11 ● 12 maggio / 16 ●19 maggio _ Teatro India
Sei giovani autori-attrici approdano sul palcoscenico con i loro testi
per il progetto Scritture, ideato e curato dalla drammaturga, attrice e regista Lucia Calamaro
assieme al giornalista e critico teatrale Graziano Graziani in veste di consulente alla drammaturgia.
Teatro di Roma in collaborazione con Fivizzano27 e Carrozzerie|n.o.t
per un progetto di sostegno alle realtà artistiche emergenti per dare spazio a idee, temi, capacità
e potenzialità del mondo contemporaneo. Un’occasione per nuove voci della drammaturgia, portatrici di urgenze generazionali,
di far salire sul palco inediti punti di vista sul mondo, e un’occasione per gli spettatori di trovare parole nuove con cui
«dire la vita, meglio di quanto si riesca normalmente a capirla».
SCRITTURE
6 nuove voci della drammaturgia Italiana
Marco Ceccotti | Mariagiulia Colace | Mariasilvia Greco |
Luca Oldani | Costanza Pannacci | Sara Parziani
ideazione artistica Lucia Calamaro
consulente alla drammaturgia Graziano Graziani
con (o. a.) Francesco Aiello, Giordano Domenico Agrusta, Carolina Balucani,
Emilia Brandi, Luca Di Capua, Mariagiulia Colace, Alessandro Cosentini,
Mariasilvia Greco, Luca Oldani, Simona Oppedisano, Sara Parziani,
Alessandro Pezzali, Emilia Verginelli
Produzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale
in collaborazione con
Spazio alle nuove narrazioni del presente e alle giovani voci della scrittura contemporanea. Il Teatro India apre il suo palcoscenico a sei giovani autori-attrici in scena con i loro testi per SCRITTURE, un progetto artistico di Lucia Calamaro con la consulenza alla drammaturgia di Graziano Graziani. Sei autori-attrici – Marco Ceccotti, Mariagiulia Colace, Mariasilvia Greco, Luca Oldani, Costanza Pannacci, Sara Parziani – portando sul palco urgenze generazionali e punti di vista sul mondo attraverso sei testi attorno ai temi dell’autobiografia, della famiglia, della crescita. Un progetto inedito prodotto da Teatro di Roma che, in collaborazione con Fivizzano27 e Carrozzerie|n.o.t,sostiene le realtà artistiche emergenti per dare spazio a idee, temi, capacità e potenzialità del mondo contemporaneo.SCRITTURE si articola in una rassegna di sei giorni – 11 e 12 maggio e dal 16 al 19 maggio (ore 18.30 e 20.30) – che vede alternarsi sei testi – primi studi, spettacoli o mise en espace, in doppia replica – così da comporre una “piccola epica drammaturgica”. Il progetto nasce dalla pratica laboratoriale immersiva svolta dai sei giovani allievi durante il “Campus” al Teatro India – un vero e proprio vivaio di artisti tutorati e seguiti dalla stessa Calamaro – per offrire spazio e possibilità di crescita a nuove voci attivando una rete di formazione e slancio produttivo a sostegno delle nuove creatività. «Siamo convinti che anche in quest’epoca che ci scappa tra le mani, ci sia un gran bisogno di parole – racconta Lucia Calamaro – Parole buone a dire la vita, meglio di quanto si riesca normalmente a capirla. Speriamo davvero che qui, ne troverete alcune».
Si inizia con ASSENZA SPARSA. Appunti scenici per qualche domanda sull’amicizia (11 maggio ore 18.30 e 12 maggio ore 20.30) di e con Luca Oldani, che ci porta accanto ad un letto, in rianimazione, nella stanza 780.01 di un ospedale, dove un ragazzo di ventisette anni, un attore, è in coma. Perché sia lì e come ci sia arrivato non è dato saperlo, c’entra il teatro. Una storia di amicizia, di coma, di morte.
QUESTA SPLENDIDA NON BELLIGERANZA. Una storia così, poi così e infine così (11 maggio ore 20.30 e 12 maggio ore 18.30) di Marco Ceccotti, con Giordano Domenico Agrusta, Luca Di Capua e Simona Oppedisano. Un padre, pacifista emotivo, si guadagna da vivere decorando sanitari per dittatori lontani, per lo più abbastanza sanguinari. Una madre, ironizzatrice cronica, cerca la felicità nei libri horror. Un figlio, ossessionato dalla morte, racconta finali di libri e di film a persone che sono agli sgoccioli, e non avranno il tempo di saperli. Un sequestro che nessuno si aspettava fa da motore a questo ritratto di famiglia.
ANCHE I CORI RUSSI MI CONSOLANO. Ode a un padre militante (16 maggio ore 18.30 e 17 maggio ore 20.30) di Mariagiulia Colace, con Alessandro Cosentini, Mariagiulia Colace e Mariasilvia Greco, il racconto di un uomo che passa il suo tempo seduto a una scrivania. Vuole servire a qualcosa: firma petizioni, sogna la Camera, il Campidoglio. Ascolta Maria Callas e i Cori dell’armata Russa. Sogna un ruolo che sia di esempio ai cittadini, ai capi di stato, ai condomini, alle sue figlie. Non gli resta molto tempo, eppure gli basterebbero un paio d’ore per cambiare il mondo.
IL MONDO CIECO. Indagine su un gruppo di genitori scomparsi sotto gli occhi dei figli assenti (16 maggio ore 20.30 e 17 maggio ore 18.30) di Costanza Pannacci, con Carolina Balucani, Alessandro Pezzali e Emilia Verginelli. Nel mondo cieco, Carlotta rievoca un passato infantile fatto di solitudine e assenze. Mentre si interroga su cosa le impedisce di progredire nel presente si imbatte nei Duchi del Lussemburgo, due figure immaginarie che dichiarano di abitare la casa da quando è nata e di aver assistito agli eventi come due testimoni silenziosi. I Duchi accompagnano il percorso di rievocazioni e deduzioni di Carlotta a volte ostacolandolo e altre favorendolo, fino a indicare una possibile via di uscita per lasciarsi la casa e il passato alle spalle.
ROMANZO DI UN’ANAMNESI (18 maggio ore 18.30 e 19 maggio ore 20.30) di e con Sara Parziani nella storia di una bambina, del suo mondo esteriore popolato da genitori, medici, insegnanti e del suo mondo interiore popolato da personaggi fantastici. Una bambina che porta con sé problematiche fisiche che con il tempo spariscono, cambiano, si ripresentano. In una lotta interiore tra il volere essere come gli altri e il diventare se stessa, cresce e si confronta con un’idea di differenza che ci rende tutti uguali.
AMO I PARAGRAFI CORTI. Lezioni introduttive sulla solitudine (18 maggio 2019 ore 20.30 e 19 maggio ore 18.30) di Maria Silvia Greco, con Mariagiulia Colace, Francesco Aiello e Emilia Brandi. Silvia ha un suo metodo infallibile per studiare: ha le cuffie antirumore per non distrarsi. Deve laurearsi, non può perdere tempo ma passano i mesi, le sessioni e un malessere non più gestibile la agita. I genitori la osservano preoccupati, accudenti, colpevolizzanti, onnipresenti, disarmati.