“VOICE OF GOLD, VOICE OF GOD” A Castello di Postignano (PG) il docufilm su Caruso, sabato 7 maggio h 18.

“VOICE OF GOLD, VOICE OF GOD”

A Castello di Postignano (PG) il docufilm su Caruso, sabato 7 maggio h 18.

Castello di Postignano (PG), maggio 2022. Enrico Caruso protagonista a Castello di Postignano: sabato 7 maggio alle ore 18 la Chiesa SS. Annunziata, nel borgo medievale nel cuore della Valnerina, ospita il docufilm dedicato al più grande tenore di tutti i tempi, “Voice of Gold, Voice of God”, di Laura Valente con testi di Enzo D’Errico recitati da Cristina Donadio.

Un poetico racconto dedicato al tenore lirico osannato nei più importanti teatri del mondo, da ascoltare in un luogo magico come Postignano: da Buenos Aires a Londra, da Parigi a Milano e oltre la sua voce e il suo timbro particolari lo rendono protagonista innovativo e superlativo della musica lirica, continuando ancora oggi ad emozionare.

Sul suo personaggio abbondano anche leggende, che rivivono in questo documentario frutto di un lungo lavoro di ricerca tra Italia e Stati Uniti, dal quale emerge anche il suo animo sensibile e generoso.

La proiezione, aperta al pubblico fino ad esaurimento posti, trova nella magia della chiesa la sua scenografia naturale, un luogo affascinante che nel corso dell’estate vede susseguirsi eventi ed incontri culturali per la decima edizione della rassegna “Un Castello all’Orizzonte”, realizzata con il Patrocinio di Regione Umbria, Provincia di Perugia e Comune di Sellano.

Un’occasione per scoprire Castello di Postignano, nel comune di Sellano (PG), il borgo medievale nel cuore della Valnerina in Umbria, a pochi chilometri da Spoleto, tornato a nuova vita grazie al Restauro Esemplare, come definito da Italia Nostra, per il quale il Club Unesco Europa ha rilasciato l’Attestato di Merito per la salvaguardia e tutela del paesaggio e dell’ambiente.  Castello di Postignano è stato inserito tra i “Borghi più belli d’Italia”, definito dall’architetto americano Norman F. Carver Jr. “l’archetipo dei borghi collinari italiani” con le caratteristiche case-torri aggettanti l’una sull’altra.

Il documentario vede la firma di Laura Valente che si è formata tra Milano, Londra, New York: una formazione che al liceo Classico aggiunge due lauree in Musicologia e Comunicazione e Gestione delle Imprese Culturali. Su una linea parallela, studi di danza e pianoforte. La sua carriera comincia e si consolida nei Teatri alla Scala di Milano e San Carlo di Napoli. Fa parte del CID UNESCO “per le innovative direzioni artistiche” di importanti festival. Scrive per le maggiori testate nazionali e internazionali (da Repubblica al Corriere della Sera e Opera International). Per la guida del Museo Madre (2018-2021) “Artribune” la nomina “Migliore Presidente” e il Corriere della Sera la include tra le cento donne del 2020 per il “suo modo inclusivo di fare cultura”. È Consigliera del Ministro della Cultura e insegna “Performing Arts” alla IULM di Milano.

La co-sceneggiatura è di Enzo d’Errico, napoletano, direttore del Corriere del Mezzogiorno (Campania, Puglia e Sicilia) dal giugno 2015.  Nel 1977 entra nella redazione napoletana di Paese Sera, collaborando poi con la Repubblica, il Secolo XIX, il Messaggero. Nel 1989 viene assunto al Corriere della Sera, dove è stato per vent’anni inviato nel Mezzogiorno su tutti i grandi temi politici, di cronaca e giudiziari. Nel 1997 partecipa alla fondazione del Corriere del Mezzogiorno. Nel 2007 si trasferisce a Milano per lavorare per tre anni all’ufficio centrale del Corriere della Sera, coordinando, tra l’altro, i dorsi locali.  Tra le tante pubblicazioni, cura per Mondadori “Così perdiamo il Nord: come la politica sta tradendo una parte del nostro paese / Riccardo Illy” (2008) e “11.9, il giorno che ha cambiato il mondo” per Corriere della Sera (2011).

I testi sono recitati da Cristina Donadio, uno dei volti più intensi che hanno attraversato il cinema italiano d’autore in questi anni. A soli diciotto anni, debuttò al cinema in Il regno di Napoli di Schroeter. Si è sempre divisa tra cinema e teatro, ha raggiunto la notorietà nel 1993 interpretando Carmela, nel secondo episodio di Libera di Pappi Corsicato. Nella sua poliedrica  carriera è stata diretta da Liliana CavaniPasquale Squitieri; ha recitato al fianco di Sergio CastellittoClaudia CardinaleFabrizio Bentivoglio, a teatro è diventata la musa di Enzo Moscato. Nel 2012 torna sul grande schermo con L’era legale, diretta da Enrico Caria, ma è con la seconda stagione di Gomorra – La serie (2016) che si fa notare dal grande pubblico nel ruolo di Scianel. Nel 2017 ritorna al cinema: La parrucchiera di Stefano Incerti e Effetto Domino di Fabio MassaIl vizio della speranza di Edoardo, De Angelis (2018), Con tutto il cuore di Vincenzo SalemmeA Classic Horror Story (2021).

Per ulteriori informazioni: Castello di Postignano www.castellodipostignano.it

t. +39 0743 788911 info@castellodipostignano.it

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