TEATRO PIME – MILANO LA MECCANICA DEL CUORE

TEATRO PIME – MILANO LA MECCANICA DEL CUORE

sabato 1 febbraio 2020 – ore 21.00

 

dal romanzo omonimo di Mathias Malzieu ©Editions Flammarion

adattamento Marco Maccieri

con Fabio Banfo, Cecilia Di Donato, Paolo Grossi

regia Marco Maccieri e Angela Ruozzi

sagome, scene e ombre Nicoletta Garioni e Fabrizio Montecchi

luci Fabio Bozzetta / costumi Nuvia Valestri

assistente alla regia Valentina Baraldi

produzione MaMiMò / Teatro Gioco Vita

Sabato primo febbraio è in scena, in prima milanese presso il Teatro Pime, La meccanica del cuore tratto dall’omonimo romanzo di Mathias Malzieu, una favola poetica sull’amore. Lo spettacolo, d’attore e di ombre, racconta la storia di Jack calandola in un mondo onirico tra Fellini e Tim Burton.

Edimburgo 1874. Nella notte più fredda dell’anno viene alla luce il piccolo Jack. A causa della temperatura rigida il bambino nasce con il cuore gelato. Ma una levatrice, grazie a una magia, sostituisce il suo cuore con un orologio. Jack crescerà, ma dovrà stare molto attento alle emozioni forti che potrebbero compromettere il meccanismo del suo cuore “a cucù”. Jack scoprirà ben presto che non si può stare al riparo dalle emozioni.

Uno, non toccare le lancette

Due, domina la rabbia

Tre, non innamorarti, mai e poi mai.

A metà tra una fiaba teatrale e un romanzo di formazione punteggiata di ironia, questa pièce traccia una metafora sul sentimento amoroso, ineluttabile nella sua misteriosa complessità. La parabola più grande e più complessa, infatti, riguarda il rapporto tra un essere umano e la sua identità, le aspettative ereditate dai genitori e dalla società consensuale, e la difficile strada della scoperta di ciò che di più autentico batte sotto la meccanica del nostro cuore.

NOTE DI REGIA

Lo spettacolo è ambientato in un luogo onirico, tecnico ma non tecnologico, cupo ma non volgare, la culla giusta per sperimentare un nuovo linguaggio in cui convivono personaggi in ombra e personaggi in carne ed ossa. Come Jack, il protagonista, ha due cuori, uno di carne e uno di legno, anche noi abbiamo creato un doppio specchio in cui ciò che accade e ciò che dovrebbe accadere possono coesistere, dove la finzione si specchia nella realtà fino a confondersi con essa. Sono tanti i livelli di narrazione all’interno del testo, e questo per noi è stato un ulteriore elemento di fascinazione: c’è una storia d’amore, una metafora sull’arte e sull’ispirazione, il dubbio sull’eredità che lega genitori e figli. Abbiamo lavorato su questo materiale quasi un anno prima di cominciare le prove di messa in scena, e più di venti artisti, tra registi e attori, hanno condiviso con noi il piacere di aprire questi materiali per vedere completa la rosa delle possibilità di messa in scena. Il risultato più dolce per ora, è che tutti noi che abbiamo attraversato questo testo, ci stiamo ancora chiedendo quale sia il nostro vero cuore, se quello di carne e sangue, o quello a cucù.

RASSEGNA STAMPA

Un magico inno alla fantasia, ai nostri sogni e al potenziale che abbiamo per realizzarli. Una fiaba non banale sull’amore nelle sue declinazioni. Pietro Corvi, La Libertà

La scena ha il sapore d’antan di un mondo un po’ circense, un po’ felliniano, romantico e pieno di poesia: ombre, oggetti d’epoca, costumi curati e alternanza di rosso bianco e nero costruiscono uno spazio immaginario splendido. L’intero cast è pregevole, una menzione speciale va a Fabio Banfo nei panni di Meliès. […] Una bellissima storia d’amore dove si affonda negli anfratti emotivi più difficili e dolorosi, anche con durezza. Elena Scolari, PaneAcquaCulture

L’ombra diviene lo strumento per trattare gli elementi centrali e più sensibili dello spettacolo, come il ricordo, la scoperta dell’amore e della sessualità, il confine tra realtà e finzione. La scelta di questo linguaggio permette di ricreare l’atmosfera onirica del romanzo che si riempie di senso proprio grazie a tutti quegli elementi che lo allontanano dalla nostra realtà quotidiana, ma lo avvicinano alle nostre esperienze emotive. […] In questo spettacolo il linguaggio del teatro di figura diventa metafora di un mondo apparentemente sconosciuto. Nella Califano e Michele Spinicci – PLANETARIUM Osservatorio sul teatro e le nuove generazioni

CENTRO TEATRALE MAMIMÒ

Il Centro Teatrale MaMiMò è un polo culturale nato nel 2004 e gestisce il Teatro Piccolo Orologio di Reggio Emilia e al cui interno sono attive una Compagnia, che produce spettacoli di prosa, teatro ragazzi ed eventi culturali, e una Scuola di Teatro. La forma artistica è quella di un teatro colto e popolare insieme, atto collettivo di un gruppo riunito da una visione comune. Il Centro Teatrale MaMiMò è sostenuto dal 2012 dalla Regione Emilia Romagna come Organismo di produzione di spettacolo attraverso la L.13/1999, ed è riconosciuto dal MiBacT come Impresa di produzione di teatro di innovazione nell’ambito della sperimentazione. I direttori artistici sono Marco Maccieri e Angela Ruozzi. www.mamimo.it

TEATRO GIOCO VITA

Teatro Gioco Vita nasce nel 1971 tra gli artefici del movimento dell’animazione teatrale e da subito si caratterizza per il modo peculiare di fare e vivere il teatro, con il quale dà un contributo originale alla nascita del teatro ragazzi in Italia. Incontra il teatro d’ombre alla fine degli anni Settanta. Ha avuto numerosi riconoscimenti e prestigiose collaborazioni in ogni parte del mondo dal Teatro La Fenice di Venezia, Royal Opera House Covent Garden di Londra, Teatro alla Scala di Milano, Arena di Verona, Ater, Ert, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Regio di Torino fino al Piccolo Teatro di Milano. Riconosciuto da Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Regione Emilia Romagna come Centro di produzione teatrale, sotto la direzione artistica di Diego Maj. Gli spettacoli di Teatro Gioco Vita sono rappresentati, oltre che in Europa, anche negli Stati Uniti, in Brasile, Messico, Canada, Giappone, Cina, Israele, Taiwan e Turchia. www.teatrogiocovita.it

PER INFO E BIGLIETTERIA TEATRO PIME Via Mosè Bianchi, 94 – Milano Tel. 02/43.822.377/317 replica unica: sabato 1 febbraio – ore 21.00 info@teatropime.it – www.teatropime.it

PREZZI intero: 16 €

convenzioni: 12 € (Acli, Arci, Coop, Feltrinelli, Scuole di teatro) ridotto under30 e over65: 10 €

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