Venerdì 11 giugno ore 19.30 il regista Duccio Chiarini presenta
“L’occhio di vetro”
vincitore al 61. Festival del Popoli come Miglior Documentario Italiano
e Premio distribuzione in sala Il Cinemino
Arriva in sala il documentario di Duccio Chiarini vincitore al 61. Festival dei Popoli del Premio Miglior Documentario Italiano e del Premio distribuzione in sala “Il Cinemino” assegnato dal team de Il Cinemino all’opera che meglio incarna lo spirito “cinemino”: impegno, valore sociale e linguisticamente innovativo. “Per noi de Il Cinemino – si legge nella motivazione – la visione collettiva di un’opera è fondamentale e L’occhio di vetro è fatto per essere visto collettivamente. Il documentario di Duccio Chiarini, partendo da una storia personale, racconta la storia di tutta Italia, della nostra vergogna e di ciò che abbiamo cercato di nascondere”.
Il film documentario sarà in programmazione al Cinemino di Via Seneca 6 a Milano Venerdì 11 giugno alle ore 19.30: alla proiezione sarà presente il regista per incontrare il pubblico.
Nel documentario il regista porta lo spettatore a ripercorrere la storia d’Italia, a partire dalla Prima guerra mondiale così come è stata vissuta dai suoi nonni e lontani parenti. Al centro del documentario il diario del pisano Ferruccio Razzini che ha combattuto in difesa della Repubblica Sociale Italiana senza sapere che Mussolini era già morto e che l’Italia era stata appena liberata. Nel suo diario racconta la storia del padre Giuseppe, eroe della Prima guerra mondiale e fervente fascista, e quella delle sorelle Liliana e Maria Grazia, rispettivamente sposate con un fascista e un partigiano comunista, attive sui fronti opposti della guerra civile. Chiarini indaga lo spaccato storico della sua famiglia a partire dalle pagine scritte dal prozio: materiali d’archivio, fotografie e lettere contribuiscono a comporre un mosaico nel quale un momento cruciale della Storia d’Italia prende forma attraverso la lente di complesse dinamiche familiari.
L’OCCHIO DI VETRO di Duccio Chiarini (Italia, 2020, 86′)
A partire dal diario scritto in guerra dal prozio, il regista indaga un versante nascosto della propria famiglia per comporre un mosaico inedito e sfaccettato della storia d’Italia.
MATERIALE STAMPA: Clip https://bit.ly/3nHnr0g Pressbook Foto Locandina
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