“Molte professioni possono farsi col cervello e non col cuore. Ma l’avvocato no. L’avvocato non può essere un puro logico, né un ironico scettico, l’avvocato deve essere prima di tutto un cuore: un altruista, uno che sappia comprendere gli altri uomini e farli vivere in sé, assumere su di sé i loro dolori e sentire come sue le loro ambasce. L’avvocatura è una professione di comprensione, di dedizione e di carità.” Questa frase di Piero Calamandrei ben descrive la passione e la cura che Luigi Li Gotti, avvocato per scelta, ha sempre messo durante i suoi tanti anni di carriera. Non si è fermato però alle aule dei tribunali, pur avendo preso parte a processi di eco nazionale e internazionale, ma ha voluto mettere la sua competenza e la sua conoscenza a servizio della collettività e dello Stato partecipando alla vita politica. Senatore dal 2008 al 2013 (IDV), durante la XVI legislatura. Componente della Commissione Antimafia, della Commissione Giustizia, oltre che Vicepresidente del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa e della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari. Una attività intensa sempre a servizio della giustizia a della legalità.
Conosciuto ai più come l’Avvocato dei pentiti, avendo difeso personaggi come Giovanni Brusca, Gaspare Mutolo e lo stesso Buscetta, pochi sanno che si è occupato anche della strage di Piazza Fontana, del sequestro Moro, dell’omicidio del commissario Luigi Calabresi. Sempre in prima fila dunque per garantire a tutti i propri diritti costituzionali.
E se vogliamo continuare con il pensiero del grande costituzionalista Piero Calamandrei: “Non credete agli avvocati quando, nei momenti di sconforto, vi dicono che al mondo non c’è giustizia. In fondo al loro cuore essi sono convinti che è vero il contrario, che deve per forza esser vero il contrario: perché sanno dalla loro quotidiana esperienza delle miserie umane, che tutti gli afflitti sperano nella giustizia, che tutti ne sono assetati: e che tutti vedono nella toga il vigile simbolo di questa speranza.”
Una quotidianità a volte difficile per un avvocato che non ha mai fatto un passo indietro. Come da lui stesso affermato in una intervista di qualche mese fa: “Ho passato anni in cui sentivo parlare di morti dalla mattina alla sera. Non ho mai subito minacce dirette. Lo Stato, però, ha ritenuto di mettermi sotto protezione dal ’94 al 2010 con periodi di interruzione”.
Basterebbe già questo a far capire cosa significa essere un uomo di legge al di là di ogni tipo di pregiudizio o giudizio morale visto che il diritto alla difesa è un diritto sancito costituzionalmente e non può in alcun modo e in nessuna circostanza essere messo in discussione.
L’avvocato Li Gotti continua nel suo lavoro giornaliero a servizio della legalità ben consapevole che ogni più piccolo passo avanti nella cultura del diritto è un passo avanti non solo per la società ma per l’intera umanità.