Terminate le audizioni del Premio Nazionale “Serra – Campi Flegrei”. Finale il 2 ottobre    Grande partecipazione all’edizione 2023 del Premio patrocinato, per il terzo anno consecutivo, dal Comune di Napoli 

Terminate le audizioni del Premio Nazionale “Serra – Campi Flegrei”. Finale il 2 ottobre  

Grande partecipazione all’edizione 2023 del Premio patrocinato, per il terzo anno consecutivo, dal Comune di Napoli

     Si sono concluse le audizioni dell’edizione 2023 del Premio Nazionale “Serra – Campi Flegrei” ideato e promosso dal Teatro Serra e patrocinato, per il terzo anno consecutivo, dal Comune di Napoli. Otto gli artisti ammessi alla finale di lunedì 2 ottobre, scelti tra una sessantina di partecipanti alle selezioni per le tre sezioni a concorso – Autrici/AutoriAttrici/Attori e Registe/Registi – dalla giuria composta da: Luca DelgadoAndrea De GoyzuetaFabiana FazioSalvatore FelacoLuisa GuarroPietro Iuliano e Vladimir Marino. «Siamo molto soddisfatti, il livello degli interpreti e la qualità delle proposte narrative ci ha confermato l’esistenza di una scena, napoletana e nazionale, ricca di giovani talenti e proposte interessati» dicono Pietro Tammaro e Mauro Palumbo fondatori nel 2016 dello spazio di Fuorigrotta (in Via Diocleziano 316), molto attento alla formazione e alla drammaturgia contemporanea, che ha saputo attirare professionisti provenienti dai maggiori teatri e dalle principali accademie del Paese, in cerca di un’occasione di crescita e confronto.  La sera della finale, una Giuria Onoraria, composta da personalità illustri dello spettacolo, della cultura e del giornalismo, decreterà il vincitore di ciascuna sezione, che si aggiudicherà un premio in denaro pari a 400 euro e, novità di quest’anno, assegnerà il Premio Speciale ad un artista che avrà diritto a tre repliche presso il Centro Culturale Artemia di Roma, il cui vincitore del concorso “InCorti da Artemia – Festival Nazionale di Corti Teatrali” sarà a sua volta ospite del cartellone 2023/24 del Serra.

     Accedono alla finale per la Regia Angela Dionisia Severino e Francesco Domenico D’Auria che hanno diretto rispettivamente, la burattinaia Federica Martina e l’attrice Ilaria Romano nella rappresentazione della Scena Prima del III atto dell’“Amleto” di W. Shakespeare nella traduzione di Anna Laura Messeri, docente del Teatro Stabile di Genova.

     Conquistano la finale come AttoriSalvatore Testa con il monologo “Liam” tratto da “Orphans” di Dannis Kelly e Ciro Viola con “Giuda” di Rodrigo Garcìa, mentre Francesca Morgante è stata selezionata come autrice con il brano “Lallallà”.

     Concorreranno come interpreti e autori al tempo stesso Maria Lomurno con “Salsa di soia”Giuseppe Affinito con “Rubedo” e Francesco Rivieccio con “Rainbow”.

     Menzioni speciali a Roberta Frascati per l’appassionata interpretazione del monologo “Amore e magia nella cucina di mamma” di Lina Wertmüller, a Roberta Loggia per l’ottima padronanza del metodo Strasberg con cui si è cimentata in “Ciò esula” di Ludovica Ripa di Meana, ad Armando Distinto per l’adattamento teatrale del lavoro letterario “Mariolino”tratto da “Figli di un Bronx minore” di Peppe Lanzetta ed a Gaetano Migliaccio per la dedizione e la bravura nella cura del personaggio protagonista di “Sedici” di Mario Gelardi.

     Menzioni anche ai testi “Il no è più forte del sì” di Michele Ragosta“La mia mano destra” di Cristian Masi e “Atto di dolore” di Massimiliano Aita per aver saputo rendere universali vicende autobiografiche; ai monologhi “Miracolo” di Salvatore Cammisa“Storia ‘e nu schiattamuorte” di Ciro Burzo“Je so’felice” di Francesco Giglio e “Nzomma” di Domenico Ingenito distintisi per la ritmica in versi; ai racconti brevi “Mary la magnifica” di Giuseppe Ranieri“Dialogo di Asterione detto il Minotauro” di Maria Cristina Ludovici“L’intervista” di Umberto Rennella per aver affrontato in maniera originale e mai scontata tematiche femminili e ai dialoghi con la Morte “La scelta” di Stefano Mancinelli“Carne” di Dino Lopardo“Alla prossima scendo” di Francesco Saverio Musino che hanno lasciato trasparire la sensibilità degli autori.

 

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