IL TEATRO FA GRANDE! spettacoli e progetti per spettatori da 0 a 99 anni è il segmento di Stagione che il Teatro di Roma dedica al pubblico dei bambini, dei ragazzi, delle famiglie e delle scuole. Un programma di attività, eventi e spettacoli che dal 21 novembre al 5 giugno animerà gli spazi dell’Argentina e dell’India con 4 nuove produzioni, 6 ospitalità, 119 recite e inoltre laboratori gratuiti per insegnanti e studenti. Il progetto si presenta come un momento di conoscenza, crescita e divertimento per vivere il teatro come “atelier” dove formare le prossime generazioni di spettatori; ma anche luogo dove orientare e sperimentare nuove modalità di interazione e di condivisione familiare e scolastica.
IL TEATRO FA GRANDE! si compone di 4 nuove produzioni del Teatro di Roma che al Teatro Argentina propone: Mediterranea FOODBALL Club (21 novembre/20 dicembre), scritto da Gigi Palla, che ne cura anche la regia, Nicola Sapio e Gianfranco Teodoro. Gioco e sport si incontrano sul palcoscenico per capire insieme l’importanza della corretta alimentazione. Protagonisti d’eccezione sono i bambini che vengono coinvolti durante lo spettacolo, partecipando in modo interattivo e imparando il concetto del “mangiare bene e vivere sano” in maniera semplice e divertente.
Si prosegue con il Genio di un bambino che il mondo conoscerà come Leonardo da Vinci, Leo, da un’idea di Alberto Nucci Angeli e Lorenzo Terranera, per la regia di Francesco Frangipane (25 gennaio/20 febbraio). La figura del grande scienziato-artista restituisce alla scena un inedito Leonardo fanciullo, pronto ad ammaliare tutto il suo pubblico con la sua fresca creatività e intelligenza, ritrovata in una particolare seconda giovinezza. Mentre il Laboratorio Integrato Piero Gabrielli, i cui spettacoli nascono da un lungo lavoro di formazione con ragazzi con e senza disabilità, sotto la direzione di Roberto Gandini, presenta un atipico Purgatorio (4 gennaio) che ripercorre i versi di Dante con spirito giocoso e vivace, e Carosello teatrale per raccontare l’identità nazionale attraverso storie, canzoni e pantomime di giovani italiani (2/5 giugno).
Tra le ospitalità al Teatro India il mito classico del Minotauro, riletto dalla compagnia Zaches Teatro (22/23 dicembre); Fa’afafine – Mi chiamo Alex e sono un dinosauro per la regia di Giuliano Scarpinato, progetto vincitore Premio Scenario Infanzia 2014 (2/3 aprile) a cui si affianca un altro spettacolo finalista della medesima edizione, Astronave51, liberamente ispirato al romanzo Nick e il Glimmung di Philip Dick scritto e diretto da Caterina Carpio e Alice Palazzi (16/17 aprile).
Si ritorna sul palcoscenico del Teatro Argentina con l’arte antica delle marionette, la celebre compagnia dei Podrecca con Dai 3 ai 93. Una meravigliosa invenzione, spettacolo di Barbara Della Polla ed Ennio Guerrato (5/6 gennaio); e ancora, storie di impegno civile e di riscatto sociale, come quelle che raccontano di vittime conosciute e sconosciute della criminalità organizzata, si intrecciano tra loro in Dieci Storie proprio così, opera-dibattito sulla legalità da un’idea di Giulia Minoli con la regia di Emanuela Giordano (21/23 aprile); e, dopo che 15 mila bambini hanno cantato La Traviata lo scorso maggio, le ugole infanti si metteranno nuovamente alla prova in La Cenerentola di Gioachino Rossini (26 aprile/29 maggio), un progetto dell’Associazione Musicale Europa InCanto, in omaggio a Rossini, il cui Barbiere debuttò proprio all’Argentina duecento anni fa (20 febbraio 1816).
Il teatro è il primo gioco che gli esseri umani praticano sin dalla prima infanzia. Chi di noi, nell’età bambina non si è calato nei panni di personaggi fiabeschi o di mestieri “dai, facciamo che io sono il dottore”, o ancora “io sono Sandokan!”, e ancora “tu sei il cowboy e io Toroseduto!”. Sin da piccoli, insomma, giochiamo alla vita, sperimentiamo i ruoli che poi andremo a recitare sul palcoscenico dell’esistenza. Debbo confessare, che il teatro ha sempre fatto parte del mio quotidiano. Già da piccolo, recitavo il ruolo di capobanda di spettacolarizzazioni o teatralizzazioni ispirate a un romanzo, a un fumetto, a un libro illustrato, a sceneggiati o trasmissioni televisive. Il teatro insomma, è innato negli uomini e nelle donne, si intreccia con la vita, la racconta e la spia. Ecco perché “Il teatro fa grande!”, il motto che guida questo tassello, uno dei 15 percorsi, del nostro cartellone a progetti. “Il teatro fa grande!” perché il teatro è grande, per il suo essere esperienza viva, per il suo essere occasione di conoscenza, per il suo essere momento di formazione e di crescita.
Quattro sono le nostre produzioni: Foodball è dedicato all’incontro fra il gioco del pallone, antico come il mondo, e il cibo, la nutrizione, il gusto e la leccornia. Scritto da Nicola Sapio, Gianfranco Teodoro e Gigi Palla, anche regista, è un progetto nato in occasione di Expo Milano 2019 e che coinvolge attivamente nel suo farsi lo spettatore bambino. Al genio di Leonardo da Vinci è dedicato Leo, da un’idea di Alberto Nucci Angeli e Lorenzo Terranera. La figura di Leonardo è restituita ai bambini e in tutta la sua ricchezza, facendo emergere quello spirito puro, l’intelligenza cristallina, la creatività magica, che rappresentano l’anima e il cuore dell’unico scienziato-artista che la storia dell’uomo abbia partorito fino a oggi. Le invenzioni, la continua ricerca, la sapienza nell’uso dei diversi linguaggi artistici e discipline – dalla pittura alla scultura, dalla scienza all’ingegneria – vengono presentate in punta di piedi ai giovani con l’obiettivo di ammaliarli e seminare in loro almeno la curiosità verso il mondo.
Del Laboratorio Piero Gabrielli voglio ribadirne la funzione speciale che svolge facendo incontrare attori professionisti e interpreti diversamente abili: ogni sua creazione, ormai da molti molti anni, colpisce per la bellezza e la poesia che riesce ad esprimere, le emozioni condivise fra chi è in scena e chi è in platea, che sia Dante o che sia la tradizione partenopea. Le nostre ospitalità spaziano dalle celebri “teste di legno” dei Podrecca, una delle famiglie più antiche di questo genere di teatro, alle novità finaliste del Premio Scenario Infanzia fino a una proposta di teatro danza, dove il corpo in movimento e i testi e i visi e gli sguardi si fanno linguaggio universale per tutte le età nel segno del mito antico del Minotauro.
Dopo lo straordinario successo della scorsa stagione della Traviata per piccoli cantori, 15.000 bambini hanno calcato il settecentesco palcoscenico dell’Argentina, immergendosi e giocando con una delle opere più celebri del maestro Verdi, il prossimo maggio è la volta di una vera fiaba riversata in musica da un altro grande della musica italiana, Gioachino Rossini. La scarpetta di cristallo perduta a mezzanotte trasformerà la povere Cenerentola in principessa. Un esperimento del Teatro di Roma e Europa Incanto che molte soddisfazioni ci ha dato, sia per il suo speciale congiunto coinvolgimento di famiglie e scuole, sia perché per molti mesi Roma canterà le arie di Rossini che saranno la sua colonna sonora quotidiana, dai cortili alle cucine, dalle classi ai giardini, dalle piscine agli autobus. Sia perché in tal modo contribuiamo alla formazione del pubblico di domani dell’opera lirica. Un programma che riteniamo di qualità e diversificato che culmina nell’impegno dedicato alla lotta alla criminalità, all’illegalità, al malcostume, che continua ad intaccare profondamente il dna del nostro Paese: è questo il senso della proposta di Emanuela Giordano dedicata in particolare agli adolescenti. Per far sì che siano cittadini migliori di una Nazione migliore, domani.
Antonio Calbi
Direttore Teatro di Roma
PRODUZIONE TEATRO DI ROMA
21 novembre 2015 I 20 dicembre 2015 – Teatro Argentina
MEDITERRANEA FOODBALL CLUB (dai 5 ai 12 anni)
di Gigi Palla, Nicola Sapio e Gianfranco Teodoro
regia Gigi Palla
con Paola Camposarcone, Matteo Francomano e Francesco Mistichelli
assistente alla regia e video maker Sebastiano Bianco
Produzione Teatro di Roma in collaborazione con Università Roma Tre e Compagnia Amica
Ago, brillante adolescente ma dal comportamento alimentare a rischio, ha ricevuto in regalo un nuovo videogioco intitolato “FoodBall”, una specie di fantasy sul calcio dove i giocatori non sono personaggi reali ma alimenti. Durante una partita col suo amico Ciccio Pomodoro, adolescente obeso e sedentario, a causa di un corto circuito, quest’ultimo viene risucchiato nel gioco, trovandosi trasformato nell’omonimo ortaggio e vedendosi inserito come elemento di punta nella squadra della Mediterranea FB Club. La mamma di Ago, esperta di alimentazione, tenta in tutti in modi di convincere il figlio e l’amico a seguire i dettami del mangiare sano, ma rimane inascoltata fino a quando anch’essa verrà risucchiata dal video-game e riceverà il compito di costruire la migliore squadra di foodball, seguendo lo schema di gioco vincente, quello a Piramide, tipico della dieta mediterranea. Prende il via così il campionato e la Mediterranea dovrà affrontare i temibili avversari della AS Cibo Spazzatura. Su Ago, protagonista del gioco, ricadrà la responsabilità di riuscire a vincere la finale e riportare la mamma e il suo amico Ciccio alla realtà. Vi riuscirà solo dopo aver compreso l’importanza della corretta alimentazione e del vivere sano, ma per fare questo servirà il contributo dei bambini in platea che saranno chiamati a “scendere in campo” e partecipare alla partita di FoodBall e far vincere la mitica Mediterranea FB Club, squadra che nel 2010 vinse la prestigiosa coppa Unesco.
MEDITERRANEA FOODBALL CLUB è uno spettacolo che vuole trasmettere ai bambini dai 4 ai 10 anni, ma anche ad un pubblico più eterogeneo, il concetto del “mangiare e vivere sano” in modo coinvolgente e profondo. Lo spettacolo si inserisce nel format “Foodball”, un progetto ideato da Nicola Sapio, che utilizza l’edutainment e la gamification per sviluppare prodotti digitali per condurre i bambini ed i ragazzi alla scoperta degli aspetti analogici della vita all’aria aperta: la campagna, i prodotti agro-alimentari, l’orto, la socialità dello sport. Lo spettacolo per bambini è il cuore pulsante del progetto, ma contemporaneamente si svilupperanno altri canali del format: l’app e il sito web “fanta foodball” e il laboratorio didattico interattivo “Il gioco del foodball”. Inoltre il format, con accordi e partnership con società professioniste di settore, intende continuare il suo sviluppo anche attraverso altri media come progetti editoriali (libro pop up, manuale) e multimediali (dvd, docufiction) serie e programma TV, cartone animato, giochi tradizionali (da tavolo, album di figurine, cards) e videogame. È possibile approfondire le tematiche affrontate e continuare a giocare a “Foodball” sul portale www.foodball.org.
PRODUZIONE TEATRO DI ROMA
25 gennaio 2015 I 20 febbraio 2015 – Teatro Argentina
LEO (dai 5 ai 12 anni)
da un’idea di Alberto Nucci Angeli e Lorenzo Terranera
testo di Luisa Mattia e Alberto Nucci Angeli
regia Francesco Frangipane
scene Lorenzo Terranera
Produzione Teatro di Roma in collaborazione con Unicef
Di Leonardo da Vinci conosciamo molto. Tutte le sue invenzioni, i suoi quadri, le armi, gli studi sul volo, sull’anatomia, gli indovinelli, la filosofia. Conosciamo i suoi protettori, i suoi spostamenti, le sue domande. Apprezziamo la sua incidenza nel mondo attuale. Quello che non sappiamo è: che bambino era, quali erano i suoi giochi, quali i suoi amici, cosa lo catturava?
E se dietro al più straordinario genio della storia dell’umanità non ci fosse che il più comune dei desideri?
Lo scopriamo partendo dal Castello di Clos-Lucé ad Amboise, dove un servitore di Leonardo da Vinci accoglie Lisa e Maso, chiamati dal re di Francia in qualità di amici d’infanzia del genio per risolvere un problema. Infatti Leonardo, che era sul punto di svelare al re un importante segreto, si è chiuso nei suoi pensieri e nelle sue meditazioni: ha prima smesso di parlare e poi si è allettato. Più di un medico non ha saputo dire altro che il genio di Vinci sembra tornato bambino e forse gli amici possono aiutarlo a tornare in sé. Introdotti nella camera studio di Leonardo, dove questi anziano e malato giace, Lisa e Maso vedono l’enorme armadio pieno di cassetti e sportelli che domina l’intera stanza in lungo e in largo e che conserva tutte le invenzioni e i progetti del genio. I due accortosi che con l’amico c’è poco da fare, che anche quando proferisce qualche rara parola questa è sconnessa e infantile, decidono di cercare il segreto, stando attenti a non farsi sorprendere da quello strano servitore. Ma nessuno di quei cassetti e sportelli si apre e non ci sono chiavistelli: sicuramente una diavoleria del loro vecchio amico sottintende all’apertura di quell’armadio. Leonardo si rigira nel letto e la sagoma del suo corpo lentamente si affloscia fino a scomparire e da sotto il letto ne esce fuori un bambino: Leo, che prima si stiracchia, poi si mette a fare capriole fino a che non è completamente sveglio e vispo. Quando Maso e Lisa lo notano non si accorgono della sua condizione, ma lo vedono come l’uomo anziano che giaceva nel letto, solo un po’ infantile nei modi. Ma quel bambino/vecchio vuole giocare con i suoi amici e nel farlo apre i cassetti, ognuno con una sua combinazione, cosa che induce Maso e Lisa ad assecondarlo: giocando arriveranno a scoprire il segreto.
I tre così si mettono a giocare, rievocando il loro ultimo anno a Vinci.
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PRODUZIONE TEATRO DI ROMA
4 gennaio 2016 – Teatro Argentina
IL PURGATORIO (dai 12 anni)
tratto dalla “Divina Commedia” di Dante Alighieri
adattamento di Attilio Marangon
regia Roberto Gandini
con gli interpreti della Piccola Compagnia del Piero Gabrielli
Jessica Bertagni, Fabrizio Lisi, Edoardo Lombardo, Chiara Mercuri, Gabriele Ortenzi, Florin Pagnini,Gelsomina Pascucci, Fabio Piperno, Emmanuel Rotunno, Simone Salucci, Emanuele Sgroi, Giulia Tetta, Livia Travia, Danilo Turnaturi
scena Paolo Ferrari – costumi Tiziano Juno – musica Roberto Gori
coordinamento pedagogico Carla D’Antimi – coordinamento specialistico Maria Irene Sarti
assistente alla regia Luciano Pastori – direttore di scena Paolo Ferrari
Produzione Teatro di Roma
È un atipico Purgatorio, quasi un “bignami poetico”, quello messo in scena dalla Piccola Compagnia del Piero Gabrielli. Una sorta di “parafrasi naif” che ripercorre i versi di Dante con spirito giocoso e vivace, proprio in occasione del 750° anniversario della sua nascita e del Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco. Un viaggio che il Piero Gabrielli intraprese già in occasione della Notte Bianca del 2007, quando portò in scena un’altra particolare versione del Purgatorio di Dante. Lo spettacolo diventa un itinerario fisico e spirituale attraverso luoghi, spazi e voci differenti della nostra esistenza, proprio perché il Purgatorio è un luogo di passaggio, come la vita, dove espiare i peccati commessi.
2 | 5 giugno 2016 – Teatro Argentina
Carosello Italiano (per tutti)
adattamento di Attilio Marangon
regia Roberto Gandini
con gli allievi del Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli – Pilota
assistente reg, Luciano Pastori, coord. specialistico Irene Sarti coord. pedagogico Carla D’Antimi
scene Paolo Ferrari – costumi Loredana Spadoni – musiche Roberto Gori
Produzione Teatro di Roma
L’identità nazionale raccontata attraverso un “carosello” teatrale di storie, canzoni e pantomime. Racconti e suggestioni dei giovani italiani di ogni epoca che hanno messo in gioco la loro vita per conquistare la libertà. Giovani che non si preoccuparono dei rischi, che non fecero calcoli di convenienza, ma che vollero a ogni costo realizzare il sogno di Garibaldi, di Mazzini e di Cavour. Sono le storie che ci rappresentano, che ci fanno sentire italiani.
Il Piero Gabrielli – scheda storica
Attraverso il Laboratorio Piero Gabrielli il Teatro di Roma vuole contribuire alla realizzazione di una comunità accogliente e inclusiva in cui le differenze possano convivere e diventare una ricchezza. Un modello di integrazione e formazione rivolto a ragazzi con e senza disabilità, con l’obiettivo di creare uno spazio nel quale chiunque possa realizzare esperienze di crescita individuale e culturale. Dal 1994 ad oggi, il progetto è riuscito a mettere insieme 21 laboratori pilota, 233 laboratori decentrati, 328 incontri di diffusione, 168 spettacoli, 478 repliche in teatri e scuole, 51 video, coinvolgendo un totale di 160.179 spettatori, 18.349 ragazzi, 3029 docenti, 543 scuole, 632 teatranti. Una nuova prospettiva nel campo della ricerca teatrale con la disabilità, sperimentando le possibilità lavorative di ragazzi con e senza disabilità, che nel 2007 è confluita nella nascita della Piccola Compagnia Piero Gabrielli. Il progetto è promosso e sostenuto da Roma Capitale Assessorato alle Politiche Sociali, Salute, Casa ed Emergenza Abitativa, Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio e dal Teatro di Roma.
Spettacoli in programmazione
22 dicembre 2015 | 23 dicembre 2015
IL MINOTAURO (dagli 11 anni)
drammaturgia Enrica Zampetti, Luana Gramegna
coreografia e regia Luana Gramegna
con Gianluca Gabriele, Anna Solinas, Eugenia Coscarella
scene, luci, costumi e maschere Francesco Givone
progetto sonoro e musiche originali Stefano Ciardi
tecnico del suono Dylan Lorimer
collaborazione artistica per scene, costumi e suono Alessia Castellano
produzione Zaches Teatro 2014/2015
con il sostegno della Regione Toscana e il MiBACT
in collaborazione con Fondazione Sipario Toscana onlus – La Città del Teatro, Giallo Mare Minimal Teatro, IMacelli di Certaldo, Straligut Teatro, Kilowatt festival
Il Minotauro è il Mostro per antonomasia, né uomo né animale. È l’inaccettabile, la manifestazione evidente della colpa dei padri, Minosse e Pasifae, che ricade sui figli: vergogna fatta carne, insopportabile alla vista. Diverso, reietto, maledetto.
Ma il Minotauro è anche ciò che di più misterioso e sconosciuto ci ha lasciato la mitologia antica: un “essere” di cui non si sa niente, al di là della sua mostruosità.
Lo spettacolo scava nel mito classico attraverso il viaggio di Teseo fino all’incontro con il Minotauro, dando voce a rovine abbandonate che evocano immagini, suoni e danze. Un racconto per riflettere sugli archetipi della nostra cultura proveniente da un passato lontano e che permeano la nostra quotidianità.
5 gennaio 2016 I 6 gennaio 2016 – Teatro Argentina
DAI 3 AI 93. UNA MERAVIGLIOSA INVENZIONE (per tutti)
uno spettacolo di Barbara Della Polla ed Ennio Guerrato
con Barbara Della Polla, Ennio Guerrato, Carlo Furlan, Lorenza Muran, Tiziana de Guarrini
interventi di Fausta Braga, Antonio Cipolla, Eugenio Monti Colla, Giuseppina Volpicelli
visual design Antonio Giacomin
Produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
originariamente prodotto da Cassiopea Teatro con il sostegno di Assessorato alla Cultura Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Cividale, Rotary Club di Cividale
Una voce narrante. Cinque marionettisti. Un ponte di legno. Alcuni spezzoni di video con testimonianze attuali e filmati d’epoca proiettati su vecchi sacchetti che custodivano preziose marionette. Una conferenza-spettacolo alla riscoperta dell’arte antica delle marionette, capace di racchiudere in sé tutte le professioni e le abilità artigianali del grande Teatro, ma anche un’occasione per rivivere la storia e gli aneddoti che hanno reso grande nel mondo I Piccoli di Podrecca, compagnia fondata da Vittorio Podrecca a Roma il 21 febbraio 1914. Vittorio Podrecca con geniali intuizioni ha saputo re-inventare quest’arte legando a sé le più importanti famiglie marionettistiche e le migliori menti delle avanguardie figurative e musicali italiane del secolo passato.
Tra un numero e l’altro, tra una filatura e una sortita, ripercorreremo assieme alle testimonianze su Podrecca l’intera epopea di questa inimitabile e unica compagnia di artisti.
Spettacoli in programmazione
21 marzo 2016 | 22 marzo 2016 | 23 marzo 2016 – Teatro Argentina
DIECI STORIE PROPRIO COSÌ (dagli 11 anni)
un’idea di Giulia da Minoli
regia e drammaturgia Emanuela Giordano
con Daria D’Aloia, Vincenzo d’Amato, Tania Garibba, Marco Palvetti, Salvatore Presutto, Diego Valentino Venditti, Alessio Vassallo, Elias Zoccoli
musiche originali Antonio di Pofi
aiuto regia Eugenia Scotti – video grafica Davide Bastolla
Lo spettacolo è promosso da The CO2 Crisis Opportunity con Fondazione pol.i.s., Fondazione Silvia Ruotolo, Coordinamento campano dei amiliari delle vittime innocenti della criminalità, Fondazione Giovanni e Francesca Falcone.
“Perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell’esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell’amicizia, perché prosperi senza contrasti tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore basta che ognuno faccia il suo dovere” – Giovanni Falcone
Lo spettacolo Dieci storie proprio così è parte integrante di un progetto sperimentale di collaborazione tra teatri, istituti penitenziari, scuole e società civile. Nasce come opera-dibattito sulla legalità, iniziando il suo percorso nella stagione 2012 al Teatro di San Carlo di Napoli. Lo spettacolo racconta di vittime conosciute e sconosciute della criminalità organizzata, storie di impegno civile e riscatto sociale, responsabilità individuali e collettive, connivenze istituzionali e taciti consensi. Porta in scena il coraggio espresso da associazioni di ragazzi caparbi, la tenacia dei parenti delle vittime, l’impegno di tutti cittadini che fanno della memoria un diritto inalienabile. Senza incorrere nell’enfasi celebrativa, le storie si intrecciano tra loro in un affresco corale, carico di energia vitale. Dieci storie proprio così è quasi uno sberleffo, una “ragionata” provocazione contro quella rete mafiosa, trasversale e onnipresente, che vorrebbe sconfitta la coscienza collettiva, la capacità di capire e reagire.
2 aprile 2016 | 3 aprile 2016 – Teatro India
FA’AFAFINE. MI CHIAMO ALEX E SONO UN DINOSAURO (dagli 8 ai 16 anni)
testo e regia Giuliano Scarpinato
con Michele Degirolamo
in video Giuliano Scarpinato e Gioia Salvatori
visual media Daniele Salaris – Videostille – luci Giovanna Bellini – illustrazioni Francesco Gallo
progetto scenico Caterina Guia – assistente scene e costumi Giovanna Stinga
Produzione Teatro Biondo Palermo
Spettacolo vincitore Premio Scenario Infanzia 2014
Esiste una parola nella lingua di Samoa che definisce coloro che sin da bambini non amano identificarsi in un sesso o nell’altro: “Fa’afafine”. Un vero e proprio terzo sesso cui la società non impone una scelta e che gode di considerazione e rispetto. Il protagonista Alex non vive a Samoa ma vorrebbe anche lui essere un “fa’afafine”, un bambino-bambina, come ama rispondere quando qualcuno gli chiede se è maschio o femmina. Lo spettacolo è il racconto di un giorno nella vita del piccolo protagonista, una visione del suo mondo ideale, libero da ogni limite dato dalla società, che si scontra inevitabilmente con la realtà e con i genitori Susan e Rob, che restano fuori dalla sua stanza. Infatti Alex non vuole farli entrare perché per la prima volta si è innamorato: ha paura che non capiscono, e probabilmente è vero, o almeno lo è stato, fino a questo momento. Nessuno ha spiegato a Susan e Rob come si fa con un bambino così speciale; hanno pensato che fosse un problema, hanno creduto di doverlo cambiare. Questo è il giorno che cambierà le loro vite, il giorno in cui un bambino-bambina diventa il papà-mamma dei suoi genitori, e insegna loro a non avere paura: questo quando Alex aprirà la porta.
Dal 21 novembre al 5 giugno il Teatro di Roma
apre la scena al pubblico dei bambini, dei ragazzi e delle famiglie con
Il teatro fa grande!
Spettacoli in programmazione
16 aprile 2016 I 17 aprile 2016 – Teatro India
Astronave51 (dai 6 anni)
liberamente ispirato al romanzo Nick e il Glimmung di Philip Dick
scritto e diretto da Caterina Carpio e Alice Palazzi
con Caterina Carpio, Fortunato leccese, Alice Palazzi
suoni Alessandro Ferroni – scene Tommaso Garavini- disegno luci Luigi Biondi – immagini Maddalena Parise
costumi Valeria Bernini e Benedetta Rustici – consulenza ai costumi Giuseppina Maurizi
direzione tecnica Gianluca Tomasella – immagine locandina Francesca Mariani – foto di scena Sveva Bellucci
Produzione lacasadargilla in collaborazione con Teatro di Roma e Proxima Res
Spettacolo finalista Premio Scenario Infanzia 2014
Astronave51 è un progetto liberamente tratto da “Nick e il Glimmung”, unico romanzo per bambini scritto nel 1966 da Philip K. Dick, un racconto di formazione in cui l’altro, il diverso, l’alieno, è osservato con curiosità, mai con giudizio. Come molte narrazioni di fantascienza ha la natura di una fiaba: un bambino compie un viaggio “straordinario” verso un mondo possibile, abitato da forme di vita nuove e mutanti. Il teatro diviene così contenitore del possibile, astronave in cui viaggiare attraverso la sfera celeste, il sistema solare, i pianeti, le stelle, le galassie. Sulla scena l’Astronave51, una scatola-mondo che accoglie le voci radiofoniche, le astronaute e le molteplici metamorfosi che i corpi degli attori assumeranno. Tutto parte dall’astronave per prendere vita sul palcoscenico con la storia avventurosa di un altro mondo possibile, dove il reale e l’immaginario s’incontrano. Nick è un bambino coraggioso pronto, con il suo coniglio, a un nuovo passo “di fondazione” su un altro pianeta, in cui le angosce della modernità e le sue peculiari minacce, sono superate da un futuro possibile.
26 aprile I 29 maggio – Teatro Argentina
La Cenerentola (dai 4 agli 11 anni)
di Gioachino Rossini
regia Luca Bargagna
Associazione Musicale Europa InCanto in collaborazione con Teatro di Roma
Dopo l’entusiasmante successo ottenuto lo scorso anno con “La Traviata”, Europa InCanto presenta la nuova edizione 2015/16 del progetto “Scuola InCanto”, in collaborazione con Teatro di Roma, LA CENERENTOLA di Gioachino Rossini. La famosa favola di Perrault sarà vissuta dagli studenti attraverso le straordinarie musiche del celebre compositore. Il progetto “Scuola InCanto” si compone di alcuni elementi che accompagneranno i ragazzi durante tutto il loro percorso di apprendimento: un inedito libro scritto su “La Cenerentola”; un cd propedeutico al canto con il quale si potrà ascoltare la partitura originale realizzata da un’intera orchestra; un originale gioco sull’opera. Cantanti lirici professionisti terranno seminari per i docenti e laboratori nelle scuole durante i quali i ragazzi potranno scoprire tutto l’incanto dell’opera, imparandone le storie, le trame, cimentandosi nella realizzazione dei costumi e di alcuni elementi di attrezzeria. Ma soprattutto saranno coinvolti attivamente nella messinscena dello spettacolo lirico, momento conclusivo del progetto e occasione di fruizione collettiva e di condivisione dell’esperienza maturata.
“Scuola InCanto”, che solo nella sua ultima edizione ha registrato una partecipazione di oltre 13 mila tra studenti e docenti, nasce dalla convinzione che la scoperta dell’arte e della cultura devono essere più presenti tra gli insegnamenti che la scuola fornisce alle nuove generazioni. La musica è patrimonio storico, culturale e creativo di tutti e a pieno titolo deve essere considerata una disciplina essenziale al bagaglio educativo che non miri solamente alla formazione di musicisti, ma che contraddistingua l’identità di ciascuno come componente essenziale dell’essere umano.
Per informazioni ed iscrizione: www.europaincanto.it ; info@europaincanto.it