I VINCITORI DELLA 23^ EDIZIONE DEL FESTIVAL DI RESISTENZA Premio Museo Cervi – Teatro per la Memoria 2024 a “Petter: prigioniero politico” di Ship – Produzione Teatrale Premio Gigi Dall’Aglio 2024 a “Un estremo atto d’amore” della Compagnia GenoveseBeltramo Menzione speciale a Teatro Medico Ipnotico per “Loro, vincenti per tutta la vita”

I VINCITORI DELLA 23^ EDIZIONE DEL FESTIVAL DI RESISTENZA

Premio Museo Cervi – Teatro per la Memoria 2024 a

“Petter: prigioniero politico” di Ship – Produzione Teatrale

Premio Gigi Dall’Aglio 2024 a “Un estremo atto d’amore”

della Compagnia GenoveseBeltramo

Menzione speciale a Teatro Medico Ipnotico

per “Loro, vincenti per tutta la vita”

GATTATICO (Reggio Emilia) – Si è svolta a Casa Cervi nell’ambito della Pastasciutta Antifascista, la Premiazione del Premio Museo Cervi – Teatro per la Memoria 2024 che va a concludere la 23^ edizione del Festival di Resistenza, rassegna di teatro civile contemporaneo, ideata e promossa da Istituto Alcide Cervi insieme a Boorea Emilia Ovest, con il sostegno di Proges e Conad, svoltasi dal 7 al 25 luglio. Gli spettacoli, l’incontro con gli artisti e le Compagnie ospiti, il contributo del gruppo dei giovani de Il Punto Critico, il lavoro delle Giurie, le conversazioni del dopofestival allietate dalle degustazioni. Un’edizione particolarmente riuscita, come dichiara la responsabile Paola Varesi: «Il Festival quest’anno ha registrato un notevole incremento di pubblico, segno indicativo del bisogno di progetti come questo. Un Festival, che attraverso il Teatro, crea cultura, pensiero, riflessione, comunità. Un grande progetto di narrazione collettiva che abbraccia teatro e pubblico, creando occasioni per il teatro ma anche occasioni nuove per fare solidarietà attorno ai valori fondativi della Resistenza».

La Giuria del Festival, presieduta da Daniele Paterlini (giornalista) e composta da Manuela Capece (attrice, regista, co-direttrice compagnia Rodisio), Alessandro Gallo (direttore artistico Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti), Giulia Morelli (giornalista), Marco Borciani (Consiglio Nazionale Istituto Cervi), ha decretato il vincitore di questa edizione assegnando il Premio Museo Cervi-Teatro per la Memoria, allo spettacolo “Petter: prigioniero politico” di SHIP-Produzione Teatrale, drammaturgia originale, regia e attuazione di Simone Azzu, musiche e suoni di Martino Corrias, con la seguente motivazione: «Una ricerca contemporanea caratterizzata dal linguaggio innovativo con uno sguardo ampio, multidisciplinare, in grado di provocare, attraverso lo shock percettivo, l’immersione dello spettatore nel dramma vissuto dal protagonista, compresso tra valori resistenziali e senso di colpa per il tradimento dei compagni. Una vicenda dai rimandi shakespeariani, quella del matematico norvegese Petter Moen, resistente morto in mano nazista nel 1944 nell’affondamento della nave Westfalen, la cui memoria si è in larga parte perduta anche in patria, ma che risulta di grande profondità, sostenuta da una drammaturgia sonora solida, una recitazione convincente e una messa in scena d’impatto. Il premio è quindi un riconoscimento al rigore e alla visione consapevole della giovane compagnia Ship Produzione Teatrale per aver affrontato con convinzione e competenza il terreno della sperimentazione a servizio della memoria».

La Giuria Under 30, composta da Giulia Artoni, Livio Cavalli, Martina Filippelli, Clara Gioia, Giacomo Negri, Tommaso Pecorari, Lorenzo Vezzani, ha assegnato il “Premio Gigi Dall’Aglio” allo spettacolo “Un estremo atto d’amore” della Compagnia GenoveseBeltramo, regia di Viren Beltramo, con Riccardo Salvini, Luca Morino, Federico Pianciola, con la seguente motivazione: «L’empatia con il pubblico, le composizioni musicali rese in esafonia e l’adattamento drammaturgico dal testo di Claudio

Foschini “In nome del popolo italiano”, trasmettono la forte necessità da cui è scaturito il lavoro. L’esigenza di fare della storia di Claudio uno spunto di riflessione, stimola la ricerca di soluzioni alternative, di percorsi realmente riabilitativi e di cura come l’esperienza teatrale, che per il protagonista ha rappresentato un estremo atto d’amore verso sé stesso e che per noi consiste nel nostro modo di partecipare e, quindi, come lui, di sentirci liberi. È stato un grido. Il grido di altri. Il grido di noi. Una liberazione unanime».

Una menzione speciale è stata assegnata al Teatro Medico Ipnotico per “Loro, vincenti per tutta la vita”, «per la capacità e il coraggio di contaminare il teatro di figura, la drammaturgia musicale e la ricerca storica, rivitalizzando la tradizione del teatro popolare, in sinergia con il denso significato di Casa Cervi. Una vera e propria pratica di “Resistenza artistica”».

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