Sabato 1 (ore 16) e domenica 2 giugno (ore 11) al Teatro Torlonia
Il Toro Bruno di Norrowa, affascinante fiaba in cui si mescolano ironia e poesia,
avventura e magia, tra temi archetipici del viaggio di formazione e altri contemporanei
IL TORO BRUNO DI NORROWA
un progetto di lacasadargilla
con Lorenzo Frediani, Tania Garribba, Silvio Impegnoso, Anna Mallamaci, Alice Palazzi
costumi e oggetti scenici Lisa Ferlazzo Natoli
suoni e musiche Silvio Impegnoso – disegno luci Francesca Zerilli
coordinamento artistico Maddalena Parise – fonico Alessandro Ferroni
È consigliato a un pubblico dai 4 anni
Sabato 1 (ore 16) e domenica 2 giugno (ore 11) lacasadargilla porta in scena al Teatro Torlonia le atmosfere fiabesche de IL TORO BRUNO DI NORROWA, una fiaba tradizionale nordica che trae ispirazione dal La Bella e La Bestia per raccontare la curiosità e il fascino che scaturiscono da ciò che è ignoto e sconosciuto, e il percorso intrapreso per scoprirlo. Tutto ha inizio dall’intuizione di una principessa, che decide di sfidare la sorte e il pregiudizio comune verso il Toro Bruno, bestia ritenuta molto pericolosa, decidendo di seguirlo per salvare il regno paterno. La principessa-eroina, tutt’altro che vittima sacrificale, scorge in lui la possibilità di un incontro con l’Altro e si lancia in un’avventura che la porterà prima a innamorarsi dello spaventoso toro e solo in seguito a svelarne la natura nascosta di bellissimo principe trasformato da un incantesimo. La storia è raccontata dalla voce narrante di due simpatiche streghe, un po’ buone e un po’ no, curiose e attente a ogni particolare, sempre pronte a bisticciare per chi debba avere l’ultima parola. Ad accompagnare le loro parole i suoni, le melodie e i rumori prodotti da un misterioso individuo in abiti scuri, una sorta di mago rock a metà tra Nick Cave e un personaggio della Famiglia Addams, lasciando a due attori il compito di interpretare la principessa e il principe-toro. Lorenzo Frediani, Tania Garribba, Silvio Impegnoso, Anna Mallamaci eAlice Palazzi portano in scena un viaggio di formazione, con il superamento di alcune ardue prove e le liete soluzioni magiche, toccando i tipici temi archetipici e altri particolarmente sentiti nella società odierna, come l’incontro e il confronto con l’Altro, tra l’animale e l’umano, il maschile e il femminile. Una favola nera in cui si fondono ironia e poesia, dolci antiche melodie e suoni flebili di carillon, incantata avventura e suspense. Il classicismo delle fiabe sposa la modernità delle tematiche, offrendo una morale universale, valida per i più piccoli e non solo. Un invito ad andare contro le consuetudini, le apparenze, i luoghi comuni, a conoscere e indagare ciò che è sconosciuto, per migliorare, crescere, confrontarsi, accettare il diverso e vincere ogni preconcetto.