Dal 14 al 19 maggio Questo è il tempo in cui attendo la grazia con Gabriele Portoghese premio Ubu 2021 come miglior attore, drammaturgia e montaggio dei testi di Fabio Condemi e Gabriele Portoghese, regia Fabio Condemi, con la drammaturgia della scena e dell’immagine di Fabio Cherstich.
Una biografia onirica e poetica di Pier Paolo Pasolini attraverso le sue sceneggiature. Uno spettacolo teatrale che ritraendo le sceneggiature di Pasolini ci permette di entrare immediatamente nella sua officina poetica e in quelle “folgorazioni figurative”. Lo spettacolo non vuole esplorare il cinema di Pasolini (cioè il prodotto definitivo delle sceneggiature) ma il suo sguardo. Uno sguardo che ci riguarda, sempre.
dal 14 al 19 maggio
dal martedì al venerdì h 21, sabato h 19 e domenica h 17
Questo è il tempo in cui attendo la grazia
da Pier Paolo Pasolini
con Gabriele Portoghese
drammaturgia e montaggio dei testi Fabio Condemi, Gabriele Portoghese
regia Fabio Condemi
drammaturgia dell’immagine Fabio Cherstich
filmati Igor Renzetti, Fabio Condemi
produzione La Fabbrica dell’Attore-Teatro Vascello, Teatro Verdi Pordenone
Teatro di Roma -Teatro Nazionale Durata 60’ guarda https://www.youtube.com/watch?v=hHlrBydU57o&t=21s
Questo è il tempo in cui attendo la grazia è una biografia onirica e poetica di Pasolini attraverso le sue sceneggiature.
Georges Didi-Huberman nel suo saggio Come le lucciole Scrive: «Tutta l’opera letteraria, cinematografica e persino politica di Pasolini sembra attraversata da momenti di eccezione in cui gli esseri umani diventano lucciole – esseri luminescenti, danzanti, erratici, inafferrabili e, come tali resistenti – sotto il nostro sguardo meravigliato».
I temi dello sguardo e dell’ecfrasi sono centrali in questo lavoro, Si comincia col bambino che vede il mondo, la luce, la natura, sua mamma per la prima volta (Edipo) e si prosegue con lo sguardo antico e religioso sul mondo del Centauro (Medea) e si arriva fino allo sguardo su un’Italia imbruttita dal nuovo fascismo consumista (la forma della città) passando per la “disperata vitalità” presente nel fiore delle Mille e una notte e per la scena della Ricotta nel quale il regista viene intervistato e recita “io sono una forza del passato”. I termini “vede”, “come visto da”, “vediamo”, “guarda”, “Attraverso gli occhi di…” compaiono molto spesso in tutti i testi scelti e creano questo filo rosso sul tema del vedere che è molto importante in un periodo nel quale la capacità di guardare le cose si è atrofizzata.
Per questo motivo il materiale letterario che abbiamo scelto è tratto dalle sceneggiature: Sfogliando una sceneggiatura di Pasolini entriamo immediatamente nella sua officina poetica e in quelle “folgorazioni figurative” per i pittori medievali e manieristi studiati sotto la guida di Roberto Longhi.
Quello che ci interessa esplorare non è il suo cinema (cioè il prodotto definitivo delle sceneggiature) ma il suo sguardo
Uno sguardo che ci riguarda, sempre.
Il titolo dello spettacolo è tratto da un verso della poesia di Pasolini, Le nuvole si sprofondano lucide, inserita nella raccolta Dal diario (1945-1947), Salvatore Sciascia, Caltanissetta maggio 1954.
Gabriele Portoghese si è diplomato presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico e ha iniziato il suo percorso sotto la guida di Carlo Cecchi.
Nel tempo ha lavorato, tra gli altri, con Andrea Baracco, Giorgio Barberio Corsetti, Giacomo Bisordi, Valerio Binasco, Ferdinando Bruni, Fabio Condemi, Fabio Cherstich e Gianluigi Toccafondo, Giorgina Pi, Roberto Rustioni e Federica Santoro.
Nel 2019 ha interpretato il ruolo di Amleto, per la regia di Valerio Binasco. Nello stesso anno, assieme a Fabio Condemi, ha curato la drammaturgia di Questo è il tempo in cui attendo la grazia (regia di Fabio Condemi). Nel 2021, assieme a Giorgina Pi, scrive Guida Immaginaria (regia di Giorgina Pi) e con Cristiano De Fabritiis compone alcune delle musiche della Guida stessa. Nel 2023, assieme a Federica Rosellini, cura lo spettacolo/reading Orgia, di Pier Paolo Pasolini. Per l’università di Bologna elabora X Elettra (Elettra fatta a pezzi – oratorio per Elettra) da Sofocle. All’interno della performance site-specific Termini. In una qualunque parte del pianeta, a cura di Daria Deflorian, Muta Imago e Antonio Tagliarini, idea e scrive Preghierine. Noi vogliamo essere una faccenda leggera, progetto che svilupperà assieme a Gaia Rinaldi. Nel 2024 sarà nel nuovo progetto di Daria Deflorian ispirato a La vegetariana di Han Kang.
Nel 2017 vince il Premio Stampa Siracusa. Nel 2021 vince il Premio Ubu come miglior interprete, il Premio Ivo Chiesa – Futuro della scena e il Premio Mariangela Melato.
Info e prenotazioni solamente tramite CARD LIBERA E CARD LOVE o tramite abbonamenti e card acquistati in precedenza o tramite VIVICINEMAETEATRO promozioneteatrovascello@gmail.com Biglietti: Intero 25 euro – Ridotto over 65: 20 euro – Ridotto addetti ai lavori del settore e Cral/Enti convenzionati: 18 euro – Ridotto studenti, studenti universitari, docenti e operatori delle scuole di teatro, cinema e danza 16 euro e gruppi di almeno 10 persone 16 euro a persona È possibile acquistare i biglietti, abbonamenti e card telefonicamente 065881021 con carta di credito e bancomat abilitati, acquista direttamente alla biglietteria https://www.teatrovascello.it/biglietteria-23-24/ acquista tramite bonifico bancario a favore di Coop. La Fabbrica dell’Attore E.T.S. BANCA INTESA SAN PAOLO ag. Via G. Carini 32 di Roma c/c 3842 abi 03069 cab 05078 iban
IT89V0306905078100000003842 oppure acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/questo-e-il-tempo-in-cui-attendo-la-grazia/210399
STAGIONE TEATRALE 2023 – 2024 del TEATRO VASCELLO Card love 72 euro (2 spettacoli a scelta per 2 persone – 4 ingressi) (ACQUISTA ONLINE) con eventuale scelta del posto
Info: 06 5881021 – 06 5898031 promozioneteatrovascello@gmail.com – promozione@teatrovascello.it
Teatro Vascello Via Giacinto Carini 78
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Come raggiungerci con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro. Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871. Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello. Oppure fermata della metro Cipro e Treno Metropolitano fino a Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello
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