La fotografia nasce nella prima metà dell’Ottocento grazie alle scoperte di alcuni scienziati francesi. Da allora questa tecnica ha permesso di immortalare tanti momenti storici, diventando un importante mezzo di divulgazione di informazioni e sapere.
Oltre ai vari utilizzi storico e scientifici, la fotografia ha conquistato anche il mondo dell’arte diventando un linguaggio espressivo a tutti gli effetti. Con uno scatto si può catturare un mondo e trasmettere un’infinità di emozioni. Il grande maestro della fotografia Henri Cartier-Bresson sosteneva :”Fare una fotografia vuol dire allineare la testa, l’occhio e il cuore. È un modo di vivere”. Uno scatto si cattura, si crea non si scatta, si elabora con un filo che si tesse dalla nostra retina sino alla nostra anima, per poi rimetterla nel circuito dei fruitori e regalare emozioni, sorrisi, sussulti e scatti di vita. Maurizio Toni, fotografo, reporter nella città di Ancona, ricalca tutto questo e molto di più; le sue foto raccontano grandi momenti storici come il conflitto serbo/bosniaco, cambiamenti politici, climatici sociali, tanto da ricevere nel 2009 la menzione d’onore al gran prix della fotografia di Parigi.
Lui non è un semplice fotografo, ma un pittore di immagini, e un cesellatore di emozioni, riesce con la sua abilità e con il suo sguardo non a vedere soltanto ma osservare, penetrare profondamente nel vissuto nella cartolina che gli si prospetta di fronte e trascrivere, con la macchina, il tocco e la poesia.
Questo lo rende un narratore di immagini, uno scrittore di scatti che si traducono in pagine vere di vita vissuta per lui e per i suoi committenti o spettatori finali; anche una semplice cerimonia o evento elegante viene trasposto nella sua poesia e nel suo incanto, e proprio per questo diviene eterna.
Maurizio amava fare questo lavoro da ragazzo e proprio per questo nel suo studio, con i suoi allievi e collaboratori riesce a trasferire questo suo credo, questa sua pellicola di vita, questa immagine che ha di sè e che vede riflessa nel prossimo.
Lui stesso afferma: ” se cambi il modo di vedere le cose le cose che vedi cambiano”. La fotografia è questo è assaporare intensamente la vita, ogni centesimo di secondo, un elemento che si fa catturare e che poi solo una mente, e un’anima come quella di Maurizio sa fotografare.