Prassi pedagogica e creazione scenica si intrecciano nel fortunato spettacolo interpretato da un gruppo di adolescenti emiliano-romagnole.
Inserendosi in una traiettoria nella quale l’azione pedagogica è parte integrante della pratica creativa, da tempo Simona Bertozzi dedica parte della propria attività alla trasmissione del sapere coreografico: un fare in cui la formazione diviene gesto artistico a tutto tondo.
È in questo preciso milieu che si inserisce un prezioso appuntamento in arrivo: venerdì 19 maggio alle ore 21, forte di debutto e repliche in prestigiosi Festival e rassegne in tutta Italia e dell’apprezzamento della più autorevole critica coreutica nazionale, al Teatro al Parco di Parma nell’ambito della rassegna May Days – incontro con la danza d’autore approda Prometeo: Architettura.
«In questo spettacolo, quinto dei sei quadri che ho dedicato al mito di Prometeo» suggerisce Simona Bertozzi «la prospettiva del tracciato coreografico è agita da un gruppo di giovanissime danzatrici del territorio bolognese e ravennate, alle prese con la condivisione di un habitat, di uno spazio severamente occupato dalla loro necessità di dare vita a immagini, visioni e proiezioni, strutture d’azione. Micro narrazioni ambientali in cui la testimonianza depositata dai corpi rivela una specie in crescita e in dialogo con le inquietudini, le energie molteplici e i dettagli “climatici” in cui agisce: docile e ostinata».
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