Venezia è una città di fama mondiale, che trasuda storia e cultura in ogni suo canale, vicoletto e monumento. Seconda per flusso di visitatori solo a Roma, è una città dai mille simboli, impossibile da associare a un unico monumento. I canali, le gondole, le maschere del carnevale, i fregi dei palazzi antichi, nonché i mosaici delle chiese e la sua architettura proveniente da mondi lontani: tutto a Venezia è rappresentativo.
In una città in cui si sono incontrate culture diverse e che ha centinaia di storie da raccontare, in cui anche negli gli hotel di lusso è possibile assistere a mostre, c’è davvero tanto da vedere. Impossibile non visitare Piazza San Marco, la Basilica omonima e il palazzo Ducale. Tra le tappe obbligatorie rientrano, poi, il Canal Grande, il Ponte di Rialto e il Campanile.
Non è certo tra le tappe solite, ma molti turisti che visitano Venezia amano anche fare un pit-stop al casinò e tentare la fortuna in una delle sale da gioco più eleganti al mondo. Per chi non avesse tempo, ci sono piattaforme indipendenti che consigliano i migliori casinò online, dove giocare anche in viaggio in tutta sicurezza. Questi siti offrono opinioni imparziali sui siti di gioco a distanza, basandosi sulla loro offerta giochi, sicurezza, qualità dei bonus e sui metodi di pagamento.
Chi ha la fortuna di visitare Venezia, può scegliere un percorso fatto di grandi monumenti e di opere esemplari, oppure avventurarsi in un itinerario più insolito, o magari provare a unire
entrambi se si ha tempo. La bellezza è in ogni luogo a Venezia, ma i seguenti posti sono meno conosciuti e insoliti per un turista che decide di visitarla. Scopriamoli insieme.
Libreria acqua alta
Per raggiungere questa libreria bisogna allontanarsi dalle calli più turistiche e proseguire oltre la stupenda chiesa di Santa Maria Formosa. Cosa ha di tanto particolare questo posto? Il canale vicino la libreria fa scivolare l’acqua nei suoi locali quando cresce il livello della laguna. Per questo motivo, il proprietario si è ingegnato per ricreare un ambiente galleggiante a prova di infiltrazioni. Gondole, vasche da bagno e vecchie barche diventano, così, scaffali che ospitano i libri. Ma non solo, i libri sono anche elemento architettonico di questa libreria, tanto è vero che nel cortile è possibile salire su una scala composta da vecchi volumi.
Ghetto ebraico
Nei pressi della stazione di Venezia Santa Lucia si trova l’affascinante quartiere ebraico. È il luogo ideale per chi vuole rivivere oltre 500 anni di storia occidentale e per conoscere e apprezzare una cultura diversa. Il ghetto nasce nel 1500 e si ubica su un’isola a parte raggiungibile solo attraverso due ponti. In questo modo, i veneziani potevano controllare più facilmente chi andava e veniva. Si suddivide in tre zone: Ghetto Vecchio, Ghetto Nuovo e Ghetto Nuovissimo. La zona più antica è quella attualmente conosciuta come Ghetto Nuovo, mentre attorno la piazza principale è possibile vedere ben cinque sinagoghe, tutt’oggi in attività.
Labirinto Borges
Sull’isola di San Giorgio Maggiore c’è un labirinto fatto di siepi dedicato a Jorge Luis Borges, che aveva un legame particolare con la Serenissima. Ecco perché la città ha voluto rendergli omaggio con questo monumento, che può sembrare inconsueto, ma è connesso strettamente alla poetica dello scrittore argentino. Tema ricorrente nei suoi libri è proprio il labirinto, simbolo della complessità del mondo e della difficoltà dell’uomo di trovare la propria strada. Per raggiungere l’isola e il labirinto, bisogna prendere il vaporetto da Piazza San Marco. Il colpo d’occhio una volta arrivati è davvero sorprendente: le piante di bosso che compongono il labirinto sono circa 3000 e costituiscono un percorso lungo oltre un chilometro.
Sono tanti altri i luoghi magici e insoliti da non perdere per chi visita Venezia. Oltre a dedicare una parte del viaggio ai musei, ai palazzi e ai monumenti classici, vale la pena visitare anche questi luoghi più nascosti, compresa la Tomba di Canova nella Basilica dei Frari, la cripta allagata di San Zaccaria, il Cimitero di San Michele, il Teatro Italia, Calle Varisco, una delle calli più strette di tutta Venezia e, infine, Ponte del Lovo, l’unico scorcio tra i canali di Venezia in cui si può vedere il Campanile di San Marco in tutta la sua bellezza.
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