Venerdì 11 e sabato 12 ottobre 2024 ore 20.30 Domenica 13 ottobre 2024 ore 13 al Teatro delle Ariette [via Rio Marzatore 2781, Valsamoggia – Bologna] TEATRO DELLE ARIETTE NOI SIAMO UN MINESTRONE [Imagine]

Venerdì 11 e sabato 12 ottobre 2024 ore 20.30

Domenica 13 ottobre 2024 ore 13

al Teatro delle Ariette

[via Rio Marzatore 2781, Valsamoggia – Bologna]

TEATRO DELLE ARIETTE

NOI SIAMO UN MINESTRONE [Imagine]

di, con, regia Paola Berselli e Stefano Pasquini

organizzazione Irene Bartolini

ufficio stampa e comunicazione Raffaella Ilari

creazione Teatro delle Ariette 2024

VALSAMOGGIA – Dopo il successo del debutto torinese, arriva in Valsamoggia “Noi siamo un minestrone” [Imagine] la nuova creazione del Teatro delle Ariette, di e con Paola Berselli e Stefano Pasquini, in scena nello spazio della compagnia venerdì 11 e sabato 12 ottobre alle ore 20.30 e domenica 13 ottobre alle ore 13.

In uno spazio quadrato, al centro su tavoli bassi ci sono due pentole e tutto il necessario per fare il minestrone. Attorno, attori e spettatori, seduti sulle sedie. Più che uno spettacolo meglio pensarlo come «un incontro, un pezzo di tempo, un’ora di tempo vissuta poeticamente cercando quello che c’è prima delle parole e quello che resta dopo che sono state pronunciate e dimenticate. Aspettando il minestrone, piatto così umile e quotidiano da appartenere alla vita di tutti». Un pezzo di vita per tutte le cose da raccontare, sull’amore, sul teatro, sulla forza delle piante e l’energia degli animali, su come sarebbe facile, in fondo, essere felici. In un tempo di guerre, uno spettacolo per raccontare l’amore e per ritrovare il senso e il piacere del gioco. Uno spettacolo per immaginare il presente.

«Abbiamo più di sessant’anni, ci conosciamo dal 1978, da trentacinque anni viviamo alle Ariette e la nostra compagnia ne ha compiuti ventotto. Anni fatti di mesi, di giorni, di ore e minuti. Un tempo infinito, un’eternità, un attimo – scrive il Teatro delle Ariette – È il cammino della vita, la ricerca dell’identità. È la risposta a quella prima domanda: chi siamo noi? Noi chi? Paola e Stefano, oppure io e te, attori e spettatori, noi gruppo, società, massa? Siamo un minestrone. Come il minestrone siamo fatti di acqua. Siamo più di un miscuglio di forme, di specie, di generi. Noi siamo relazione. Noi amiamo, soffriamo, facciamo la guerra e la pace. Il nostro agire ha fatto e fa il mondo, non da solo naturalmente, ma insieme a tutto il resto. E il Teatro è una delle nostre azioni, come il lavoro nei campi, la trasformazione del cibo, l’osservazione della realtà. La relazione cambia le cose. Acqua e farina, nell’incontro, perdono le rispettive identità e ne trovano una nuova chiamata pane. Carote, patate, bietole e zucchine fanno lo stesso. Si incontrano in una pentola, dentro l’acqua che bolle, non saranno mai più quello che erano prima, ne conserveranno solo un ricordo. Ora, insieme, stanno diventando un minestrone. Così, entriamo e ci trasformiamo nello spazio magico del Teatro. L’io diventa noi, la mia storia la tua, la tua vita la mia».

Il Teatro delle Ariette è la compagnia degli attori-contadini, del teatro da mangiare, dell’autobiografia. Nel 1989 Paola Berselli e Stefano Pasquini lasciano il teatro e vanno a vivere nel podere denominato Le Ariette. Nel 1996 fondano la compagnia con Maurizio Ferraresi. Costruiscono il Deposito Attrezzi, un edificio rurale che diventa la loro sede teatrale. Nel 2000 al festival Volterrateatro debuttano con lo spettacolo “Teatro da mangiare?” e da lì inizia la loro avventura. I loro spettacoli affrontano temi autobiografici sul rapporto dell’uomo con le materie prime, con gli animali, con gli altri uomini e con la terra, cercando una condivisione profonda tra attori e spettatori. Il Teatro delle Ariette non è soltanto una compagnia teatrale, è

un’esperienza, una pratica quotidiana alla ricerca del “luogo” dove arte, vita e lavoro convivono e coincidono. Da anni porta avanti anche attività di formazione sul territorio e dal 2015 cura la realizzazione del progetto di teatro di comunità Territori da cucire. Nel 2020 ha ricevuto il Premio ANCT Associazione Nazionale Critici di Teatro.

Repliche

Venerdì 11 e sabato 12 ottobre, ore 20.30 Domenica 13 ottobre, ore 13.00

Durata 90 minuti

Biglietti Intero: 15 euro

Spettacolo con cena per 40 spettatori

Capienza limitata con prenotazione obbligatoria. Info: +39 051 6704373 – 051 6704819 WhatsApp +39 338 8389138

Prossime date

Roma, Teatro Biblioteca Quarticciolo

18, 19, 20, 21 dicembre 2024

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