TEATRO MANZONI Corso Gramsci, 127 – PISTOIA
da venerdì 27 a domenica 29 dicembre 2019
(feriali ore 21, festivo ore 16)
PRIMA REGIONALE
Elsinor Centro di produzione teatrale
SUPERMARKET
A MODERN MUSICAL TRAGEDY
libretto, testi, musiche e regia Gipo Gurrado
con Federica Bognetti, Livia Castiglioni, Francesco Errico, Andrea Lietti, Roberto Marinelli,
Elena Scalet, Andrea Tibaldi, Cecilia Vecchio, Carlo Zerulo
coreografia e movimenti scenici Maja Delak
drammaturgia Gipo Gurrado e Livia Castiglioni
luci Rossano Siragusano
costumi Sara Pamio
Elsinor Centro di produzione teatrale
Dopo l’evergreen Grease, la stagione del Teatro Manzoni di Pistoia chiude il 2019 con un’altra ‘chicca’, ospitando in prima regionale, dal 27 al 29 dicembre (feriali ore 21, festivo ore 16) una delle produzioni di maggior successo di Elsinor, SUPERMARKET A modern musical tragedy, che l’estro di Gipo Gurrado firma per libretto, testi, musiche e regia.
In scena un cast molto affiatato composto da Federica Bognetti, Livia Castiglioni, Francesco Errico, Andrea Lietti, Roberto Marinelli, Elena Scalet, Andrea Tibaldi, Cecilia Vecchio, Carlo Zerulo. La coreografia e movimenti scenici sono curati da Maja Delak, la drammaturgia è dello stesso Gurrado, assieme a Livia Castiglioni; luci e costumi sono, rispettivamente, di Rossano Siragusano e Sara Pamio.
Per il ciclo “Il teatro si racconta” la Compagnia incontrerà il pubblico sabato 28 dicembre, alle 17,30 alla Sala Soci Unicoop Firenze (Viale Adua); conduce l’incontro Saverio Barsanti, direttore artistico Associazione Teatrale Pistoiese.
Lo spettacolo sarà poi, dal 17 al 19 gennaio, al Teatro Puccini di Firenze.
Dopo aver visto Supermarket non sarà più possibile andare a fare la spesa senza scoppiare a ridere…
Questo è il messaggio che lancia questo spettacolo fuori dal comune, pieno di situazioni bizzarre, di risate e di poesia. A tratti senza parole. Perché quello che succede dentro a un supermercato lascia proprio così. Supermarket è un ‘non-musical’ costruito con nove attori e una partitura sonora di canzoni inedite, a cui si aggiungono un sound design costruito con suoni e rumori ripresi in un vero supermercato e una serie di annunci ad hoc con una drammaturgia originale. Mentre quello che esce dagli altoparlanti incanta e ipnotizza, tra gli scaffali del supermercato si compie il rito del ‘procacciarsi il cibo’. Come i membri di una tribù, cerchiamo di proteggere i nostri cari affrontando sfide, pericoli, avversità… tutto per riuscire a riempire il carrello della spesa, per riuscire ad avere le scorte per superare l’inverno, il mese, la settimana.
Strutturato come una tragi-commedia, Supermarket inizia con un prologo surreale, per dare poi spazio all’entrata in scena del coro di personaggi. Un avvicendarsi di situazioni comiche trasforma in grottesco disavventure comuni a chi si trova abitualmente a fare la spesa: dall’attesa del proprio turno al banco gastronomia fino al litigio per la coda alla cassa. Al centro del racconto ci sono le persone, con i loro stati d’animo, i loro sentimenti e i loro pensieri. E con una vita che li aspetta fuori,
appena superate le casse. Persone bizzarre che incontriamo ogni volta che andiamo a fare la spesa. E quelle persone bizzarre, per gli altri, siamo noi.
E questa galleria di personaggi esilaranti che sembrano incarnare l’ironia e la leggerezza tipiche della Commedia dell’Arte dà vita ad un musical inedito, capace di mixare coreografie accattivanti in una vivace alternanza di assoli, pas-à-deus e duetti contemporanei. Supermarket canta una storia che riesce ad accompagnarci nel territorio dell’ironia e della satira, della risata liberatoria ed esplosiva di fronte a un politically finalmente scorrect.
“David Foster Wallace, in un meraviglioso discorso per la cerimonia delle lauree al Keynon College – commenta Gipo Gurrado – aveva preso come spunto la coda al supermercato per illustrare cosa voglia dire darsi la possibilità di scegliere: “Perché il traffico e le corsie affollate del supermercato e la lunga coda alla cassa mi danno il tempo di pensare, e se io non decido in modo meditato su come pensare e a cosa prestare attenzione, sarò incazzato e infelice ogni volta che andrò a fare la spesa.” E le possibilità sono principalmente due: pensare che le priorità del mondo intero siano dettate dal propri bisogni, oppure pensare che anche tutti gli altri nella fila alla cassa siano stanchi come lo siamo noi e abbiano una vita molto più dura della nostra. Io ogni volta che vado a fare la spesa ho deciso di osservare, di catturare parole, idee, suoni, di registrare situazioni e di memorizzare dialoghi, il tutto per costruire uno spettacolo surreale, comico, grottesco, musicale, originale. Da quando ho deciso questa cosa nulla è stato più come prima e fare la spesa, in mezzo al delirio del sabato mattina, si è rivelata una delle esperienze più divertenti da fare durante la settimana. “
ESTRATTI DI RASSEGNA STAMPA
Nessuna ferocia in questa vis giocosamente dissacratoria, ma un prezioso equilibrio di intelligenza e leggerezza, che, senza abdicare alla stoccata pungente, non accusa e non recrimina, ma tratteggia un mondo di figurini quasi felliniani entro cui non si può che sprofondare in un cullante mirroring. È la musica, poi, che – dolente, spesso, e quasi amara, in contrasto alla leggerezza di un detto ostentatamente formale e garbato, nonostante l’esplicito sotto testo irriverente -, con la sua densità quasi straziante, trascina nel mood emozionale, esplicitando la consistenza tragica, in filigrana a quello che, nonostante tutto, avrebbe ancora potuto sembrare un moderno e consumistico paese dei balocchi. Invece si fa luogo di (auto)disvelamento e termometro dell’insofferenza, fretta, superficialità, ipocrisia e ferocia di questa nostra società di eterni irrisolti. Francesca Romana Lino, fattiditeatro.it
In scena ci siamo, manco a dirlo, noi con le nostre nevrosi, dipendenze o manie. Perché davanti agli scaffali del supermercato ci riveliamo neppure fossimo sulla poltrona dello psicanalista. Gipo Gurrado, nelle vesti di librettista, musicista, paroliere, regista e drammaturgo, confeziona uno spettacolo sbarazzino e minimalista. “Supermarket” è un lavoro pimpante. Le canzoni diventano parodia. Rappresentano a pennellate rapide l’ansia da prestazione che ci prende quando facciamo la spesa. I bip dei registratori sono l’elettrocardiogramma impazzito dei nostri consumi. Mentre la cassiera ci chiede la Fidaty Card, sbucano tipologie umane che paiono vivere di vita propria: autentiche maschere teatrali che cercano una sorta di ribalta.
Vincenzo Sardelli, klpteatro.it
Prevendita: 0573 991609 – 27112 www.teatridipistoia.i t