetti, consulente senior Teamwork, monetti@teamwork-rimini.com

 

Responsabile coordinamento e comunicazione – Marianna Chiaraluce, consulente senior Teamwork, mchiaraluce@teamwork-rimini.com

 

Ufficio stampa – Elena Tarfanelli, editoria@teamwork-rimini.com

 

Segreteria organizzativa – Federica Paone, info@tourismreload.it

 

 

 

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