Dal 16 al 21 dicembre al Teatro India Romeo e Giulietta smette di essere una storia d’amore per diventare una storia di non ascolto, di errori, di fallimento trans-generazionale, che la lettura della compagnia Biancofango – in coproduzione con il Teatro di Roma – propone in scena con un gruppo di adolescenti coinvolti nella reinterpretazione del testo shakespeariano.
Soffrono tutti i ragazzi che William Shakespeare racconta in quello che appare come un affresco tra Padri e Figli. Soffre Romeo nel suo innamorarsi. Soffre Giulietta nel sentirsi ingannata dal mondo degli adulti. Soffre Rosalina sempre ai margini del testo. Soffre Benvolio perennemente alle spalle di qualcuno. Soffre Mercuzio che non vuole morire. Soffre Tebaldo in questa ira furibonda da cui non può che uscirne sconfitto. E insieme a loro, tutti gli altri, una moltitudine di ragazzi che vagano per la città, inciampando nelle parole e lottando contro un mondo che non ha spazio per loro.
“Scritti” e “raccontati” quattrocento anni fa, questi ragazzi non sembrano lontani dai giovani di oggi. Ad interpretare il testo shakespeariano proprio gli adolescenti e accanto a loro due attori nei ruoli dei Padri, un principe che parla da oltre il cielo del teatro e un violoncello che attraversa la scena per raccontare con la sua musica la poesia di questo scontro tra vecchio e nuovo. Insieme a loro, in questa lotta eterna tra Montecchi e Capuleti, ma anche fra Padri e Figli, giovani e vecchi, realtà e immaginario: il calcio. Non quello spettacolarizzato dai mass media, ma quello delle partite nei piazzali sotto casa, nelle strade, negli angoli dei quartieri, con palloni sgonfi o lattine vuote, con i giubbotti a far da pali e i genitori che ancora irrompono per dire che “bisogna andare via, che la cena è pronta, che la partita la si può finire anche il giorno dopo”.
Dal 16 al 21 dicembre al Teatro India di Roma
Romeo e Giulietta
prove di drammaturgia dello sport con gli adolescenti
drammaturgia Francesca Macrì e Andrea Trapani
drammaturgia musicale Luca Tilli
regia Francesca Macrì
con Simone Perinelli e Andrea Trapani
e con (in ordine alfabetico) Emilio Airulo,Diego Benedetti, Sara Celestini,
Mounir Derbal, Gaia Diodori, Lorenzo Fochesato, Erica Galante, Paolo Leccisotto,
Sara Mafodda, Martina Mignanelli, Antonio Saponara, Maria Sgro
violoncello Luca Tilli
voce off del Principe Federica Santoro
disegno luci Massimiliano Chinelli – collaborazione artistica Isabella Rotolo
aiuto regia Bianca Palmieri Balduini e Arianna Vagni – progetto grafico Bianca Palmieri Balduini
Produzione Teatro di Roma | Biancofango
in collaborazione con RialtoSantAmbrogio e Scuola di Cinema Gian Maria Volontè, Angelo Mai Altrove Occupato