Con Veglia e mistero prosegue Cuore umano in una stanza il progetto del Centro Teatrale Bresciano ideato e diretto da Monica Conti

Con Veglia e mistero

prosegue Cuore umano in una stanza

il progetto del Centro Teatrale Bresciano

ideato e diretto da Monica Conti

Un percorso di esplorazione del significato e della profondità del tema del femminile che passa attraverso tre letture performative per tornare ad abitare il teatro.

Dopo il successo del primo appuntamento, Veglia e mistero sarà in scena sabato 2 aprile al Teatro Sociale, con

Monica Ceccardi, Monica Conti, Gian Marco Pellecchia, Alessandro Quattro, Giuseppina Turra

Un progetto per tornare ad abitare il teatro, riappropriarci dello spazio e delle connessioni, ritrovarci e riconnetterci fuori dalle nostre stanze, con gli altri, grazie al teatro, alla riflessione, al palcoscenico.

Artisti e pubblico in un unico percorso prodotto dal Centro Teatrale Bresciano, ideato e diretto dalla regista Monica Conti.

Un’esplorazione del significato e della profondità del tema del femminino, che è iniziato lo scorso novembre con il primo appuntamento del ciclo di letture performative intitolato Cuore umano in una stanza, una suite di tre momenti teatrali che Monica Conti ha definito stanze, immaginando un luogo per stare insieme e riconnetterci.

Dopo il successo del primo incontro – intitolato Estasi ed Eros e dedicato all’esplorazione de “l’umano come donna” con la lettura di pagine di Emily Dickinson, Lou Andreas Von Salomé e Santa Teresa d’Avila – il ciclo prosegue con il secondo appuntamento, Veglia e mistero dove Monica Ceccardi, Monica Conti, Gian Marco Pellecchia, Alessandro Quattro e Giuseppina Turra sono gli interpreti; le luci sono di Cesare Agoni, la drammaturgia del suono di Marco Gavezzoli, lo spazio scenico di Gianluca Treccani, Marco Renica e Claudio Clemenza sono elettricisti e fonici, per una produzione Centro Teatrale Bresciano.

In questo nuovo incontro, verrà esplorato il punto di confine tra vita e sogno, tra vita e morte, tra ragione e irrazionale, attraverso l’opera Il Marinaio di uno dei più grandi poeti del Novecento, Fernando Pessoa, dramma composto in una sola notte, nel 1913, e pubblicato nel 1915, che tenta di raccontarci il mistero con la voce di tre donne che vegliano.

L’incontro si svolgerà sul palcoscenico del Teatro Sociale di Brescia (via F. Cavallotti, 20) sabato 2 aprile 2022 alle ore 17:30.

Il ciclo di letture proseguirà con la Terza stanza, Bellezza e caducità in programma il prossimo 28 maggio 2022.

I biglietti per la seconda delle tre letture performative sono in vendita attraverso i consueti canali (specificati nella sezione Info e biglietti del comunicato stampa).

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▪ Ufficio stampa | Centro Teatrale Bresciano ▪

Veronica Verzeletti

stampa@centroteatralebresciano.it

m. 339 7940223 | t. 030 2928629

Piazza della Loggia, 6 – Brescia

Fernando Pessoa: la doppia essenza maschile e femminile dell’universo

Il Viaggio teatrale nell’universo femminile è iniziato il 13 novembre 2021 con la prima lettura performativa, titolata Estasi ed Eros, esplorazione dell’Erotismo attraverso le parole di Luo Andreas von Salomé, Santa Teresa D’Avila ed Emily Dickinson. È proseguito poi con lo spettacolo Fiaba Femmina che ha debuttato il 9 febbraio 2022 al Teatro Sant’Afra.

Ora il Viaggio prosegue con la seconda lettura performativa, la Seconda Stanza, titolata Veglia e Mistero, attraverso le parole di uno dei più grandi artisti mondiali, il portoghese Fernando Pessoa (1988-1935), un poeta che rivendica la presenza di molteplici e variegate personalità all’interno di ogni persona e che si firmò con i nomi di almeno 24 autori da lui stesso inventati. Uno strenuo indagatore del Mistero con cui mi sembrava bello e importante proseguire l’esplorazione di quel prisma luminoso e oscuro che è “l’umano come donna”.

Presentiamo allora, Il Marinaio, dramma a tre voci scritto di getto in una notte del 1913.

Tre donne vegliano un’altra donna morta. Aspettano il giorno, in un luogo senza tempo, prive di identità. Sono esse stesse un sogno? Stanno per morire? Sono sul crinale che separa la vita e la morte?

Al Poeta non interessa dare una risposta univoca, scrivere una storia con un inizio e una fine, una traiettoria che ci rassicura. Gli interessa il viaggio, l’attraversamento.

Nella nostra lettura le tre donne sono infatti tre viaggiatrici in zone di confine, “tra anime e stelle, attraverso la foresta delle Paure” in un luogo misterioso. Traghettatrici inconsapevoli nell’Aldilà o nel Nulla. La morta è un Arlecchino con la maschera nera e un tamburello.

A quest’unico dramma di Fernando Pessoa ho scelto di far seguire

Due brani di Odi

(fini di due odi, naturalmente)

interpretati da due voci maschili, quella del Poeta e di un Uomo qualsiasi.

Le femmine vivono quella sola notte timorose e insieme desiderose dell’alba, che le dissolverà.

I maschi invocano La Signora delle cose impossibili e da Lei vorrebbero una risposta al mistero della vita, all’arcaico e dolcissimo “chi sono io”. Quasi fosse un abbraccio o un ritorno nel ventre materno.

Monica Conti

Biglietti e informazioni

· Biglietti | Cuore umano in una stanza

Ingresso singolo euro 7

Acquisto | I biglietti per il secondo incontro sono in vendita presso:

Biglietteria del Teatro Sociale (via F. Cavallotti, 20 – Brescia)

martedì – sabato 16.00-19.00, domenica 15.30-18.00

Biglietteria telefonica

È attiva al numero 376 0450011 secondo gli stessi orari della Biglietteria del Teatro Sociale

Punto vendita CTB (Piazza della Loggia, 6 – Brescia)

martedì – venerdì 10.00-13.00 (esclusi festivi)

Online Sul sito www.vivaticket.com e in tutti i punti vendita del circuito

· Informazioni

Centro Teatrale Bresciano t. 030 2928617 info@centroteatralebresciano.it www.centroteatralebresciano.it Biglietteria t. 030 2808600 biglietteria@centroteatralebresciano.it

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