“SCRITTI (ancora) CORSARI” di PIER PAOLO PASOLINI

La compagnia Virus Teatrali, da sempre attenta alle voci disturbanti ed analitiche del mondo della cultura italiana ed internazionale, intende rendere omaggio alla figura di Pier Paolo Pasolini e a una raccolta di suoi articoli giornalistici pubblicati sui maggiori quotidiani italiani nei tre anni circa precedenti il suo brutale assassinio, ovvero i meglio conosciuti ‘Scritti Corsari’, da noi indicati qui come ‘Scritti (ancora) Corsari’.

Coordinati da Giovanni Meola, 25 attori-lettori faranno risuonare le sue parole in tre location differenti all’interno del Complesso di San Domenico Maggiore, ovvero la Sala del Capitolo e due ali del Chiostro, dalle 20 a mezzanotte circa.Pasolini

 

Il tutto, in collaborazione con l’Ass.to alla Cultura e a al Tursimo del Comune di Napoli all’interno della manifestazione ‘Vivi Nel Ricordo’ che, dal 31 Ottobre all’8 Novembre 2015, propone una serie di manifestazioni per ricordare Pasolini ma anche per commemorare la contemporanea festa dei morti.

In collaborazione inoltre con la Fondazione Guviden Cultura che ci ospita all’interno della struttura del Complesso San Domenico che essa stessa gestisce.

Per finire, l’iniziativa ha il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali e Turismo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

lettura-maratona integrale

“SCRITTI (ancora) CORSARI”

di PIER PAOLO PASOLINI

 

un’idea di e coordinata da

GIOVANNI MEOLA

 

con 25 attori-lettori (in o.a.)

Roberta Astuti | Francesca Romana Bergamo |

Marianita Carfora | Antimo Casertano | Orazio Cerino | Angela De Matteo | Andrea De Rosa | Sergio Del Prete |

Luca Di Tommaso | Valeria Frallicciardi | Paolo Gentile | Lorena Leone | Sara Missaglia | Yuri Napoli | Claudia Natale | Ettore Nigro | Titti Nuzzolese | Alessandro Palladino | Raffaele Parisi | Simona Pipolo | Serena Pisa | Lucia Rocco |

Diego Sommaripa | Chiara Vitiello

ass.te al progetto

Napoleone Zavatto

ufficio stampa

Gabriella Galbiati

LUNEDÌ 2 Novembre 2015

quarantennale della morte di Pier Paolo Pasolini

 

COMPLESSO

SAN DOMENICO MAGGIORE

(vico San Domenico Maggiore, 18 – Napoli)

ore 20-23.30

Sala del Capitolo | Chiostro

ingresso gratuito

durata prevista: 3 ore e mezza circa con tre gruppi di attori distribuiti nello spazio

 

 

presentazione e note al progetto

‘SCRITTI ancora CORSARI’

Il 2 Novembre 2015 saranno quarant’anni esatti da che Pier Paolo Pasolini

fu assassinato, lasciando questo paese orfano di una voce importante,

inquietante, suggestiva, visionaria ed altra.

Una voce, soprattutto, insostituibile per lucidità ed acutezza di analisi.

Ed insostituibile ed insostituita è a tutt’oggi,

in un paese omologato e conformista oltre misura,

non solo per sua intima natura ma per intolleranza profonda nei confronti di chi, omologazione e conformismo, li ha sempre identificati

come malattie pericolose e in alcuni casi mortali.

 

Di conformismo si muore, di omologazione ci si ammala.

Pasolini non aveva remore a dirlo, a urlarlo.

Ha pagato in vita e con la perdita della vita.

 

Ma il corpus del suo pensiero, delle sue provocazioni, delle sue visioni, dei suoi errori e delle sue intuizioni micidiali, dei suoi j’accuse e delle sue tenerezze, continua a vivere e a diffondersi, continua a provocare domande, dubbi, indignazioni, pensieri e azioni.

—–

E così, pensando all’anniversario del 2 Novembre, ho pensato ad un omaggio che fosse costruttivo: invitare attori ‘pensanti’ a testimoniare la loro attenzione e il loro ascolto a quelle parole, a quelle invettive, a quelle lucide analisi, a quei provocatori affondi, a quelle inimitabili architetture che furono gli ‘Scritti Corsari’, raccolta di articoli richiesti a Pasolini tra il Gennaio ’73 e il Febbraio ’75 da diverse, importanti, testate giornalistiche,

a partire dal Corriere della Sera.

 

Far risuonare alte quelle parole, quei ragionamenti, quelle visioni sulla società italiana, i suoi limiti e le sue malattie, evidenti o striscianti, dovrebbe essere un imperativo per chi, come noi, lavora su temi, parole, sensazioni e contenuti legati ai nostri tempi.

 

Leggendo quegli articoli si ha come la sensazione che siano stati scritti

pensando a noi, ai nostri tempi, ai nostri momenti.

Certo, persone ed avvenimenti sono diversi, il mondo è cambiato, molto si è trasformato

ma le analisi di Pasolini sono ancora lì a campeggiare, urticanti, intelligenti, in anticipo sui tempi, come se il suo terzo occhio fosse arrivato fino ad oggi (e forse anche oltre) per raccontare e descrivere difetti e pochezze dell’italica gente.

 

Gli Scritti sono ancora Corsari, oggi.

E degli Scritti, ancora Corsari, oggi abbiamo bisogno per imparare e ricordare chi eravamo, come eravamo e perché siamo diventati quello che Pasolini, in moltissimi casi,

aveva pre-visto con la sensibilità di un intellettuale

che sapeva anche senza avere le prove di ciò che sapeva.

GIOVANNI MEOLA

 

 

 

 

 

 

 

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