TEATRI DI VITA
presenta
evǝ
riflessǝ in Andrea Adriatico
di Jo Clifford, traduzione di Stefano Casi
con Eva Robin’s, Patrizia Bernardi, Rose Freeman
e Anas Arqawi, Met Decay, Saverio Peschechera
scene e costumi di Andrea Barberini e Giovanni Santecchia
cura di Saverio Peschechera, Malgorzata Orkiszewska
visual Filippo Partesotti
tecnica Lorenzo Fedi con Anna Chiara Capialbi
produzione Teatri di Vita
con il sostegno di Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Ministero della Cultura
in accordo con Arcadia & Ricono ltd
per gentile concessione di Alan Brodie representation limited
Dio creò Adamo e Eva. Prima il maschio e poi, come un ripiego, la femmina. Un viaggio-confronto con le tematiche di genere e con le fluidità di storie e identità, umane e teatrali, con il racconto ‘oltraggioso’ di chi rilegge la Genesi e il testo sacro fondativo della società occidentale come l’affermazione della superiorità del maschio sulla femmina, e propone un’altra lettura. E se Dio, nel segreto del suo armadio, nascondesse vestiti femminili?
Da giovedì 7 a domenica 10 dicembre 2023 l’OFF/OFF Theatre dà il benvenuto a “evǝ”, per la regia di Andrea Adriatico che dirige un coro di identità e fluidità: Eva Robin’s, icona del transgender; Rose Freeman, perfomer-regista di Philadelphia (Usa); Patrizia Bernardi, attrice storica di Teatri di Vita; Anas Arqawi, attore palestinese; Met Decay, danzatore e performer; Saverio Peschechera, attore e produttore.
Una storia che conoscono tutti. Forse. Quella di due generi ben distinti, con destini ben segnati. Perché in questa storia non è stato previsto chi sta nel mezzo, o ha un po’ dell’uno e un po’ dell’altra. Andrea Adriatico indaga sul tema con la sua compagnia di tantǝ “evǝ” che moltiplicano l’originario monologo in Jo Clifford, drammaturga e performer inglese, di base a Edimburgo, che ha scritto oltre cento opere teatrali, aggiudicandosi il premio Olwen Wymark.
Tra le sue opere, il controverso The gospel according to Jesus, queen of Heaven. Il testo God’s new frock, titolo originale di evǝ, è stato scritto nel 2002 e presentato in Italia nel 2007 all’interno di Intercity Festival. Durante il lockdown ha scritto svariati pezzi per teatri e radio inglesi, oltre che due brevi sequenze teatrali per la sua compagnia Queen Jesus Productions. Attualmente sta lavorando all’opera The not so ugly duckling con Maria MacDonel e The Covid requiem con Lesley Orr per il teatro di Pitlochry.
Andrea Adriatico compone partiture della parola e dello spazio, facendo base nella “casa” bolognese di Teatri di Vita creata nel 1993: spettacoli che spesso incontrano drammaturgie dense come quelle di Koltès, Pasolini, Beckett, Copi, Jelinek, interlocutori privilegiati di un modo autorale di creare concerti di corpi e voci, attraversando con i suoi lavori numerosi festival da Santarcangelo alla Biennale Teatro. Al cinema racconta rimozioni intime e pubbliche in documentari e film drammatici, presentati e premiati in festival internazionali, fino all’ultimo Gli anni amari, prodotto con Rai Cinema e dedicato alla vita di Mario Mieli.
Eva Robin’s, icona trans dello spettacolo italiano, alterna la sua presenza come attrice in televisione, al cinema (in film diretti da Dario Argento, Damiano Damiani, Maurizio Nichetti, Alessandro Benvenuti) e in teatro, dove debutta nel 1993 al Festival di Santarcangelo ne La voce umana con la regia di Andrea Adriatico, con il quale calca le scene in molti altri spettacoli, attraversando autori come Cocteau, Copi, Beckett, Jelinek. Sempre in teatro ha lavorato con altri registi come Valter Malosti e Leo Muscato (in Tutto su mia madre, che le è anche valso la nomination al premio Ubu 2011).
Patrizia Bernardi è attrice e cofondatrice insieme a Andrea Adriatico di Teatri di Vita e della compagnia: riflessi. Come attrice, è stata diretta da Adriatico in numerosi spettacoli, come Is, is oil, Un pezzo per sport, La maschia e Madame de Sade, per il quale viene candidata nel 1999 al premio Ubu come migliore attrice. Dal 2009 è tra le protagoniste della rinascita culturale de L’Aquila con l’associazione Animammersa, nata dall’esigenza di raccontare e raccogliere attraverso diverse forme d’arte le testimonianze sul terremoto che ha distrutto la città, con la creazione di spettacoli e progetti artistici.
Rose Freeman è regista e performer, scrive, insegna e produce teatro. In particolare ha diretto, tra l’altro Die Liebe der Danae di Strauss al Pittsburgh Opera Festival, L’histoire du soldat di Stravinskij alla Temple University, Die Freischütz di Weber al Third Eye Theatre, che ha contribuito a fondare. Ha diretto opere liriche, spettacoli teatrali, performance di burlesque, concerti hip hop, e conduce workshop di opera e musical. Insegna alla Temple University di Philadelphia, dopo aver insegnato a Chicago. Il suo pronome gender-neutro è “zie/zir”.
Anas Arqawi ha studiato teatro al Freedom Theatre di Jenin in Palestina, dove ha poi recitato in spettacoli diretti da Nabil Al-Raee e Micaela Miranda. A Teatri di Vita, con la regia di Andrea Adriatico, ha preso parte a La maschia di Claire Dowie e al film Gli anni amari.
Met Decay, danzatore e performer, ha preso parte, tra l’altro, a spettacoli con il Teatro di Sacco (per la regia di Roberto Bisulli) e con i coreografi Daniela Malusardi, Mauro Bigonzetti, Sara Libori e Arianna De Angelis Marocco.
Saverio Peschechera, organizzatore e direttore di produzione teatrale e cinematografica, ha partecipato come attore a spettacoli (L’omosessuale o la difficoltà di espirmersi, Delirio di una trans populista, Un pezzo per Sport) e film (Gli anni amari) diretti da Andrea Adriatico.
INFOFF
OFF/OFF THEATRE Via Giulia 19,20,21 00186 Roma – INFO: info@off-offtheatre.com
Dal martedì al sabato h. 21.00 – domenica h. 17.00
BIGLIETTERIA/TICKETING OFFICE Via Giulia, 20 Tel. + 39. 06. 89239515 biglietteria@off-offtheatre.com
Prevendita on line: www.vivaticket.it – SITO: http://off-offtheatre.com/
FB: https://www.facebook.com/OffOffTheatreRoma/ – IG: https://instagram.com/offoff.theatre?igshid=MzRlODBiNWFlZA==