RUY BLAS QUATTRO QUADRI SULL’IDENTITÀ E SUL CORAGGIO

Nella Stagione di Fertili Terreni Teatro (progetto di Acti Teatri Indipendenti, Cubo Teatro, Tedacà, Il Mulino di Amleto dedicato alla drammaturgia contemporanea e al teatro di innovazione) dal 29 gennaio al 3 febbraio a San Pietro in Vincoli Zona Teatro, la compagnia Il Mulino di Amleto presenta “Ruy Blas. Quattro quadri sull’identità e sul coraggio” realizzato in collaborazione con Kataplixi Teatro, in coproduzione con TPE – Teatro Piemonte Europa e Tedacà, con il contributo di SIAE Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura, e con il supporto di Alliance Française di Torino e della Residenza Multidisciplinare Arte Transitiva a cura di Stalker Teatro.

Diretti da Marco Lorenzi, gli attori, Yuri D’Agostino, Francesco Gargiulo, Barbara Mazzi, Anna Montalenti, Alba Maria Porto, Angelo Maria Tronca, entrano nel cuore del melodramma ottocentesco e riportano in vita per il pubblico – collocato sui tre lati dello spazio scenico – il testo di Victor Hugo che si rivela una viva e raffinata riflessione sul senso d’identità.

Sullo sfondo di un mondo che è sul punto di crollare, Ruy Blas è la storia di un uomo che si ritrova a rivestire un ruolo e un nome non suoi riuscendo, grazie a questo inganno, a utilizzare al meglio le sue qualità̀, i suoi valori e ad avvicinarsi a un amore altrimenti impossibile. Il cuore di questo progetto è il piacere e l’emozione di mettere in dialogo e in cortocircuito tra loro un testo teatrale così (apparentemente) lontano da noi con la tecnologia e le forme che il teatro contemporaneo ci mettono a disposizione. È un dialogo tra Victor Hugo e gli uomini di oggi. Ed è una riflessione profonda e penetrante sul significato di “identità”.

Anche se il vero protagonista in realtà è la Storia nel suo procedere amaramente cieco e inarrestabile che assume il ritmo, le proporzioni, la solennità di un trapasso epocale. Niente di quanto accade in Ruy Blas avrebbe senso e sarebbe davvero possibile se non si svolgesse dentro il processo di dissoluzione di uno stato e di una civiltà.

NOTE DI REGIA

Questo Ruy Blas è un atto politico – scrive il regista Marco Lorenzi – perché rimette al centro l’importanza del “tempo della ricerca e della creazione”. È un incontro con il pubblico delicato, diretto e profondo. Il nostro Ruy Blas è un riappropriarsi di un mestiere ricco e pieno di senso come quello dell’attore. È una lezione di scherma, di ballo, poesia. È una vertigine… Ci siamo innamorati dell’importanza e della centralità del lavoro sulla lingua, sul verso, sulla rima che ci ha spinto a cercare e a imparare come gestire un linguaggio così difficile, ma contemporaneamente bello e ricco di senso. Sono convinto che solo se ti sforzi di guardare dentro certe cose puoi rimanere abbagliato dalla loro luce. Infine, è stato importante avvicinarci a Hugo con la coscienza (e incoscienza) di un gruppo di giovani e spericolati artisti che vivono nel mondo di oggi. Questo ci ha fatto scoprire come il Ruy Blas è anche una raffinata indagine sul senso dell’identità: chi sono io, sono il mio nome? Sono il mio ruolo sociale? Sono le mie azioni? Sono tutto questo contemporaneamente? Già, l’identità… Goethe scriveva che “ciò che hai ereditato dai padri, riconquistalo se vuoi possederlo davvero” ecco, quello che davvero desidero è che questo progetto sia per noi una riconquista coraggiosa di ciò che abbiamo ereditato dai nostri “padri”.

Con la forza di metterlo in discussione e di farlo nostro davvero. Per fare tutto questo abbiamo scelto di partire completamente da “zero”, ovvero di riportare l’attore, con la sua forza, la sua umanità e la sua purezza al centro di tutta la nostra ricerca. Abbiamo scelto di eliminare ogni forma di scenografia posticcia e anacronistica, e di partire da uno spazio vuoto per invaderlo con grazia con i nostri corpi e con le nostre voci. Abbiamo scelto di eliminare ogni forma di “distanza” con il pubblico, sia spaziale che temporale. Il pubblico è collocato intorno allo spazio scenico, su tre lati, per immergerlo nella storia e nelle passioni degli attori.

 

San Pietro in Vincoli Zona Teatro – Torino

Dal 29 gennaio al 3 febbraio 2019

29, 30, 31 gennaio ore 21 – 1, 2 febbraio ore 21 – 3 febbraio ore 19

RUY BLAS QUATTRO QUADRI SULL’IDENTITÀ E SUL CORAGGIO

da Ruy Blas di Victor Hugo

regia Marco Lorenzi

con Yuri D’Agostino, Francesco Gargiulo, Barbara Mazzi,

Anna Montalenti, Alba Maria Porto, Angelo Maria Tronca

visual concept Eleonora Diana

Uno spettacolo di Il Mulino Di Amleto in collaborazione con Kataplixi Teatro

in coproduzione con TPE – Teatro Piemonte Europa e Tedacà

con il contributo di SIAE Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura

e con il supporto di Alliance Française di Torino

e della Residenza Multidisciplinare Arte Transitiva a cura di Stalker Teatro

Marco Lorenzi

Durata spettacolo: 90 minuti

BIGLIETTI E PRENOTAZIONI

ACTI Teatri Indipendenti

San Pietro in Vincoli Zona Teatro – Via San Pietro in Vincoli 28, Torino Tel. 011.5217099 Mob. 331.3910441 Mail info@teatriindipendenti.org www.fertiliterreniteatro.com www.teatriindipendenti.org www.ilmulinodiamleto.com

PREZZI

Biglietto intero: € 12,00

Biglietto ridotto: € 10,00 (universitari, under 30, over 65, residenti delle circoscrizioni 7 e 4, ARCI, AIACE, Abbonamento Musei, Torino + Piemonte Card, Touring Club, Carta Stabile, Tessera AIACE, Tessera Tosca, Abbonati alle stagioni a cura della Fondazione Piemonte dal Vivo, Abbonati Stagione TPE – Teatro Piemonte Europa, Abbonati al Teatro Stabile di Torino).

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