TEATRO INDIA
SALA OCEANO INDIANO | SALA A | STUDIO B | ARENA ESTERNA
ANTIDOTO
a cura di Fabio Condemi, DOM-, Industria Indipendente, mk, Muta Imago
26, 27, 28 novembre 2021 | ore 20.30 – 24.00
l’ingresso e l’uscita sono sempre consentiti in questa fascia oraria
con la partecipazione e le opere di
Claudia Castellucci, Ida Travi, Marco Armiero, Ozge Sahin, Michele Di Stefano, Angela Baraldi,
Deux Control (Rodion /Justine), Carla Tatò, Fabio Condemi, Giorgia Ohanesian Nardin,
Martina Ruggeri, Iaia Forte, Arianna Lodeserto, Ezequiel Reyes, Riccardo Fazi, Chiara Luchetti, Najah Srour, Mila,
Andrea Borgnino, Manuela Mandracchia, Daria Deflorian, Lola Kola, Cecilia Mangini, Iva Stanisic, Erika Z. Galli,
Giorgio Maria Cornelio, Viola Lo Moro, Federica Giardini, Ilenia Caleo, Valerio Sirna,
Giorgio Barberio Corsetti, Silvia Superbi, Ugo La Pietra, Salvo Lombardo, Francesca Corona,
Lisa Ferlazzo Natoli, Matteo Angius, Silvia Calderoni, Giorgia Penzo, Giuseppe Spina, Riccardo Festa,
Leonardo Delogu, Giulia Mereghetti, Giuseppe Vincent Giampino, Franco Piavoli
biglietto 10€
L’ingresso per il pubblico e i giornalisti accreditati è su Lungotevere Gassman 1.
Per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid 19, all’ingresso sarà richiesto di presentare
il GREEN PASS e di indossare la mascherina per tutta la durata dello spettacolo
Antidoto investirà gli spazi del Teatro India nelle serate del 26, 27, 28 novembre tra le 20.30 e le 24: un
gesto iniziatico, pensato dalle compagnie di Oceano Indiano per gli spazi del Teatro India, che si trasforma
per tre notti in un territorio immersivo e contemplativo, al centro di un processo di interrogazione e
metamorfosi.
Fuochi perenni, fenici, esercizi divinatori, apparizioni radiofoniche, caverne che parlano e deserti salini
che proiettano archivi luminosi: entrando in queste stanze dei desideri, le percezioni si alterano e
l’abitazione dello spazio invita ad una pulsazione continua, labirintica e collettiva.
Un viaggio per abbandonarsi alla veggenza, pratica imprescindibile del non ritorno al passato, amuleto per
il futuro. Concentrare le energie in un luogo fisico per rintracciare, cercare un rimedio, una guarigione,
mescolare le parti, sorpassare l’umano, essere attente, immaginare, proteggere, infuocare. “L’antidoto non
è nelle nostre mani, ma è la domanda, la zona sconosciuta verso cui tendere. È la responsabilità che ci fa
vibrare.”
La cartografia immersiva di Antidoto predisporrà in ogni sala del teatro un accadimento specifico,
invitando il pubblico ad un’abitazione fluida ed erratica, solitaria e collettiva, dispiegata in un tempo
irripetibile di tre serate.
ANTIDOTO La sala A ospita Radio India e si trasforma in sala dedicata all’ascolto. All’interno di un set
appositamente allestito sul palco si alterneranno concerti, dialoghi, poesie, apparizioni e interviste. Una
versione live, dada e pop del progetto radiofonico portato avanti dagli artisti di Oceano Indiano in questi
anni, fatta di incontri, efflorescenze, apparizioni.
DIVINAZIONE La sala Oceano Indiano scompare: al suo posto si genera un territorio contemplativo che
mette al centro un processo di interrogazione e divinazione rivolto direttamente ai visitatori e alle visitatrici.
Sette pratiche di divinazione fantastica, offerte al pubblico in incontri individuali; uno speak-easy verde
assenzio e ultravioletto dove abbandonarsi alla veggenza.
PURIFICAZIONE Sale. Elemento naturale e purificatore utilizzato come magnete che assorbe e
ridistribuisce le energie. Una stanza in cui poter stare, camminare, stendersi e lasciare che la conoscenza
sottile del cristallo attiri le scorie energetiche di chi vi si immerge. Un rito purificatore dello spazio e dei
campi aurici, attraversato da visioni d’archivio che muovono verso zone sconosciute.
RINASCITA Nell’arena esterna un fuoco è tenuto in vita per tutta la durata di Antidoto: l’inizio e la fine del
viaggio, accompagnato dal volo di una fenice mutante.