Rogelio López Cuenca. A quel paese
a cura di Anna Cestelli Guidi
Prorogata la mostra fino al 27 giugno 2021
alla Real Academia de España en Roma, piazza San Pietro in Montorio 3, Roma
Prorogata fino al 27 giugno 2021 la mostra A quel paese, prima retrospettiva in Italia dell’artista Rogelio López Cuenca, a cura di Anna Cestelli Guidi e realizzata dalla Real Academia de España en Roma, Acción Cultural Española AC/E, in collaborazione con la Fondazione Baruchello.
La retrospettiva di Rogelio López Cuenca, borsista a Roma nel 1995-1996, si compone di 16 opere fortemente rappresentative dei lavori dell’artista andaluso e del suo legame con Roma nato durante il soggiorno all’Accademia e realizzate tra gli inizi degli anni Novanta e oggi.
L’esposizione si articola in tre sedi: il nucleo più sostanzioso dei lavori è in mostra negli spazi dell’Accademia di Spagna sul Gianicolo, dove sono eccezionalmente aperti al pubblico anche la terrazza-giardino e lo spazio di co-working.
Due opere sono state visibili alla Fondazione Baruchello a Monteverde fino al 5 giugno.
Nello spazio pubblico della Città di Roma, in 250 dispositivi pubblicitari in diversi punti della città sono istallati manifesti, adesivi e segnali urbani realizzati dall’artista fino 13 giugno.
A quel paese si compone di pitture, installazioni, video, testi editoriali che illustrano alcune delle problematiche fondamentali e ricorrenti nella ricerca di López Cuenca, quali il viaggio, le politiche migratorie, la memoria storica, la speculazione urbana e la spettacolarizzazione della cultura in funzione del turismo, nel tentativo di sovvertire l’ordine costituito e aprire gli occhi sul “capitalismo delle immagini”.
Il leitmotiv che lega tutte le opere, nonostante l’uso da parte dell’artista di tecniche e materiali sempre diversi, è l’indagine sul linguaggio, sulla parola, sulla sua tradizione e traduzione. Prima di tutto poeta e secondariamente artista, López Cuenca gioca sui doppi sensi, sulla fonetica, sullo scarto di senso che permette la parola scritta e verbale. Si spiega così anche il titolo, A quel paese, che nella sua voluta ambiguità semantica diventa esortazione, imprecazione, invito, ed è esemplare di quel “campo poetico espanso” che caratterizza il lavoro di López Cuenca.
Roma, giugno 2021