Storie di rinascita, per la Fondazione CAVE CANEM nessun cane è irrecuperabile Junior: dall’aggressione alla reclusione, fino alla speranza di essere adottato
Dal 2019, il programma che restituisce dignità ai cani condannati a vivere in un box di canile, ha cambiato il destino di 1800 animali. Non solo azioni sul campo: la Fondazione è impegnata per modificare la normativa e introdurre un nuovo modello di strutture rifugio in tutta Italia
Nel Lazio il caso virtuoso del Canile Valle Grande (Roma) e del Comune di Rocca di Papa
Roma, 30 marzo 2023 – Nessun cane è irrecuperabile. Questo è l’assunto da cui parte #NessunoEscluso, programma di respiro nazionale ideato e sviluppato dalla Fondazione CAVE CANEM, non profit con base a Roma, per offrire supporto a cani definiti irrecuperabili a causa delle alterazioni comportamentali manifestate perché vittime di gravissimi maltrattamenti e/o coinvolti in circuiti criminali, che reagiscono con la fuga o l’aggressività a qualsiasi tipo di contatto. Questi animali sono spesso costretti a vivere tutta la vita nel box di un canile, senza poter mai uscire all’aperto, giocare, fare una passeggiata o incontrare altri animali. Ma un’altra strada è possibile: dal 2019 ad oggi #NessunoEscluso ha cambiato il destino di 1800 cani altrimenti condannati a vivere in box, compreso Junior, cane corso con una storia di dolore alle spalle.
LA STORIA DI JUNIOR. Junior ha aggredito mortalmente il proprietario e, da quel momento, è stato dimenticato e abbandonato dentro a un box: la prima volta che l’abbiamo visto aveva paura di tutto, evitava il contatto anche dal punto di vista visivo. “In box abbiamo provato un’interazione molto morbida, per fargli capire che la condivisione dello spazio non è fonte di trauma o pericolo, in una seconda fase abbiamo cominciato a portare a passeggio Junior e fargli riconoscere l’erba. È stata una grande sorpresa per lui, una grande novità. Abbiamo lavorato soprattutto sul rapporto con noi, il team di educatori cinofili, ed è riuscito piano piano ad affidarsi. Oggi abbiamo un cane che presenta ancora molti traumi, ma mostra interesse per il mondo esterno e ha trovato in noi un punto di riferimento” dichiara Mirko Zuccari, Dog Trainer Manager di Fondazione CAVE CANEM.
IL PROGRAMMA. “La Fondazione CAVE CANEM – sottolinea l’avv. Federica Faiella, Vicepresidente della Fondazione e ideatrice del programma – si impegna per tutelare il diritto alla vita e alla non sofferenza di cani definiti irrecuperabili e per questo condannati a essere segregati in un box di canile. Un team di medici veterinari, educatori cinofili e assistenti di campo interviene per elaborare percorsi di recupero su misura per ogni cane e accompagnarlo verso la rinascita. Non solo un lavoro sul campo: siamo impegnati per ottenere una modifica della norma affinché i cani definiti irrecuperabili siano destinatari di percorsi specifici che possano restituire loro la dignità e la speranza di un’adozione”. La più significativa applicazione del progetto è stata realizzata nel Canile Valle Grande alle porte di Roma: 856 gli animali coinvolti in due anni, dei quali 687 hanno trovato una famiglia. Circa 1,2 milioni di euro la proiezione dei fondi risparmiati dalle Amministrazioni Comunali proprietarie dei cani coinvolte.
STOP AI CANILI LAGER. Parallelamente al lavoro con gli animali in canile, il programma #NessunoEscluso persegue l’obiettivo di implementare un modello di canile dinamico, pensato come luogo di transito, di aggregazione e formazione per la comunità, anche grazie all’impiego di personale altamente qualificato. I professionisti della Fondazione CAVE CANEM, esperti in tutela giuridica degli animali, sono al fianco delle Amministrazioni comunali nell’efficientamento dei canili e nel contrasto al fenomeno dei canili “lager”, alimentato, innanzitutto, dall’indizione di bandi, con basi d’asta inadeguate, per l’assegnazione del servizio di custodia e gestione dei cani senza famiglia. In particolare su questo aspetto la Fondazione ha avviato una raccolta di firme e opera costantemente per la sensibilizzazione dei Comuni e il supporto tecnico giuridico nella definizione dei bandi di gara.
IL CASO VIRTUOSO. Uno degli ultimi risultati positivi in tal senso si è registrato recentemente a Rocca di Papa, comune in provincia di Roma. Lo scorso 30 dicembre l’Amministrazione comunale aveva bandito una gara per l’assegnazione del servizio di gestione del canile, prevedendo una base d’asta pari a 3,70 euro per ogni animale al giorno, importo inferiore alla cifra con cui era stato aggiudicato il servizio 12 anni fa, nel 2011. Una cifra simile risultava assolutamente inadeguata a garantire un servizio dignitoso. La gara è per fortuna andata deserta e con una istanza circostanziata, redatta da un team di esperti in tutela giuridica degli animali, della Fondazione CAVE CANEM, sottoscritta anche da 10 associazioni di volontariato attive nel Lazio, è stato offerto supporto al Comune di Rocca di Papa, ha preso la decisione di pubblicare al più presto un nuovo bando, determinando un corrispettivo a base d’asta decisamente più alto e, prevedendo un peso del progetto tecnico decisamente maggiore rispetto alla mera offerta economica.
Questa vittoria è legata a un altro risultato: la realizzazione di un workshop organizzato dalla Fondazione lo scorso 16 febbraio, in collaborazione con ANCI LAZIO e il Consiglio Regionale del Lazio. Un tavolo di confronto che ha visto professionisti del settore definire alcuni criteri utili e funzionali all’esportazione del modello di canile dinamico in tutta Italia. “La Fondazione CAVE CANEM non è sola nel proprio agire – continua la Vicepresidente Federica Faiella – un plauso va alle donne e agli uomini del NAS Carabinieri, i quali, da inizio anno, stanno portando avanti un’azione capillare di ricognizione dei canili rifugio di tutta Italia”.
La FONDAZIONE CAVE CANEM ONLUS è una non profit al femminile, nata dalla volontà di due donne Adriana Possenti Presidente e Federica Faiella Vicepresidente per favorire l’evoluzione nel rapporto tra persone e animali e cambiare il destino di cani e gatti vittime di abbandono o maltrattamento. Perseguiamo la nostra vision ricorrendo a modelli di co-progettazione, occasioni di formazione, campagne di sensibilizzazione e informazione. Abbiamo dato alla nostra mission il valore dell’inclusione sociale: ogni nostra iniziativa, infatti, genera beneficio a favore di animali ma anche di uomini e donne, che condividono i nostri valori e contribuiscono alla crescita della nostra non profit, traendone un beneficio in termini di formazione professionale, avvicinamento al mondo del lavoro e riscatto sociale (persone detenute, giovani a rischio, studenti universitari, over 65, professionisti e volontari). Con i nostri interventi diamo vita a buone prassi, replicabili su larga scala per promuovere un’evoluzione nel rapporto tra esseri umani e animali, supportare Istituzioni, Forze di polizia e Procure, facilitare l’evoluzione normativa o la corretta applicazione delle norme vigenti. www.fondazio