STORYTELLING OLTRE ANIENE “Una periferia per nonturisti nella capitale del turismo”

STORYTELLING OLTRE ANIENE

“Una periferia per nonturisti nella capitale del turismo”

 

martedì 8 dicembre 2020, ore 18.00 in diretta streaming sulle pagine facebook Riverrun e Nonturismo

 

Incontro con

Sarah Gainsforth, giornalista e autrice di Oltre il turismo (Eris edizioni)

Lorenzo Mori, Riverrun / Nonturismo

Modera Valerio Renzi, giornalista / Associazione Astra

Nel secondo appuntamento di un ciclo di approfondimenti dedicati all’abitare al Tufello, Sarah Gainsforth racconta il deflagrante impatto del turismo sul territorio, che turba irrimediabilmente gli equilibri dell’ecosistema urbano e naturale. Che ricadute ha il turismo sulle periferie non turistiche, in una città turistica come Roma? È possibile un turismo sostenibile?  Il talk, in cui in cui Sarah Gainsforth dialogherà con Lorenzo Mori (Riverrun/Nonturismo) e Valerio Renzi (Associazione Astra), sarà in diretta sulle pagine fb di Riverrun e di Non Turismo, L’evento si inserisce in Storytelling nell’Oltre Aniene, progetto vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020-2021-2022, che fa parte di ROMARAMA 2020, il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale, e realizzato in collaborazione con SIAE. 

Sarah Gainsforth è ricercatrice indipendente e giornalista freelance. Si occupa di temi sociali con un focus sulle disuguaglianze e sulle politiche abitative. Dal 2016 scrive di Airbnb e ha curato la presentazione dei dati di Inside Airbnb a Roma. Ha pubblicato “Airbnb città merce” (DeriveApprodi Editore) e il suo ultimo libro è “Oltre il turismo. Esiste un turismo sostenibile?” (Eris Edizioni)

“Oltre il turismo”:

Nel corso dell’ultimo decennio numerosi luoghi, in ogni angolo del pianeta, hanno vissuto profonde trasformazioni legate al turismo: inquinamento e consumo di suolo con opere inutili e infrastrutture per turisti, espulsione di abitanti non abbienti e attività commerciali storiche, spopolamento e desertificazione dei centri storici. Che si tratti di città d’arte, paradisi naturali, borghi di collina o piccoli siti archeologici, il turismo di massa innesca un processo che modifica l’ecosistema urbano e naturale, consumando e spesso cancellando le caratteristiche alla base dell’attrattività delle destinazioni turistiche. Il turismo è veramente una risorsa, il “petrolio dell’Italia”? È possibile pensare a un turismo sostenibile per i territori e la popolazione locale, senza snaturare i luoghi in cui trascorriamo le vacanze? L’autrice descrive lo sviluppo del turismo da viaggio per pochi a turismo di massa, mostrando le contraddizioni di un settore che ha un enorme indotto, ma che ha allo stesso tempo conseguenze spesso devastanti per i territori. Perché questo non avvenga più, è necessario ripensare il turismo a partire da una nuova prospettiva, da un’ecologia popolare.

Lorenzo Mori, Roma. Classe ’73. A vent’anni milita nei teatri di ricerca nazionali, quelli chiamati “gli invisibili” e i “teatri ’90”. A trenta approda nel centro Sardegna dove condivide una lunga esperienza di creazione teatrale con le popolazioni dei paesi del cosiddetto “malessere sardo”. A quaranta anni dirige il centro di performing arts Riverrun di Cagliari, producendo performance, installazioni e progetti di arte relazionale, forzando sia i limiti dei linguaggi che i luoghi della fruizione dell’arte. Pochi anni dopo capisce che la forza creativa e visionaria dell’arte deve lasciare i recinti e le riserve protette dal mercato dell’arte per generare concretamente valore sociale e trasforma il Riverrun in un hub di innovazione culturale per dar casa a progetti in cui artisti e creativi sono inseriti in processi che generano un forte impatto sociale, di solito in contesti di realtà ai margini. Ha ideato la collana “Nonturismo” di Ediciclo editore.

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