Chiara Caberlon è un architetto, una progettista d’interni, una professionista che ha iniziato questo percorso, per caso, possiamo anche dire per gioco, sì perché il suo primo spazio da arredare è stata la sua casa delle bambole. Un gioco che in essere, aveva già manifestato tutto il potenziale della creatività, del senso della dimensione, ed in particolar modo del bello, della Caberlon. Ed il bello è un concetto molto caro a Chiara, che declina in molte maniere, perché per lei il bello è un modo di vivere, è l’espressione di ciò che si fa, e vivere un ambiente bello significa attenzione per i particolari, per i dettagli. Quei dettagli, che nella casa delle bambole, sono stati i primi progetti micro realizzati dalla Caberlon, che inconsapevolmente svolgeva già il lavoro della sua vita. Approcci primordiali che, ancora celano quel talento, che irromperà quando scegliendo all’università architettura, la porteranno poi nel 2004, ad aprire lo studio CaberlonCaroppi Hospitality Design e ad iniziare la sua folgorante carriera. Chiara è una professionista che va molto oltre gli schemi, capace di ricercare nella progettazione e nella relazione degli ambienti un’anima, che esprima molto di chi la abita. Anche se il bello è soggettivo, ogni ambiente viene creato dall’architetto cercando un’armonia, un equilibrio, che si possono realizzare nell’ordine come anche nel disordine. Perché, anche nel caos, c’è una sorta di armonia e di equilibrio. Ed il suo lavoro è una continua ricerca di questi estremi, che nei diversi spazi comunicano e sanno trovare il loro personale spazio.
Attraverso il lavoro svolto nel settore alberghiero, Chiara ha puntato molto a realizzare nuovi ambienti, improntati su concetti innovativi dell’hospitality, rivolti non solo al turista o all’uomo d’affari, ma anche ai nuovi cittadini globali, portatori di tante realtà e bisogni diversi. Un concept che ha permesso allo studio di festeggiare, proprio nella primavera 2023, la realizzazione di 200 hotel design in tutto il mondo. Ed oltre a questo ambito, il CaberlonCaroppi Hospitality Design, si occupa anche di product design in ambito contract, realizzando complementi d’arredo che spesso sono inseriti all’interno dei progetti di interior firmati dallo stesso studio.
Ne è un esempio, di questo filone di produzione, la lampada Clara, nata da una richiesta di Contardi, di realizzare una collezione outdoor che entra a catalogo. La lampada, a forma di lanterna, emana una luce a 365 gradi, fatta in metallo laccato, effetto paglia di Vienna, trasportabile ovunque perché a batteria ricaricabile. Una lampada di grande stiyle, versatile, capace nella sua semplicità, di sprigionare tutta la sua luce e la sua bellezza, nei diversi posti in cui viene posizionata.