Tor Bella Monaca Stagione teatrale | Estate Romana 2023 – 2024

Tor Bella Monaca

Stagione teatrale | Estate Romana 2023 – 2024

Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Estate Romana 2023-2024” curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con LEA e SIAE

Gli spettacoli dal 7 all’11 agosto 2024

ORE 21

La settimana è corta e dal 7 all’11 agosto gli spettacoli rimandano alla platea grandi sorprese. Molti i protagonisti, tra cui Roberto Mercadini che, con le sue fulgide riflessioni, intratterrà il pubblico con un monologo assai coinvolgente. Comicità, swing e un “ritorno indietro nel tempo” saranno le tematiche affrontate

“Ma cosa ha in testa”, mercoledì 7 agosto, apre la prima settimana di agosto, produzione Attori & Tecnici | Fondazione Accademia dei Perseveranti. Il testo di Andrea Muzzi vanta la regia di Stefano Messina, il quale dirige Fabio Canino e lo stesso autore. Compiuti i 50 anni, il signor Marini decide di avvalersi per la prima volta nella sua vita di uno psicologo. Casualmente dal web sceglie un professionista. Purtroppo per lui, la scelta ricade sullo psicologo sbagliato. Il medico scelto, infatti, sta peggio di lui, è uno sbandato in curva, un uomo che ha smarrito i punti cardinali nella vita. Nello studio si ritrovano così due persone, in pratica due facce della stessa medaglia. I due discutono animatamente sulle tematiche esistenziali che li riguardano. Dalla paura della morte, alla voglia di restare giovani. Dalle botte ormonali, all’aumento del Psa. Dalla pancetta indelebile, alla paura della vecchiaia. Cosa fare? Come reagire? Tutto accade così in fretta. Per uscire dalle sabbie mobili ad entrambi servirebbe una guida, un sostegno. Insomma, avrebbero bisogno di uno psicologo, ma questa volta davvero bravo. Alla fine, psicologo e paziente concordano sulla stessa consapevolezza: il vero elisir della giovinezza è la leggerezza. Non bisognerebbe mai perdere la voglia di sorridere. Nemmeno nei momenti più cupi della vita. Ma cosa ha in testa?! è una commedia molto divertente, dal ritmo comico incalzante che si interroga con leggerezza ed emotività sul senso della vita. Una commedia che scatena la coppia comica Canino & Muzzi. Il primo interpreta uno psicologo, all’apparenza cinico ma in realtà fragile ed emotivo. Il secondo, dà vita al paziente, una vittima che però a tratti sembra più forte dello stesso medico. Scene: Alessandro Chiti; Disegno luci: Francesco Bàrbera; Foto: Manuela Giusto.

Giovedì 8 agosto segue “Cinderella swing | La favola ancora da raccontare”, produzione C.T.M. Centro Teatrale Meridionale. Alessandro Carvaruso scrive e dirige insieme a Erik Fidelio la drammaturgia che richiama la favola di Cenerentola. Sul palco

Alessandra De Pascalis, Mark Biocca, Sara Colafranceschi, Francesco Lappano, Andrea Lami, Federico Pappalardo ed Elisa Franchi. La favola di Cenerentola, chi non la conosce? Ma che sarebbe successo se Cinderella fosse nata i primi anni del 1900? Che principe avrebbe trovato, come sarebbe stata la fata madrina? Un’emozionante rivisitazione della favola originale proiettata in un’epoca diversa dove coreografie, canzoni dal vivo e personaggi esilaranti saranno lo sfondo perfetto per una serata piena di risate, romanticismo e magia. Cenerentola compare in oltre trecento varianti in numerose tradizioni popolari. La versione più antica è già presente nella tradizione egiziana. La ritroviamo in Cina nella storia di Yeh-Shen. Fra gli elementi della fiaba c’è quello dei piedi minuti della protagonista, notoriamente segno di nobiltà e distinzione nella cultura cinese. In effetti la versione cinese enfatizzava il fatto che Cenerentola avesse “i piedi più piccoli del regno”. Nelle versioni occidentali e successive, che hanno perso questa premessa, è perciò abbastanza oscuro il motivo per cui il principe si aspetti che una sola ragazza nel regno sia in grado di indossare la scarpina ritrovata. Ma le versioni si sono moltiplicate con l’avvento del cinema e della televisione, senza considerare le varie versioni teatrali. In questa pièce la vediamo negli anni ’20 o ’30 del ‘900 alle prese con uno swing club in cui si cimenterà nel ballo e nel canto, una Cenerentola charleston simpatica e intraprendente che enfatizza il riscatto femminile di una donna che non cede al conformismo, si guadagna il suo sogno. Le musiche, cantate e suonate dal vivo, fanno da sfondo ad una serie di coreografie affascinanti che ci riportano nell’epoca d’oro in cui il swing era la colonna sonora. Una favola che ancora non è stata raccontata. Musica: Giovanni Zappalorto e Federico Pappalardo; Coreografie: Francesco Lappano; Costumi: Ianni Altamura.

Verso il fine settimana venerdì 9 agosto sarà in scena “S’amavaNo”, produzione Blue in the face. Lo spettacolo scritto e diretto da Enrico Maria Falconi vede in scena lo stesso regista affiancato da Ramona Gargano. “S’AmavaNo” è l’ incontro-scontro tra due personalità forti. È la storia di Luigi e di Maria. È la storia di una storia che non doveva finire, ma magari non è mai finita. Come una risata. Una bella risata che a distanza di tempo rimane nell’aria e ti manca, manca come l’aria. Tutto ruota intorno a parole non dette, gesti mai fatti, sogni disillusi. Allora “S’Amavano”. Una storia divertente, in cui tutti possiamo riconoscerci! “Un uomo e una donna. Si cercano. Si trovano. Si amano. Anzi no! S’AmavaNO! Perché l’Amore è fatto di tante cose”.

“1, 2, 3…stella!” è in programma per sabato 10 agosto, produzione La Banda degli Onesti. Silvano Picerno scrive il testo lo dirige e recita accanto a Elisabetta Rubini, Giorgio Zuccaro e Francesco Venturo. Cosa succederebbe se scomparisse internet in tutto il mondo? Da questa inquietante domanda parte una vicenda surreale, i cui protagonisti sono Fede e Chiara una coppia iper-digitale che dipende dalla tecnologia, come la maggior parte di noi. Dopo questo inspiegabile black-out della rete, la disperazione li assale e arrivano persino ad uno scontro verbale con Augusto, un avventore di un bar, “reo” di condurre una vita esattamente all’opposto: senza tecnologia. Da qui inizia una sorta di “viaggio nel tempo” che li porterà fino a quando il mondo digitale non esisteva, e si giocava a… “Un, due, tre… Stella!”. A disturbare le loro conversazioni sarà Angelo, un cameriere scorbutico e stralunato, che porterà un pizzico di trascendente in questa vicenda grottesca. Ma quale sarà il vero motivo della scomparsa di internet? Lo scoprirete in questa commedia brillante, dall’umorismo raffinato e con riferimenti nostalgici che faranno ridere ed emozionare, con un finale sorprendente.

Domenica 11 agosto, “Moby Dick | Sebbene molti abbiano tentato”, produzione Sillaba, chiude la settimana. Roberto Mercadini è il protagonista assoluto. Moby Dick non racconta una storia. Non è un romanzo. Forse neppure un libro. È un mostro che sta fra gli altri volumi scritti come il leviatano bianco sta in mezzo alle altre creature marine. Moby Dick non si può narrare, “sebbene molti abbiano tentato” (per citare Melville). Che può farne, allora, un narratore (e nel tempo d’una narrazione)? Può almeno far brillare alcuni frammenti incandescenti; far intuire, per sintesi, l’intera luce, l’intero calore del magma. Può dire: “sono come un palombaro che scende negli abissi. Trova Atlantide. Non può risalire portandosi Atlantide sulle spalle. Può riportare però qualche frammento (una moneta, un pezzetto d’anfora, un naso di statua). E poi dire: ‘guardate, questa non è Atlantide; è la prova che, là sotto, c’è Atlantide: andate a farci un giro, se vi capita.’ ”

“Racconto storie (che contengono storie (che contengono altre storie)). A volte sopra un palcoscenico. A volte in video. A volte dentro un libro”. Roberto Mercadini

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