Verso l’annientamento delle Repubbliche Marinare La Venezia Port Community interviene sul blocco parallelo

Verso l’annientamento

delle Repubbliche Marinare

La Venezia Port Community interviene sul blocco parallelo

dei due più importanti porti del Paese

Non ci erano riusciti i Saraceni ad annientare le due Repubbliche Marinare, la Superba, ovvero Genova e la Serenissima di Venezia; ci sta riuscendo oggi Roma”.

Così Alessandro Santi, Presidente degli agenti marittimi veneziani e coordinatore della Venezia Port Community che rappresenta il mondo imprenditoriale e associativo portuale e marittimo della città e che sta accogliendo sempre più consensi e adesioni, sintetizza i danni che le due principali porte attraverso le quali transita la linfa vitale per il sistema produttivo italiano, stanno subendo a causa di precise responsabilità delle Istituzioni nazionali e dei ritardi nell’esecuzione di lavori, nonché di mancati controlli, che avrebbero dovuto essere eseguiti da anni.

Genova e Venezia vivono in parallelo – sottolinea Santi – ore drammatiche. Da un lato, lo scalo ligure e più in generale la portualità e il sistema logistico della Liguria, sono annientati dalla concentrazione delle verifiche di sicurezza a tutto il nodo autostradale genovese con cantieri che stanno paralizzando da settimane la viabilità e provocando flessioni di traffico portuale superiori al 30%; dall’altro Venezia sta subendo l’inesorabile interramento dei suoi canali di accesso al porto, per i quali si attende da anni una manutenzione anche nel febbraio scorso ri-promessa dal Ministro De Micheli”.

Secondo la Venezia Port Community esiste una sola differenza rispetto a un processo di annientamento del sistema portuale e logistico. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha annunciato l’intenzione di incontrare i rappresentanti delle categorie imprenditoriali che domani scenderanno in piazza. A Venezia non è accaduto neppure questo e alla protesta nei canali ha fatto seguito una promessa non mantenuta e poi mesi di colpevole silenzio. Evidentemente la prossima volta le imbarcazioni e i manifestanti che scenderanno nei canali della Serenissima saranno molti di più.

Related Posts

di
Previous Post Next Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0 shares