Torna a grande richiesta la cena a 4 mani di Stefano Basello e Simone Gottardello i due giovani chef rispettivamente de Il Fogolar – dell’Hotel Là di Moret di Udine -, e di EVO – di Aqualux Hotel SPA Suite & Terme Bardolino -.
Si replica infatti il 15 novembre prossimo a Udine, dopo il successo ottenuto all’inizio dell’estate con un menu proposto a Bardolino e che ha raccolto numerosissimi consensi.
Questa volta sarà Stefano a “giocare in casa”, e con Simone animeranno una serata che senza alcun dubbio non lascerà insoddisfatti neanche i palati più esigenti.
Questi due chef, entrambi schivi e lontani da una concezione di cucina secondo elaborazioni e presentazioni fini a se stesse, e portatori di un concetto di cucina gourmet ma profondamente legata alle proprie origini e al proprio territorio inteso come bagaglio di storia e di cultura in funzione di un arricchimento personale e professionale, hanno deciso di ritrovarsi e di condividere ancora una volta reciprocamente la propria esperienza.
Il risultato di questa collaborazione vedrà come teatro “Il Fogolar”, da oltre un secolo una vera e propria finestra sul Friuli, il simbolo dei valori della tradizione e dell’ospitalità di questa ancor poco conosciuta regione, che ha raccolto il timone del precedente evento da EVO, il ristorante del design hotel dall’anima green che sorge in uno degli angoli più suggestivi della sponda veronese del Lago di Garda, e che permette di vivere un’esperienza di gusto, tradizione e creatività, immersi in un ambiente raffinato e al contempo accogliente.
Le anticipazioni del menu dal titolo “Quando tradizione fa rima con emozione” fanno pregustare sapori riscoperti, classiche suggestioni riviste in termini di interpretazione personale e inedite preparazioni che aprono le danze dell’immaginazione e della curiosità.
Ecco allora, proposta da chef Basello, una croccante Blave di Mortean (una polenta – blave in dialetto significa polenta – fatta con una farina ottenuta da varietà autoctona di mais coltivata in terreni del comune di Mortegliano, Udine) accompagnata da Caffè di mais, un originalissimo aperitivo che si ritrova nei racconti dei contadini, mentre lo chef veneto ha pensato al Baccala’ mantecato, fagiolo gialèt della Val Belluna (un fagiolo di pregio, tenerissimo, dalla buccia pressoché inconsistente dopo la cottura, la cui coltivazione è documentata fin dall’inizio del novecento) e sorbetto di cipolla in saor (letteralmente “sapore”, condimento tipico veneziano a base di cipolle, aceto, uvette e pinoli).
Simone proseguirà poi con un immancabile Vialone nano veronese mantecato con un formaggio stagionato 48 mesi della riserva Corrado Benedetti , marroni di San Zeno , maialino e verze, a cui Stefano risponderà con un classico dell’autunno, Ravioli di zucca, brodo di Montasio e pitina (la famosa “polpetta” del Friuli Venezia Giulia che ha ottenuto il riconoscimento Igp nel 2017).
Sempre a cura di Stefano un’inedita Faraona in Tre Servizi (per primo viene servito il brodo di faraona chiarificato, poi il petto farcito con noci e prugne e avvolto con il bacon, e da ultimo la coscia).
La chiusura con un dessert a firma Gottardello, una vera e propria chicca accompagnata da Olio DOP Viola.
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