Rosa Giorgi
Le Madonne di Leonardo
Edizioni Terra Santa, Milano 2019
256 pagine
25,90 €
e-book
ISBN: 978-88-6240-683-3
Data di pubblicazione: 7 novembre 2019
Un percorso affascinante attraverso tutte le Madonne dipinte dal genio
Nel suo nuovo saggio Le Madonne di Leonardo pubblicato da Edizioni Terra Santa, Rosa Giorgi affronta un arduo percorso: raccontare il fascino e il mistero di tutte le Madonne dipinte dal grande artista, per svelare al lettore appassionato la loro storia, i segreti, le meravigliose cromie. E fargli scoprire, passo dopo passo, l’universo leonardesco incastonato come una perla nello scrigno del Rinascimento italiano.
L’autrice, storica dell’arte esperta di iconografia e iconologia cristiana, scrive: «Il tema qui presentato è quello di Leonardo quale pittore di Madonne, anche se, pur essendo questo un soggetto molto trattato, egli non è generalmente ricordato prima di tutto proprio come autore di Madonne. Se certamente è nota al grande pubblico un’opera come la Vergine delle rocce, e forse anche l’Annunciazione degli Uffizi, o l’Adorazione dei Magi mai completata (…), difficilmente pensiamo a Leonardo come un pittore particolarmente dedito a soggetti mariani. Eppure, tra i non numerosissimi dipinti giunti fino a noi, il tema della Vergine Maria ritorna con persistenza nella trattazione di soggetti sacri, che peraltro sono la maggior parte».
Di quante opere parliamo? Spiega Rosa Giorgi: «Gli studiosi del secolo scorso contarono un numero di rappresentazioni della Madonna col Bambino che andava dalle venti alle circa quaranta tavole. Un corpus che si è notevolmente ridotto con gli studi più moderni che attribuiscono al maestro di Vinci circa una decina di quadri di Madonne col Bambino, cui si aggiungono altri dipinti nei quali è raffigurata la Vergine Maria, un cartone preparatorio e alcuni disegni». Il volume Le Madonne di Leonardo affronta il tema mariano incentrando l’attenzione proprio sulle scelte operate dal pittore anzitutto a livello iconografico, cioè rispetto alle modalità di rappresentazione di un dato soggetto, più che su ragioni stilistiche o controverse questioni
attributive, per inserire al meglio questi capolavori entro quel contesto non solo storico-artistico, ma anche religioso e devozionale, che li ha visti nascere. Secondo questo obiettivo, per meglio introdursi al tema della rappresentazione della Vergine nell’arte, un capitolo in apertura è dedicato proprio all’iconografia mariana. «Ci si vuole avvicinare – spiega Giorgi – percorrendo i passi fondamentali che hanno determinato e precisato la rappresentazione della figura della Madre di Cristo dall’origine del culto, quindi dal momento in cui si cominciò a definire un’immagine da venerare anche per la Vergine, fino al Rinascimento, tempo nel quale si inserisce l’esperienza di Leonardo. Come è innegabile, ogni opera d’arte trasmette qualcosa dell’intero contesto in cui è stata generata, così come racconta anche qualcosa dell’artista che l’ha concepita e realizzata».
Leonardo fu un innovatore non solo in campo scientifico. In ambito artistico si inserì nella tradizione pittorica per rinnovarla, nella tecnica e nei temi, in particolare nel soggetto così caro alla devozione privata rinascimentale delle Madonne col Bambino. C’è anche una riflessione teologica: «Evidentemente, nell’evoluzione della propria arte, Leonardo segue anche un percorso di propria maturazione “teologica” per cui la figura della Madonna diviene più complessa e ragionata nel corso degli anni, giungendo a invenzioni particolarmente dense, se non enigmatiche. Dalle prime tavole con questo soggetto databili intorno agli anni Settanta del Quattrocento, quando era ancora fresco di esperienza di bottega presso il Verrocchio e molto vicino a giovani compagni quali Perugino e Lorenzo di Credi, alle straordinarie invenzioni che non sempre giunsero a completamento autografe (è il caso della Madonna col Bambino e sant’Anna, probabilmente completata dopo la morte dai suoi allievi), pare di poter rilevare un modo di avvicinarsi a «Nostra Donna» che nel tempo è mutato, proprio in un crescendo di conoscenza e di consapevolezza abbastanza unico tra i suoi contemporanei».
L’Autrice
Rosa Giorgi (1965) è storica dell’arte, esperta di iconografia e iconologia cristiana. Dal 2006 è direttrice e conservatrice del Museo dei Cappuccini di Milano. Da diversi anni collabora come autrice con varie case editrici (Electa, Leonardo Arte, Mondadori, Edizioni Biblioteca Francescana), alternando tale attività con cicli di lezioni di storia dell’arte e, in particolare, di iconografia cristiana in collaborazione con musei, università, diocesi e centri culturali. Tra le sue pubblicazioni: Francesco. Storie della vita del Santo (Mondadori 2014), I santi e i loro simboli (Mondadori 2011); per la collana Dizionari dell’Arte (Electa): Simboli, protagonisti e storia della Chiesa (2004), Angeli e Demoni (2003), Santi (2002). Per Edizioni Terra Santa è autrice di Francesco e il Sultano nell’arte (2019).