Torino Fashion Week
La moda veste la pace
Villa Sassi, 10-14 luglio
Moda, ma anche cultura e inclusione per la settima edizione della Torino Fashion Week che unisce momenti istituzionali, talk sulla giustizia sociale e sui cambiamenti climatici, B2B, cocktail party e dj set. Perché la TFW è a tutti gli effetti un evento culturale innovativo e internazionale oltre che la prima fashion week al mondo a dedicare spazio agli stilisti emergenti e la prima a riportare la moda a Torino.
Il claim della Torino Fashion Week 2022, che grazie ad Autoingros avrà la Lancia Y Alberta Ferretti come auto ufficiale, è La moda veste la pace tema attuale non solo per la cronaca di questi mesi, ma perché in passerella ci saranno, tra le altre, sia una delegazione di stilisti ucraini sia Maki e Tukwini Mandela rispettivamente figlia e nipote del Premio Nobel per la Pace Nelson Mandela il cui tour italiano sarà supportato da Leasys Rent.
Villa Sassi, dimora seicentesca della collina torinese un tempo residenza di principi e baroni, farà da sfondo alle sfilate che si terranno in live streaming sulla pagina Facebook Torino Fashion Week e in presenza il 10 e 11 luglio e il 13 e 14 luglio sia al pomeriggio che alla sera e al termine di ogni sfilata ci sarà un cocktail party gestito in collaborazione con Villa Sassi (Str. al Traforo di Pino 47).
Il casting e le sfilate sono a cura di Fashion Team, il maquillage di GV Make up Academy supported by Kryolan e l’hairstyling di Wella Professionals supported by Giovio & Silvestro. Il digitale è firmato da Sei Stream e le foto da Paolo Ratto e Erik Castello.
Domenica 10 luglio alle h. 16,30 i designer della rete EEN inaugureranno la settima edizione della Torino Fashion Week. Bekka Akinduro, americana ma nata a Lagos, ha uno stile eclettico e lussuoso pensato per far apparire perfetta ogni donna, a prescindere dalla taglia. Esi Bani di Louisville, nel Kentucky, con il suo marchio online di abbigliamento e gioielli couture EBDesignPlaza, presenta una collezione dai colori intensi e dalla texture che fonde l’estetica africana con quella internazionale senza dimenticare temi quali upcycling e recycling. Sandra Marienfeld – founder e CEO di Mary&Mary, è nata a Berlino ed oltre alla creazione di capi femminili è specializzata in costumi per artisti circensi. Angelique Beasley e il suo brand americano Vaniti’ez firma scarpe very posh e di alta gamma per una clientela che sceglie il lusso più ricercato. Il brand Betty & Bradley, direttamente da New York City, propone The butterfly hat ovvero il Cappello a farfalla. La mascherina copri occhi per il sonno, accessorio protagonista di tanti viaggi, si trasforma in un copri capo elegante e unico. La Cátedra Internacional Moda Flamenca di Sevilla (SP) presenta infine 5 stilisti che traducono i bellissimi abiti tipici del flamenco in moda prêt-à-porter: Andrea Pablo, Carls Blanc, Carmina, Merche Caparrós e Sebastián Naranjo.
Alle h. 19,30 con il claim Call from the War to Prosperity, sfileranno invece gli stilisti provenienti dall’Ucraina che presenteranno un mix & match di abiti militari, casual e sportivi impreziositi dai simboli nazionali. Il fulcro dello spettacolo saranno le immagini dei bambini ucraini che mostreranno l’aggressività, il dolore e la perdita delle famiglie. In ottica di fornire un aiuto concreto ai designer, la rete EEN si farà carico delle spese di viaggio e del pernottamento e gli organizzatori della Torino Fashion Week non hanno richiesto alcuna fee di partecipazione. Il brand Origa, che a causa della guerra è stato spostato in Germania, dal 2006 è un punto di riferimento per il fashion in Ucraina e spazia dall’alta moda al prêt-à-porter. Le sue creazioni attuali scelgono i colori giallo e blu, nero e rosso che richiamano il paese di origine mentre i tessuti sono in fibre naturali per una moda sostenibile ed etica. Kachorovska atelier, con i suoi 60 anni di esperienza nella produzione di scarpe e borse artigianali e di lusso, vende online in 30 paesi e in Ucraina aveva 3 sedi: 2 a Kyiv e una a Odessa. Morgental firma accessori che si rifanno alla tradizione ucraina, rivisitata però in chiave moderna, che mixano arte e design per un risultato raffinato e contemporaneo. One by One è un marchio di abbigliamento che in Ucraina contava 7 negozi e realizzava 70 nuovi modelli al mese. I suoi outfit esaltano la silhouette con tagli sartoriali e ricercati. EtiKa produce invece abbigliamento in canapa naturale nel rispetto delle persone e del pianeta mentre Forma Center ha per filosofia rivelare la bellezza esteriore ed interiore delle donne per far sentire splendida ogni lei. EtnoShik, infine, mixa la tradizione ucraina con i trend più attuali. Il marchio è stato creato agli inizi della guerra tra Ucraina e Russia per dare alle persone l’opportunità di mostrare il proprio patriottismo, la propria opinione e i propri valori attraverso il look.
Alle h. 21 saranno in passerella i capi di 2 importanti boutique. Hangover, in via Bruno Buozzi 6/B a Torino, presenterà una selezione di outfit maschili. La filosofia di Mauro Iodice è proporre una moda uomo utile ad ognuno per creare uno stile unico e personale. Dalla selezione di una giacca a quella di un bracciale, lo show room dà spazio a collezioni creative e particolari evitando le mode troppo condizionate. La boutique Hush di via S. Martino 31 a Moncalieri (TO) proporrà capi femminili selezionati per raccontare la persona che li indossa. Le titolari, Sofia Venere e Simona Tesio, da sempre guidano infatti le clienti nella scelta degli abiti, nella costruzione del guardaroba, nella valorizzazione della loro figura così come della loro personalità. Hush nasce 16 anni fa nel centro storico di Moncalieri grazie al sogno di Sofia, desiderosa di creare un luogo in cui ogni cliente si potesse sentire a casa e in cui la moda fosse il collante tra tutte loro. Da qui la scelta del nome, il concetto di silenzio vuole simboleggiare l’entrata metaforica all’interno dei negozi. Entrare da Hush è come varcare silenziosamente la porta di in un nuovo mondo, in cui i problemi rimangono fuori e l’esperienza vissuta all’interno è magica. Nel 2012, grazie ad una forte amicizia e ad una passione in comune, in collaborazione con Simona nasce il negozio di scarpe e accessori. Oggi Hush è diventato il punto di riferimento per la moda a Moncalieri, un luogo in cui il sogno si concretizza in realtà tramite consulenze di stile personalizzate e un’attenzione speciale nei confronti di ogni cliente.
Lunedì 11 luglio alle h. 17,30 gli studenti delle scuole moda torinesi e alle h. 20.30 gli stilisti torinesi di CNA Federmoda, insieme, grazie al contributo della Camera di Commercio di Torino, presenteranno le loro collezioni per il settimo anno consecutivo attraverso la sfilata Made in Italy. A seguire ci sarà un concerto dei Just Quartet di Torino.
Saranno tre primari istituti moda torinesi ad aprire la sfilata “Made in Italy” di CNA Federmoda, alle ore 17,30. Presentano i propri lavori in tandem le studentesse e gli studenti dell’Associazione Scuole Tecniche San Carlo di Torino e dell’Agenzia Formativa Scuola Professionale Orafi E.G. Ghirardi per un abbinamento perfetto tra alta sartoria e gioielleria artigiana. A chiudere la passerella degli stilisti di domani sono gli studenti del percorso di studi Sistema Moda dell’I.I.S. Romolo Zerboni di Torino, che collabora con enti locali, aziende e atelier di Torino e provincia.
Anyta Style di Sara Marrari è un brand legato all’abbigliamento per il ballo che nasce dalla passione della stilista Sara Marrari per la danza. I suoi capi sono studiati per le atlete che durante l’esibizione o la gara devono indossare un capo che ne faciliti i movimenti e abbiano un perfetto effetto scenico. Camden Style di Rossella Calabrò propone outfit da giorno e da sera che rievocano il passato, ma uniscono la praticità più attuale, e in cui corsetti e stringivita sono i protagonisti assoluti. Inside di Carmen Miucci racconta il sogno professionale ormai compiuto di lavorare nel mondo del fashion che si traduce in capi dal taglio sartoriale curato e unico. La giovanissima fashion designer Daiana Rat, alla sua prima passerella, porta sul red carpet di Villa Sassi il suo approccio positivo verso il mondo che traduce in abiti pieni di vitalità e colore. Soho di Daniela Bosco è un marchio che fa della sostenibilità il proprio punto di forza e i suoi outfit, esempio di moda etica, traggono ispirazione dal vintage e dal riuso dei materiali e ne fanno una testimonial convinta del movimento dell’upcycling. Laboratorio Sartoriale di Federica Pitton realizza abiti su misura studiati per enfatizzare la fisicità femminile, perché è il vestito che deve adattarsi al corpo e all’anima della donna. Fioridiluna, brand della stilista italo-vietnamita Nga Dang, propone abiti realizzati all’uncinetto a tema floreale dall’allure unica, ispirati alla storia del Ricamo di Lanzo che conquistano le donne di ogni età e si adattano perfettamente alle loro forme. I gioielli di Patrizia Giachero, attraverso il brand Patrizia J, realizzati con i materiali del bosco, a tema green (bacche, legni e frutti invecchiati), sapientemente abbinati a perle e filati naturali, sfilano in abbinamento alle stiliste Nga Dang e Federica Pitton.
Mercoledì 13 luglio alle h. 20,30 Villa Sassi ospiterà i designer della Serbia e degli Emirati Arabi Uniti selezionati da Dress for Success & INova. Dress for Success Belgrado-Serbia fa parte dell’organizzazione internazionale Dress for Success World Wide fondata nel 1997. Da allora ha sostenuto più di un milione di donne in tutto il mondo con l’obiettivo di responsabilizzare e sostenere coloro che provengono da gruppi economicamente e socialmente vulnerabili in modo che possano raggiungere l’indipendenza economica e l’uguaglianza attraverso il lavoro nel settore moda.
Jelena Buha ha fondato la linea di abbigliamento femminile Helena Scrittore e il suo marchio è riconoscibile per gli outfit classici che trascendono il tempo e le mode. Le sue clienti sono donne forti, indipendenti e che sanno cosa vogliono. Maja Arsenovic, della Bosnia e Erzegovina, lavora nell’azienda di famiglia specializzata in abbigliamento di lusso per bambini e adulti e che conta 50 punti vendita nel paese di origine più altri nella Repubblica Serbia. Neda Porphyrozei, classe 1999, è laureata in Fashion Design presso l’Accademia del Lusso ed ha partecipato a numerosi progetti d’arte e sfilate durante la settimana della moda a Belgrado e la Serbian Fashion Week. La collezione del brand Wild trae ispirazione da concetti storici e mitologici perché la cultura si può indossare. L’Università Internazionale di Novi Pazar, nella Serbia Centrale ai confini con il Kosovo, è stata fondata nel 2002 dall’incontro secolare di vari popoli e culture ed è stata tra le prime a progettare un sistema di studi secondo il modello dei paesi dell’Europa occidentale. Multiculturalismo e multietnico sono i valori ai quali si ispira e che si ritrovano nella loro sfilata. Muna Almatrooshi, con il brand VMS, punta invece sui dettagli che fanno la differenza. Ajman Business Women Council è infine un consiglio senza scopo di lucro che rientra nell’ombrello della Camera di commercio e industria di Ajman. È stato istituito nel 2005 e la sua mission è sostenere iniziative, investimenti e progetti per incoraggiare le donne ad entrare nel mercato del lavoro all’interno e all’esterno degli Emirati Arabi Uniti.
Giovedì 14 luglio alle h. 16 sfileranno 23 abiti creati da UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) all’interno del progetto Diritto all’eleganza. UILDM – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, associazione che da 61 anni si occupa di persone con malattie neuromuscolari, partecipa alla Torino Fashion Week con Diritto all’eleganza, un progetto che coinvolge 250 studenti di 13 scuole di moda di tutta Italia nella realizzazione di outfit per persone con disabilità motorie.
Gli abiti sono studiati in base alle esigenze di vestibilità delle persone in carrozzina, modificati nel taglio e in accorgimenti quali chiusure facilitate per agevolare chi li indossa e consentire la massima autonomia anche a chi ha limitazioni motorie. Giunto alla sua terza edizione, Diritto all’eleganza è nato dalla concreta necessità di aumentare l’informazione e la sensibilizzazione sul tema dell’inclusione sociale della persona con disabilità e affermare il diritto ad esprimere sé stessa attraverso la cura di sé, lo stile e la scelta dei capi da indossare.
Il progetto è stato realizzato grazie al sostegno di UniCredit Foundation.
Alle h. 20,30 chiuderanno la settima edizione della Torino Fashion Week le Guest star House of Mandela (Sud Africa), Hussain Harba (Iraq), Valentina Poltronieri (Italia), BarbarA’ (Cuba) e a seguire ci sarà il Closing Party.
Maki e Tukwini Mandela sono rispettivamente figlia e nipote dell’ex Presidente sudafricano Nelson Mandela e CEO di House of Mandela la società che hanno fondato in onore del Premio Nobel. In passerella sfileranno, per la rima volta live, sia la collezione che richiama le suggestioni della tradizione africana sia la capsule streetwear The Struggle Series i cui disegni originali sono stati realizzati dall’ex presidente del Sudafrica e raffigurano diverse mani. Evidenzia Maki Mandela: “L’inclusione della serie Struggle e dell’opera d’arte di Robben Island di nostro padre e nostro nonno Nelson Mandela rende omaggio alla resilienza dello spirito africano e al fatto che le mani sono strumenti potenti che guariscono ed elevano“. A proposito della collezione che presenta alla Torino Fashion Week aggiunge: “L’Africa è nel nostro sangue. Sono le persone, la bellezza, il misticismo e le culture. Ecco da dove viene la nostra ispirazione. La collezione rende omaggio alla nostra cultura e all’eredità Xhosa con le tradizionali e intricate perline, i motivi geometrici e i colori audaci uniti per creare un effetto sorprendente”.
Hussain Harba, simbolo dell’internazionalizzazione della città di Torino, presenta le sue luxury bags dalla forma inconfondibile considerate veri art objects dalla clientela internazionale. Nelle sue creazioni confluiscono sia culture diverse abbinate da colori e sfumature che donano vibrazioni uniche sia materiali che si ispirano alla natura e alle stagioni. Nella nuova collezione, intitolata Mini home bags, è stato integrato il manico circolare in bambù naturale colorato manualmente, che ne conferma l’appellativo di opere d’arte. Le esclusive bags dell’architetto e designer Hussain Harba, totalmente made in Italy, sono state più volte protagoniste della Milano Fashion Week e della Torino Fashion Week e quest’anno in passerella saranno indossate da note esponenti della cultura, dell’arte e dell’imprenditoria torinese.
Valentina Poltronieri alla Torino Fashion Week del 2021 ha ricevuto il premio Rising Talent Awards by Rinascente e in questo anno ha ottenuto grandi riconoscimenti ed è stata spesso menzionata da importanti femminili di moda nazionali. Nel suo VP Fashion & Creative Lab di Treviglio (BG) realizza collezioni ad alto tasso di creatività sia a marchio proprio sia per aziende esterne.
BarbarA’s è un brand che significa empowerment e valorizzazione dell’abbigliamento handmade che porta con sé la cultura afrocubana, l’identità e la tradizione. BarbarA’s è anche afro-attivismo perché la marca è promotrice di numerosi progetti in ambito sociale, in particolare con donne e bambini, per aiutare ciascuno a sviluppare i propri talenti.
Come ogni anno, l’ultima sera verranno consegnati i Torino Fashion Week Awards by Rinascente, Banca di Cherasco e African Fashion Gate. Rinascente accoglierà i 3 fashion designers premiati la scorsa edizione che per un mese potranno esporre e vendere le loro creazioni nel prestigioso store di Torino, African Fashion Gate donerà la possibilità al designer prescelto di far sfilare la collezione durante la fashion week parigina del prossimo gennaio al padiglione arti decorative del Louvre mentre Banca di Cherasco incentiverà uno stilista con la fee di partecipazione gratuita per la prossima edizione.