SOLIDARIETA’
OTTOBRE MISSIONARIO
Da Milano a Beirut
un container di provviste
per migliaia di affamati
Padre Abdallah: “L’esplosione del 4 Agosto è stato il colpo di grazia per un Paese già in miseria
a causa della corruzione e del conflitto in Medio Oriente”
Gli aiuti sono stati inviati dai Frati Cappuccini Missionari di piazzale Cimitero Maggiore 5 grazie alla generosità dei tanti cittadini che partecipano alle iniziative del Centro Missionario, mirate al sostegno delle opere dei confratelli in tutto il mondo, sempre ‘Vicini per chi è lontano’.
L’Ottobre Missionario vede in prima linea i Frati Minori Cappuccini di Piazzale Cimitero Maggiore 5 a Milano, sede del Segretariato Missioni Estere della Provincia di Lombardia dell’Ordine.
“Vicini per chi è lontano‘, i Cappuccini missionari di Milano hanno all’attivo numerosi progetti di aiuto nel mondo e proprio in questi giorni si è realizzato il primo step di un nuovo proposito benefico, a favore del Libano, il paese più piccolo del Vicino Oriente che confinando oltre che con il Mar Mediterraneo, con la Siria e Israele, paga duramente queste prossimità.
E’ finalmente giunto a destinazione a Beirut il primo container pieno di generi di prima necessità – alimentari, per l’igiene e la salute – in soccorso delle migliaia di disperati che soffrono la grave crisi economica nel Paese, già teatro di guerre civili e più di recente di scontri con Israele e di guerriglie derivate dalla crisi siriana.
Partito dall’Italia subito dopo l’esplosione del 4 Agosto, che ha devastato la capitale libanese, lasciando senza casa 300mila persone, il container potrà essere finalmente sdoganato questa settimana.
Lo annuncia Fra Abdallah, Cappuccino operativo a Baabda, vicino Beirut, che ha studiato a Milano e commenta: “Quanto è accaduto in Agosto è stato il colpo di grazia. Oggi in Libano migliaia di cittadini sono ridotti alla fame. Vivevano di servizi bancari e finanziari ma il sistema bancario è crollato. E il Covid 19 ha bloccato l’altra fonte di reddito che era il turismo. I morti per il virus sono circa 12 al giorno su meno di 7 milioni di persone, stanno aumentando, ma la vera emergenza è economica. I giovani se ne vanno in cerca di lavoro, di una speranza di vita. La corruzione è capillare. Noi Cappuccini assistiamo direttamente 600 famiglie, cattolici, che in Libano sono la maggioranza, ma pure musulmani perché abbiamo buoni rapporti con tutti. Soccorriamo anche rifugiati iracheni e siriani”.
Pochi sanno che i Frati Minori Cappuccini dal 1528 sono il terzo ramo dell’unico grande albero piantato da Francesco d’Assisi e nella grande famiglia francescana sono anche gli unici citati dal Manzoni nei Promessi Sposi (con Fra Cristoforo e Fra Galdino) proprio per l’amore del popolo, che da sempre essi raccolgono grazie al loro impegno nella vicinanza affettuosa alla gente, nelle prove personali e nelle calamità pubbliche. “…perché noi siam come il mare che riceve acqua da tutte le parti, e la torna a distribuire a tutti i fiumi”, dice Fra Galdino nel celeberrimo romanzo dell’800.
I Frati Cappuccini missionari di Milano operano dunque nell’immediatezza del bisogno, come è avvenuto per i terremotati italiani per i quali il Convento di piazzale Cimitero Maggiore è ancora un importante riferimento quale centro di vendita dei prodotti delle aziende agricole umbre tutt’ora in difficoltà. “Non si aspettano fondi e raccolte, – spiega Fra Marino Pacchioni, Responsabile del centro missionario del capoluogo lombardo – si getta il cuore oltre l’ostacolo, ma poi guai se non arrivasse la provvidenziale generosità dei milanesi“.
Sul sito internet sono descritti tutti i progetti benefici avviati. Per donare, la Chiesa è sempre aperta dalle 6,30 del mattino (chiude solo dalle 12 alle 15); via web: www.missioni.org, pulsante Dona ora; con bonifico bancario: Missioni Estere Cappuccini onlus Iban: IT41Q03069 09606100000119289 specificando nella causale per quale progetto si vuole contribuire.