E’ sammartinese il migliore direttore d’hotel dell’anno. Ha l’azzurro della Versilia riflessa negli occhi e le vallate caudine nel cuore Gianmaria Vitagliano, “11 anni nel settore dell’ospitalità, ha costruito una solida carriera con ruoli manageriali in aziende internazionali e hotel lusso di nicchia. Esperienza, abilità e competenze riconosciute nel suo nuovo ruolo di Direttore Generale del Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio”: queste le parole a motivazione del premio appena conferito dalla prestigiosa rivista internazionale Food and Travel Italia. Classe 1922, al principio si chiamava Select Palace Hotel. Fino al fascismo almeno, quando l’albergo tanto amato da Roberto Rossellini, Marlene Dietrich, Pirandello, Puccini, Sofia Loren e Giorgio De Chirico fu ribattezzato Il Principe di Piemonte in onore dell’ultimo re d’Italia, Umberto II di Savoia. Di fronte all’ingresso, ormai, le Bugatti e le Silver Ghost di quanti hanno affrontato rotte transatlantiche pur di immergersi nell’emblema della Belle Époque hanno lasciato il posto a una facciata originale da cento(due)anni, ma l’accoglienza è decisamente regale. E cattura l’attenzione con servizi all’avanguardia. Ma se un tempo a far strabuzzare gli occhi dei fortunati clienti erano i primi apparecchi telefonici e una lavanderia automatica, oggi sono le collezioni d’arte moderna di proprietà dell’imprenditore toscano Stefano Nesti e il Piccolo Principe, unico ristorante della Versilia con due stelle Michelin dal 2014, che serve piatti italiani con influenze asiatiche. Sta di fatto che il Grande Gatsby contemporaneo che ha ispirato Stefano Ricci, noto sarto e imprenditore fiorentino, riverbera nella Suite Presidenziale: 140 metri quadrati di sogno che svettano su questo hotel di lusso, il cui concept è ispirato alla nautica. Piace e molto anche ai fortunati che vi soggiornano. Piace perchè l’hotel si presenta come il più elegante dei transatlantici bianchi, pronto a salpare in mare. La destinazione è decisamente principesca. Lo è dallo scorso giugno anche per Gianmnaria Vitagliano, ma lo è stata anche per il sovrano dell’Arabia Saudita, Salman bin Abdulaziz, che questa estate ha riservato 41 camere delle 80 presenti nel 5 stelle lusso sul lungomare della Versilia. Richiedendo l’uso esclusivo del rooftop e annessa cucina, il terzo e quarto piano dedicati agli alloggi delle principesse e della servitù, riservando per lui proprio la Suite Presidenziale, con vini conservati in una cantinetta refrigerante, i sigari contenuti in un cofanetto ad hoc realizzato a Cuba, circondato da vasi e collezione animali decorati con disegni esclusivi in oro e platino a far capolino dai bronzi delle teste d’aquila e del leopardo.
CREDIT PH: Dario Garofalo