Passo dopo passo si scopre chi realmente siamo, cosa vogliamo fare, ma soprattutto quello che vogliamo diventare. Lo psicoanalista Hillman, parla in un suo libro, “Il codice dell’anima” dell’esistenza di un’essenza dentro ognuno di noi chiamata Daimon, una sorta di compagno segreto latente, che nel corso di tutta la nostra vita non fa che spingerci verso il nostro destino, la nostra vocazione. E cos’è dunque, questo qualcosa che chiamano vocazione?. Josephine Baker (cantante e danzatrice) rispose: “E’ la cosa che fai con gioia, come se avessi il fuoco nel cuore e il diavolo nel corpo”. Un’immagine impeccabile che disegna perfettamente l’essenza di Federica Sollo, da tutti chiamata Fefè, che della sua passione, la danza, ha fatto uno stile di vita, un brand ma anche una conoscenza da trasmettere attraverso i suoi corsi di formazione. Una ragazza di 35 anni, che ha saputo ascoltare il fuoco dentro sé, imparando a domarlo nei momenti avversi e capace di trasformarlo nella sua fonte di luce.
Trasferitasi a diciotto anni a Roma, Federica, proveniente dal mondo della danza, aveva il desiderio di creare un qualcosa di nuovo che potesse essere una sintesi tra la danza stessa ed il fitness. Un’impresa che l’ha portata a studiare una serie di combinazioni di passi e movimenti che potessero sincronicamente divertire, modellare e tonificare. Un connubio di stili (reggaeton, dembow dominicano, danza ed hip hop) montati su esercizi mirati che hanno dato vita al Regga fit, tutto firmato Fefè. Una sorta di miscellanea del fitness, unica nel suo genere, che ha saputo nel giro di poco tempo conquistare vaste platee di estimatori. Un successo avutosi grazie a quel daimon dentro Federica, che non l’ha fatta mai demordere dai suoi intenti, e che l’ha portata, dopo una serie di rifiuti, ad insegnare nel 2014, la nuova disciplina nella palestra Omega Fitness Club, situata nel centro storico della capitale. Una possibilità che ha sin da subito rilevato il talento ed il fuoco di Federica, apprezzato non solo dai partecipanti in sala, ma anche dai passanti, locali e stranieri, che transitando davanti alle vetrate della palestra, venivano rapiti dai movimenti travolgenti ed energici del Regga fit. Ed è stato così che il ritmo latino si è diffuso oltre le mura della palestra diventando una disciplina riconosciuta addirittura dal Coni (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) con tanto di marchio registrato.
Purtroppo, però, per un atleta l’infortunio è una battuta d’arresto da mettere sempre in conto, ed anche per Federica è arrivato questo momento causato da 11 frammenti di vetro che gli hanno danneggiato il tendine della caviglia. Un infortunio che le ha fatto ancor più comprendere quanto il successo non perviene mai da un percorso lineare, e che per arrivare alla vetta ci si deve arrampicare con sofferenza e sacrificio, sapendo anche far diventare quegli undici frammenti di vetro i puntelli necessari per la grande scalata.
Un brutto momento che è coinciso anche con la pandemia, e quindi con il blocco totale del vivere insieme e all’esterno. In molti avrebbero sicuramente mollato e ripiegato su se stessi, ma questo non era il destino di Fefè, che al suo talento non riesce proprio a rinunciare e così con l’aiuto della sua amica, e oggi socia, Sonia Merchiorri, organizza allenamenti online. Sonia mostra i passi, e Federica sprigiona la sua energia implacabile al suo fianco, seduta con il tutore alla gamba. Ed anche questo è stato un indiscutibile successo senza paragoni. Le persone si collegavano con i propri pc da tutta Italia, e persino dall’estero, per seguire, in pieno lockdown le lezioni. Le lezioni di una grande donna che non è mai indietreggiata davanti ai no della vita.